Il lettore prende qui posizione riguardo all’articolo «Politica
e cristiani». Il seguente contributo avrebbe potuto trovare
posto all’interno del tema di discussione «Politica
e cristiani? Parliamone», ma a causa della sua lunghezza,
della sua problematicità
e della risposta, abbiamo preferito metterlo extra.
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1. Le tesi (1)
{Abele Aureli}
▲
Caro
fratello Martella, […].
Secondo me (e non voglio essere messo al muro per aver espresso il mio
pensiero), noi dovremmo imparare a ragionare, in tutto e per tutto
secondo il metro delle Sacre Scritture e secondo Dio stesso, anche per
quanto riguarda la politica. Ora la domanda che qualcuno farà è questa:
Come facciamo a sapere come la pensa Dio sulla politica d’oggi?
Io credo che se abbiamo lo Spirito di Dio e conosciamo le Scritture
dalla Genesi all’Apocalisse, ogni ministro di Cristo dovrebbe sapere
come la pensa Dio. Conoscendo la globale volontà di Dio, noi possiamo
vedere come agiva Dio di fronte a peccati d’omosessualità, di divorzio e
d’altri peccati che creavano una corruzione tra il popolo. Io
rabbrividisco quando si paragona il peccato dell’avarizia al peccato
dell’omosessualità, così come rabbrividisco quando si paragona
l’ubriachezza alla prostituzione! Certo, la Parola di Dio ci fa delle liste
di peccati per i quali chi «vive» in essi non erediterà il Regno di Dio
(vedi ire, gelosie, falsità, bugie, ecc. ecc.), ma non venite a dirmi
che Dio vede il peccato dell’adulterio come il peccato di colui che
causa delle risse! L’apostolo Paolo dice che il peccato dell’adulterio e
fornicazione, è più grave perché peccando così si pecca contro il
proprio corpo!
Come si fa a non capire che parteggiare o favorire chi odia il popolo
ebreo, va contro la volontà di Dio, anche se noi non dobbiamo odiare
nessun popolo, anzi, dobbiamo «amare tutti i popoli»? Perché crediamo
che Dio ordinò a Saul di distruggere gli Amalechiti con l’interdetto,
per divertimento? Perché odiava gli Amalechiti per un suo capriccio,
oppure per proteggere il suo popolo, il quale era sempre perseguitato
dagli Amalechiti? Sono queste le cose che dobbiamo valutare per poi
poter giudicare chi possiamo scegliere come governo, e non fare i nostri
piccoli paragoni tra un «transessuale» e uno che è «corrotto
finanziariamente», esattamente come quelli che sono contro Berlusconi.
Non fraintendetemi, io non sto parteggiano per Berlusconi, ma certi
paragoni li fanno gli evangelici italiani! Baciamo i vitelli e uccidiamo
i bambini! Così come
la Chiesa Cattolica Romana ha
insegnato ai suoi fedeli d’odiare gli Ebrei per aver ucciso il nostro
Gesù, come se Gesù fosse stato italiano e cattolico, noi evangelici
delle generazioni passate, prima abbiamo detto che non si poteva votare,
poi abbiamo detto che se votiamo dobbiamo votare per i partiti comunisti
e socialisti, perché nella Democrazia Cristiana ci sono i cattolici e il
Vaticano! Quindi, non venitemi a dire ora che non dobbiamo parteggiare
per questo e per quello, perché i nostri pastori delle generazioni
passate lo hanno fatto e lo hanno fatto nel modo errato, dicendo anche
che Gesù stesso era comunista o socialista! Solo che Lui lo era di
fatto, non di partito politico! Bell’insegnamento che ci hanno dato!!!
Qui si dimentica che gli uni (non faccio i nomi, quindi non censurarmi)
sguazzano nel pantano fangoso delle finanze, della violenza (vedi
protesta no-global a Genova), e delle abominazioni / perversioni
sessuali, mentre gli altri sono... corrotti finanziariamente e sono
«divorziati» anche più d’una volta! Ma stiamo scherzando? È così che
«dividiamo rettamente la Parola di Dio»? È a fare certi
paragoni che siamo stati ammaestrati dallo Spirito Santo?
Ora, Dio distrusse Sodoma e Gomorra cancellandola dalla faccia della
terra, così come ha fatto con Babilonia, ma non ha distrutto chi in
mezzo al suo popolo «divorziava» le proprie mogli! C’è paragone? Gesù
stesso disse che per la durezza dei loro cuori, Mosè permise loro di
mandare via le proprie mogli,... anche se affermò che dal principio non
era così, ma non li distrusse!
È vero che chi pratica anche uno solo di questi peccati non erediterà il
Regno di Dio, ma Dio non ha mai distrutto delle città per il peccato
d’avarizia, così come ha fatto per il peccato della «sodomia». Anche se
poi, Gesù rimproverando Betsaida e Corazin disse che nel giorno del
giudizio la condizione di Sodoma e Gomorra sarà più tollerabile della
loro (questo la dice lunga sulle nostre incredulità), ma intanto non è
che Dio distrusse Sodoma e Gomorra per un atto di rabbia! Lui ci pensò
bene e ne parlò anche con Abramo prima di distruggerla!
E poi, chi lo dice che l’ateismo è preferibile al cattolicesimo? Dalla
Parola di Dio vediamo che mentre il popolo di Dio «corrottosi» si
ravvedeva e chiedeva perdono a Dio (anche se s’allontanava troppo
spesso), gli altri popoli pagani che vivevano intorno a loro e che non
credevano in Dio, non si sono convertiti a Dio! Anzi, ancora oggi
perseguitano il popolo ebreo e i cristiani, e purtroppo, questi popoli
sono amici della sinistra italiana e europea! Come si fa a non dirlo,
anche se siamo sotto le elezioni?
Se noi pastori possiamo educare i membri delle nostre chiese su tutti
gli altri affari, anche di famiglia, insegnando loro come dovrebbero
educare la propria prole e come comportarsi tra moglie e marito, anche
per molte cose che riguardano il sesso, perché non dovremmo poter
insegnare loro come ragionare correttamente e valutare le cose più
importanti, prima di votare! Cos’è, eleggere chi ci deve governare non
fa parte del cristianesimo e d’essere discepoli di Cristo? Questa storia
del lasciare la libertà ai membri di chiesa secondo «coscienza», sa
tanto di «diabolico», perché ora anche gli Evangelici hanno imparato ad
agire in tutto e per tutto «secondo come li guida la propria coscienza»,
ma non hanno mai imparato a mettere in pratica la Parola di Dio che
hanno (o che non hanno ...mai) ascoltato! Se la nostra coscienza non è
educata secondo la Parola di Dio (e purtroppo,
politicamente non è stato mai fatto), la nostra coscienza ci farà votare
per le persone e gli schieramenti sbagliati. Poi abbiamo anche il
coraggio di pregare Dio perché quei politici sbagliati c’emettano delle
«savie leggi», per consentirci di menare una vita tranquilla!... Ma ci
pensiamo? {06-03-2008}
2. Osservazioni e riflessioni (1)
{Nicola Martella}
▲
Ringrazio Abele per il contributo mandato. Seguendo il suo testo, faccio
qualche osservazione in forma di domande per un eventuale
approfondimento.
La Bibbia è senz’altro una guida morale, ma ci dice essa quale partito
scegliere alle prossime elezioni? Ogni ministro di Cristo dovrebbe
sapere qual è la volontà morale di Dio, ma anche quale partito che Dio
vuole che voti? Leggendo la Scrittura, possiamo vedere come Dio agiva di
fronte a svariati peccati presenti nel suo popolo, possiamo applicare il
rapporto di Dio verso la teocrazia (Stato religioso) a quello di Dio
verso le nazioni in genere? Trasgressioni come omosessualità, divorzio,
libertinismo, prostituzione e altri sono moralmente riprovevoli
biblicamente parlando, ma c’è un partito in cui essi non siano presenti?
Esiste un partito tale che si possa paragonarlo a una specie di
«denominazione cristiana», sebbene politica? Nelle liste di peccati
ricorrenti nel NT e che escludono dal regno di Dio, quelli sessuali sono
veramente evidenziati in modo particolare o sono caratterizzati come
più gravi? (1 Cor 5,11; Gal 5,19ss; 6,9s; Ef 5,5; cfr. Lc 12,15; Ef
5,3s). Non è strano che in Ap 20,8 ci sia solo un generico «fornicatori»
fra otto specie di trasgressioni (e per di più al quinto posto), la cui
pratica destina allo stagno di fuoco? D’altra parte non viene mai detto,
ad esempio, che la fornicazione sia la fonte d’ogni male o quello più
grande, ma che «l’amore del denaro è la
radice di ogni specie di mali»
(1 Tm 6,10), quindi anche dei peccati sessuali, poiché «quelli che
vogliono arricchire, cadono in tentazione, in laccio e in molte
insensate e funeste concupiscenze, che affondano gli uomini nella
distruzione e nella perdizione» (v. 9). Se valutiamo le persone
specialmente dal punto di vista sessuale, non contraddiciamo tutto ciò e
rischiamo d’essere orbi da un occhio?
Nello statuto di quale partito dell’arco costituzionale italiano o nel
suo programma con cui si presenta alle prossime elezioni, si incita
esplicitamente all’odio verso il popolo ebreo? Quali sono gli
«Amalechiti» politici dell’attuale panorama partitico? Perché dovrebbero
essere «piccoli paragoni» quelli tra transessuali e corrotti? Chi sono
coloro che in Italia «baciano i vitelli e uccidono i bambini», visto che
si trattava di una pratica reale del culto di Baal Melek (= Molok)? Che
cosa ha a che fare l’atteggiamento della curia romana verso gli Ebrei
con le prossime elezioni? I cristiani non dovrebbero essere sale e luce
in tutte le compagini politiche? Chi ha detto fin qui per quale partito
bisogna votare? Se alcuni nel passato hanno detto che Gesù sarebbe stato
comunista o socialista, non c’erano anche coloro che dicevano che il suo
partito era quello dello scudo crociato? Che cosa a che fare tutta
questa retrologia (si veda «Don Camillo e Peppone») con la situazione
corrente?
Certi peccati elencati da Abele sono presenti veramente solo in alcuni
partiti o schieramenti specifici? Esiste veramente uno schieramento dei
solo perversi e uno dei solo corrotti? È giusto affermare come argomento
al riguardo quanto segue: «È così che “dividiamo rettamente
la Parola di Dio”? È
a fare certi paragoni che siamo stati ammaestrati dallo Spirito Santo?»
— per accreditare se stessi e screditare gli altri? La Parola di Dio fa
qualche eccezione per coloro che non sono nella fede del Signore Gesù
Cristo? (1 Cor 2,14; 6,9ss). Non era un
parlamentare dell’UDC, che aveva appena votato contro una
legge per le coppie di fatto a essere scoperto in un albergo romano,
mentre festeggiava con festino alla droga con una prostituta?
Quale partito o schieramento politico attuale è da identificare
chiaramente con Sodoma e Gomorra? Dio non disse proprio nulla ai perfidi
che ripudiavano le proprie mogli, non disse loro «Badate allo spirito
vostro» (Mal 2,10-16)? Quindi per Dio ci sono peccati di diversa serie e
non tutti i peccati sono la violazione della legge (1 Gv 3,4) e non
tutti hanno come salario la morte (Rm 6,23)? Se nel giorno del giudizio
la condizione di Tiro e Sidone (non Sodoma e Gomorra!) sarà più
tollerabile di quella di Betsaida e Corazin, non si è incongruenti
facendo arbitrarie distinzioni fra peccati? Non è il livello generale
del peccato (di qualunque tipo esso sia) a far scattare il giudizio di
Dio? (cfr. Gn 15,16 Amorrei; Ez 21,30 principe d’Israele; 21,34
Ammoniti; 35,5 Edomiti). Quando Dio distrusse la terra col Diluvio,
evidenzio particolari peccati sessuali come motivo o parlò genericamente
di malvagità, corruzione e violenza? (Gn 6,5.11ss).
Come si può applicare la situazione del popolo del patto (teocrazia
dell’AT) alla situazione attuale e al cattolicesimo? I popoli pagani
dell’AT corrisponderebbero veramente agli atei d’oggi, visto che i primi
avevano una religione idolatrica, mentre gli atei non professano alcuna
fede? Non è ingiusto affermare che coloro che ancora oggi perseguitano
il popolo ebreo e i cristiani sono amici della sinistra italiana e
europea, visto che la sinistra italiana ha tra i suoi statuti proprio il
pacifismo? Non si mischiano qui troppe cose insieme in senso ideologico,
senza differenziare per amor di verità? Si può non essere d’accordo con
Bertinotti, ma gli si può rimproverare di aver perseguitato ebrei e
cristiani? Non c’erano anche (e soprattutto) socialisti e comunisti tra
i partigiani che combatterono il nazi-fascismo?
Non si mischiano qui troppe cose in modo poco chiaro e convulso? Si può
combattere ciò che si ritiene falso con altre falsità? Inoltre la
Bibbia, contenendo sì molti insegnamenti di carattere morale, afferma
pure quale partito o schieramento sia da votare? Come conduttori di
chiesa e cristiani possiamo oggettivare il nostro soggettivismo politico
e partitico e credere che valga per tutti, tanto da insegnarlo nelle
chiese? Dovremmo trasformare il pulpito in una tribuna politica a favore
delle nostre preferenze partitiche? Da quanto in qua le decisioni della
coscienza sanno tanto di «diabolico», mentre le nostre preferenze
partitiche sarebbero divine? Non è questo un affronto alla dottrina
biblica? (1 Cor 8,12; cfr. Rm 9,1; 13,5; 1 Cor 10,25-29; 2 Cor 4,2; 1 Tm
1,5). La «nostra coscienza ci farà votare per le persone e gli
schieramenti sbagliati», quando non voteremo ciò che afferma Abele
Aureli? Si può pregare Dio per i «politici sbagliati», visto che Paolo
ingiungeva «che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni,
ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che
sono in autorità» (1 Tm 2,1s) e visto che questi ultimi erano
proprio i rudi Romani?
Non si parla di credenti che erano addirittura della «casa di Cesare»
(quindi degli oppressori degli Ebrei; Fil 4,22) o erano soldati romani?
(At 10,1). Non ingiunse Gesù a essere luce del mondo e sale della terra
di là dagli schieramenti d’appartenenza? (Mt 5,13s)? Facciamo un buon
servizio all’Evangelo patteggiando pubblicamente per questi o quelli,
invece di essere a tutti di testimonianza?
«Non
siate d’intoppo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio: sì
come anch’io compiaccio a tutti in ogni cosa, non cercando l’utile mio
proprio, ma quello dei molti, affinché siano salvati» (1 Cor
10,32s): questa raccomandazione non si dovrebbe applicare anche ai vari
raggruppamenti politici dell’arco costituzionale e al nostro
atteggiamento verso di loro?
3. Le tesi (2)
{Abele Aureli}
▲
Io non ho detto che la Bibbia o che Dio
stesso ci dica per quale partito votare, ma Dio ci ha dato la
possibilità d’imparare a saper… discernere quale dei tanti sia il meno
dannoso. Sta a noi valutare i loro programmi che hanno e scegliere i
meno peggio. Anche se non siamo in una teocrazia, Dio non ci ha tolto la
facoltà di fare le cose in un certo modo. Anzi, proprio perché ora siamo
noi a dover scegliere chi ci governerà, dobbiamo fare molta attenzione.
Dobbiamo valutare le persone per le quali votare. Nella teocrazia non si
votava!
Purtroppo, non credo che ci sia un partito che sia esente da certi
peccati; ma se vi sono e io non lo so, e il programma del loro partito
non li favorisce apertamente, non ho alcuna colpa, ma se un partito mi
presenta un trans nella propria lista e questo asserisce che la prima
cosa che proporrà è quella di dare a loro e agli omosessuali il diritto
che spetta a tutte le famiglie e a poter adottare dei bambini, tu lo
saprai, o no? In quel caso diventi partecipe di certe leggi se gli dai
il voto. Ora, se uno m’imbroglia d’un milione d’Euro, mentre un altro fa
una legge che contagia tutta la società, mi pare evidente quale partito
sia peggiore. D’altronde, se un Berlusconi di turno (tanto per fare un
nome), dovesse infrangere la legge e imbrogliarmi finanziariamente, può
essere arrestato e messo in galera, oppure restituire il maltolto, ma se
fanno una legge che appoggia le coppie gay e altre simili cose, chi vai
ad arrestare?
Vorrei poter dire che «purtroppo» non c’è un partito che si possa
paragonare a una denominazione cristiana, ma questo anche perché la
politica è sempre stata un tabù in Italia. Abbiamo una cultura tutta
nostra, anche per ciò che riguarda il resto dell’evangelismo. Ti ricordo
che dopo oltre un secolo l’Italia ha solo lo 0,4% di protestanti /
evangelici. Ci sarà anche un motivo, o no? Comunque, visto come
ragionano certi… credenti, forse è meglio così! Nelle liste di peccati
ricorrenti nel NT e che escludono dal regno di Dio (1 Cor 5,11; Gal
5,19ss; 6,9s; Ef 5,5; cfr. Lc 12,15; Ef 5,3s), quelli sessuali sono
classificatiinsieme ad altri peccati, ma lì Dio non stava
mettendoli in ordine di gravità. In quelle liste Dio voleva piuttosto
includervi quelli che forse alcune persone ritenevano dei peccati
veniali, come le bugie, le gelosie, ecc.! Per quanto riguarda la diversa
gravità dei peccati, lo possiamo capire da qualche fatto qua e là, e dal
come Dio li puniva certi peccati! Che poi in Apocalisse 20,8 ci sia solo
un generico «fornicatori» fra otto specie di trasgressioni (e per di più
al quinto posto), se la loro posizione non ha fatto differenza nelle
liste appena citate perché dovrebbe farla in Apocalisse?
Che l’amore per il denaro sia la radice d’ogni male, non vuol dire che
ora la fornicazione non sia più una cosa grave. E poi, queste Scritture
sono dirette a dei cristiani che vogliono fare gli Anziani. Viviamo in
un mondo corrotto, ma ci saranno pure quelli che sono più corrotti o
meno corrotti d’altri o no? È questo che dobbiamo valutare. Se non siamo
capaci di valutare queste cose allora smettiamo di parlare! Se tu devi
scegliere degli anziani o diaconi nella tua chiesa, saprai valutare chi
ha i requisiti per servire in quell’ufficio oppure scegli per ordine
alfabetico e poi gli dici di fare secondo coscienza?
Negli statuti dei partiti politici italiani non ci sarà l’incitamento a
odiare gli Ebrei, ma è in quello palestinese, che
la Sinistra appoggia molto chiaramente. Così facendo si diventa complici dei
Palestinesi. Dal come Dio ha giudicato certi peccati nel passato,
possiamo capire quali peccati sono più gravi per la società. A parte
la mafia, la corruzione che ha causato il problema l’immondizia a
Napoli, può essere rimossa rimuovendo i politici corrotti e l’immondizia
dalle strade, ma se invece dell’immondizia materiale si fosse trattato
d’immondizia morale, quella come possiamo notare non si rimuove
facilmente.
4. Osservazioni e obiezioni (2)
{Nicola Martella}
▲
Apprezzo il tono più pacato nel secondo intervento di Abele rispetto a quello
del primo, dove poteva apparire più assoluto e veemente. Apprezzo anche il fatto
che si è reso disponibile al confronto e si è sforzato di essere più
comprensibile, andando più nel merito. Condivido la sua preoccupazione morale,
sebbene la «medicina» che i variegati cristiani suggerirebbero e adotterebbero
potrebbe essere differente. Una certa varietà di opinioni su cose, dove la
Scrittura non è esplicita, è da ritenersi come cosa positiva; ciò permetterà un
certo confronto fra i cristiani e — dove chiamati dal Signore — a militare in
formazioni politiche differenti, per essere lì di testimonianza morale e di
freno al male. Le riflessioni di Abele mi permettono di fare ulteriori
riflessioni basilari, alcune delle quali vanno di là da ciò che ha scritto il
mio interlocutore.
Di là dai singoli aspetti che, per affrontarli,
dovremmo fare un lungo discorso di teologia ed etica biblica, cosa che qui ci
porterebbe lontano, penso che possiamo concordare che, per scegliere con
cognizione di causa, i cristiani dovrebbero conoscere le persone
per cui votare, ma altresì i programmi dei vari schieramenti. Informarsi
è quindi assolutamente necessario; io personalmente seguo molto la politica. Nel
singolo programma si potrà verificare effettivamente se, ad esempio, si vuole
favorire il matrimonio fra omosessuali, una legge ingiusta (p.es. la
depenalizzazione di un reato fiscale per le aziende) o se vi è l’esplicita
menzione pro palestinese e conto Israele.
È indubbio che il voto può essere uno strumento
per frenare alcuni aspetti del male. Quale sia il «male peggiore» che
attualmente minaccia la società italiana, ciò dipenderà certamente dalla propria
sensibilità morale, dalla propria formazione teologica e dalla propria
coscienza. Al riguardo è giusto che ognuno di noi abbia la sua opinione e agisca
secondo coscienza, ma fare delle proprie preferenze (specialmente se si è
conduttore) un metro e una livella per gli altri, è fuori luogo.
Concludo ribadendo il fatto che difficilmente gli
apostoli, se avessero potuto, avrebbero fondato un «partito cristiano»,
poiché il loro obiettivo non era quello di sostituirsi ai Cesari e ai
procuratori romani, ma di portare la luce dell’Evangelo in ogni compagine
sociale e politica. Uomini trasformati dall’Evangelo saranno una testimonianza
laddove si trovano, una luce morale per la verità e un freno al male. Io ritengo
che i cristiani dovrebbero essere dappertutto, in tutti gli schieramenti, tranne
che in quelli anticostituzionali e sovversivi.
Certamente per agire direttamente in politica devono
avere una chiamata specifica da parte del Signore e una grande maturità
morale.
■ Allora assomiglieremmo a Giuseppe, che non si
scelse il regno in cui diventare un esponente di spicco, ma fu un uomo capace e
un testimone della verità nella situazione politica in cui si trovò.
■ Allora assomiglieremmo a Daniele: i re e i
regni passavano, ma lui restava al suo posto, fedele al Signore.
■ Allora assomiglieremmo a Mardocheo e a
Ester, che con le loro scelte morali e politiche, in quel tempo così
tragico, permisero il compattamento del popolo di Dio e sperimentarono
l’intervento sovrano di Dio, che ribaltò il drammatico status quo.
■ Allora assomiglieremmo a Gesù, che incontro i
capi delle varie fazioni politiche e religiose (farisei, sadducei, zeloti,
erodiani, ecc.) in modo non convenzionale, senza fobie, senza schierarsi, ma
come autorità morale, indicando a ognuno di loro, secondo la sua propria
specifica, il nocciolo della questione (p.es. la giusta interpretazione della
legge; il rapporto legittimo con Dio). Egli non fondò un partito politico, ma
diede a un piccolo gruppo di «rivoluzionari» un grande mandato missionario per
raggiungere chiunque nel mondo.
■ Allora assomiglieremmo a Paolo, che fu di
testimonianza all’Evangelo dinanzi a vari governatori, molte autorità politiche
e all’imperatore stesso. Egli era capace di calarsi nel punto di vista
dell’altro (giudeo, greco, barbaro, filosofo, pagano, religioso, ecc.), invece
di contrapporsi subito, e facendo un certo cammino nel pensiero altrui era
capace di mostrargli il nocciolo della questione: l’Evangelo del regno e Cristo
crocifisso. Egli non si preoccupò di trasformare politicamente la società, ma si
impegnò a trasformare singole persone che sarebbero state poi luce del mondo e
sale della terra (Rm 12,1ss).
Pensare per ideologia (spesso retaggio del passato) impedisce una
testimonianza efficace. Sul piano sociale e politico i cristiani devono essere
una forza moralizzatrice per tutti, dovunque si trovino. Il voto è un
dovere civile per scegliere uomini e donne e programmi possibilmente migliori,
per impedire il ritorno di dittature e di cosiddetti «uomini della provvidenza»
e per permettere che, con una buona dose di libertà, benessere e pace nella
società, si possa continuare a predicare con franchezza l’Evangelo del
Messia-Re, che viene.
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► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Politica_morale_Car.htm
07-03-2008; Aggiornamento: 15-03-2008 |