Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Malattia e guarigione 1

 

Occultismo-esoterismo

 

 

 

 

La salute fra scienza, religioni e ideologie — Malattia e guarigione 1:

   Ecco le parti principali:
■ La questione della medicina e delle sue alternative
■ Guarigione e problematica
■ La medicina e la Bibbia

 

Dizionario delle medicine alternative — Malattia e guarigione 2:

   Ecco il procedimento usato per i singoli temi:
■ Presentazione del metodo o della problematica
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■ Punto di vista biblico e valutazione della questione nel cristianesimo
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Inoltre ci sono anche queste parti:
■ Fatti, casi ed eventi nella paramedicina
■ Registro delle voci
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Malattia e guarigione 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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DÉJÀ VU – SENSAZIONE DI COSE GIÀ VISTE

 

 di Nicola Martella

 

Un lettore ci ha presentato le seguenti questioni.

 

Il termine déjà vu è molto alla moda in quest’ultimo periodo. Si sente spesso in trasmissioni televisive che trattano d’occulto. Ma spesso sento dire che questo fenomeno è abbastanza diffuso nella vita quotidiana della maggioranza delle persone. È capitato anche a me magari di sognare qualcosa e poi di riviverla oppure di avere la sensazione d’essere già stato in quel posto o d’aver già detto quelle stesse parole. Non so quale sia l’origine di queste situazioni, per questo vorrei una tua opinione in merito. {Vincenzo Russillo; 3 luglio 2009}

 

Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondiamo qui di seguito.

 

 

Entriamo in tema

     Il termine francese déjà vu significa semplicemente «già visto» e viene usato per indicare quella strana e misteriosa sensazione di familiarità, che si ha in momenti particolari, con quanto sta avvenendo al momento, ossia di aver vissuto già in passato (nel sogno o nella realtà) un avvenimento o una situazione simile a quella che si sta appena verificando. Essendo una sensazione soggettiva, è difficile analizzare tale esperienza in laboratorio e condurre quindi studi empirici.

     Coloro che associano il déjà vu ai sogni, ipotizzano che esso potrebbe essere semplicemente il ricordo di un sogno, fatto in passato e oramai dimenticato, che ha elementi comuni con l’esperienza del momento.

     L’esoterismo e la parapsicologia si sono appropriati del déjà vu per servirsene come sedicente prova per atti di precognizione, premonizione, chiaroveggenza, profezia, percezioni extra-sensoriali, a fenomeni iperestetici, visionari e addirittura al presunto ricordo di vite passate. Si tratta solo di congetture senza alcuna prova concreta; l’occultismo strumentalizza tutto ciò, in cui v’è una parvenza di mistero e di arcana indeterminatezza.

     La scienza psicologica e neuropsicologica afferma invece che in realtà si tratta di un’anomalia della memoria, di un «ricordo» erroneo, ossia di una sovrapposizione tra i sistemi neurologici del ricordo: la memoria a breve termine e quella a lungo termine. Una catena anomala di associazioni mnemoniche fa sì che eventi percepiti al presente, vengano anche percepiti blandamente come passati e familiari. I soggetti del déjà vu possono avere una disfunzione del sistema nervoso che vanno da momentanei stati non patologici a veri disturbi mentali, ad esempio: epilessia lieve, breve e circoscritta, ansietà, attacchi di panico, schizofrenia. [Per l’approfondimento si vedano i seguenti link esterni: Wikipedia; Cicap; Neurofisiopatologia.]

 

Approfondimenti

     Il ricordo è un fenomeno molto complesso costruito su associazioni di idee, sulla percezione dei sensi, eccetera. Un odore particolare ci fa ricordare la nonna, un certo modo di dire richiama il nostro insegnante, un certo gioco di luci ingenera un’atmosfera della nostra infanzia, un particolare di una stradina ci riporta al villaggio natio dei nostri genitori, un nome particolare chiamato da qualcuno fra la folla ci ricorda il nostro primo amore, e così via. Ci si può anche chiedere da dove vengano le tante immagini che la mente produce in modo realistico quando siamo a occhi chiusi, durante il dormiveglia o il sonno profondo. In effetti il nostro cervello funziona continuamente e senza pause, recepisce immagini e sensazioni mediante i sensi e le riproduce in fase di riposo, combinandole in modi diversi. È chiaro che prima o poi si avrà la sensazione di essere già stati in un certo luogo e di aver vissuto una certa cosa.

     Quando ero militare, viaggiavo continuamente in treno (lo facevo già prima di per sé) e percepivo così molte immagini dei miei viaggi, alcune in modo cosciente, altre inconsciamente, che poi elaboravo di notte. Perciò sognavo spesso di viaggi in treno. Molte volte sognavo una certa scena: l’entrata in un certo tunnel particolare. È chiaro che poi, un giorno, mi è parso di aver visto già tale scena.

     Penso che la psicologia abbia chiarito a sufficienza tale fenomeno, proponendo vari modelli esplicativi, sebbene come in tutte le cose possa esserci un resto inspiegabile.

     Il vasto spettro dell’esoterismo si serve di tutto ciò che ha un qualche «mistero» in sé e l’usa per i suoi fini ideologici e commerciali; anche il déjà vu è lo specchio per le allodole. Sorgono «esperti» e interpreti che spiegano arcani misteri. Altri introducono dottrine orientali di reincarnazione, con cui pretendono di spiegare l’inspiegabile, visto che nessuno può provare alcunché e tutto si riduce a una credenza.

     Dal punto di vista biblico è bene non dare al déjà vu un significato particolare, al pari dei sogni. Anche il sogno è una tale ricomposizione di frammenti di realtà percepiti durante la vita o costruiti mentalmente con la fantasia o con associazioni varie. Riguardo ad ambedue questi fenomeni conviene seguire il consiglio dei profeti: «Non date retta ai sogni che fate» (Gr 29,8). Si tratta infatti di «visioni vane e delusorie» (Lm 2,14); e coloro, che ne vogliono trarre un significato particolare, ne fanno delle «divinazioni menzognere» (Ez 13,6s.9.23; 21,34). Riguardo agli autonominati interpreti di tali fenomeni valga questo: «Tu non darai retta alle parole di quel profeta o di quel sognatore» (Dt 13,3). «Voi dunque non ascoltate i vostri profeti, né i vostri indovini, né i vostri sognatori, né i vostri pronosticatori, né vostri maghi» (Gr 27,9). Essi «hanno delle visioni vane, pronosticano loro la menzogna» (Ez 22,28).

 

Déjà vu? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Deja-vu_gia-visto_MeG.htm

27-07-2009; Aggiornamento: 28-07-2009

 

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