L’autrice di questa testimonianza mi ha chiesto
l’anonimato, come ella stessa mia ha spiegato:
«Non te lo chiedo per me, ma per quanti sono
ancora sensibilmente coinvolti». Quindi, si
tratta solo di uno pseudonimo, sebbene la
persona è a me ben conosciuta.
Dapprima presentiamo la testimonianza
dalle tenebre alla luce. Poi, seguono le mie
analisi e osservazioni.
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1. LA
TESTIMONIANZA (Diletta Galletta, ps.): Prima della conversione, ero soggetta a
particolari fenomeni. Ad esempio, mi sentivo osservata continuamente,
specialmente in casa.
Avevo paura di stare sola, avevo paura del buio
e non andavo in soffitta da sola; i miei
pensavano fosse paura infantile. Crescendo, mi
sentivo attratta da cose strane, che avevano a
che fare con l’occulto, ad esempio racconti
dell’orrore e di streghe. Con gli amici abbiamo
fatto, per scherzo, sedute spiritiche. Ho
persino letto le carte a una mia compagna,
indovinando, a detta della malcapitata. Una sera
ho sentito un rumore, come un boato, e cercando
la causa, abbiamo scoperto che i miei libri
erano stati scaraventati sulle scale, mentre noi
eravamo in salotto. Credo tu abbia chiara la
situazione.
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Ero cattolica, osservante e praticante, secondo il comune senso religioso.
Partecipavo alle funzioni e alle processioni. Un anno avevo orgogliosamente
portato a spalla, con altre ragazze, una statua.
Intanto, Dio mandò a casa una cugina credente, che ci visitava e ci parlava di
Dio e del bisogno di salvezza, che ogni uomo ha. Quando mi sono avvicinata a Dio
e ho cominciato a leggere la sua Parola, comprendevo che quanto affermato
all’interno della chiesa romana, non corrispondeva. La certezza di essere
ingannata e il disagio, che sentivo, mi fecero decidere di «ubbidire a Dio
anziché agli uomini» (Atti 5,29).
In quel periodo, leggevo i passi relativi all’idolatria e gli idoli, nel libro
d’Isaia. Quei passi mi avevano scossa e avevo deciso di non rivolgermi più agli
idoli, di non partecipare alle processioni e neppure di portare pesi inutili
sulle spalle. Tuttavia, quando presi questa decisione, le cose peggiorarono. Mi
trovavo in mezzo alla battaglia e non lo sapevo.
In occasione di una ricorrenza annuale, rifiuti un invito a partecipare a una
processione; fu allora che iniziò la mia battaglia. Per due volte ho sentito
«toccarmi» sulla carne, mentre ero stesa sul letto; tali entità volevano
intimorirmi. Io non ho visto nulla, perché Dio non lo ha permesso, ma le ho
sentite, poiché non dormivo, ma ero sveglia e vigile. Non sono più riuscita a
dormire in camera mia; ero osservata e disturbata continuamente.
La mia salvaguardia era la lettura assidua della Parola di Dio; avevo 20 anni,
non avevo un lavoro e, dopo i lavori domestici, avevo molto tempo.
La famiglia intervenne con la pratica della magia bianca, che, a parer loro
scaccia quella nera! Io, leggendo la Bibbia, non credevo potesse far qualcosa, ma ero soggetta alla famiglia e dovetti sottostare. Inutile dire che il problema
non fu risolto.
Quando sono stata rigenerata, sono iniziate la mia libertà e la mia vita. Dio
permise che l’argomento venisse fuori con altre persone rigenerate e affidabili.
Allora scoprii che su di me pesava un patto vincolante, stipulato da una mia
antenata a favore dei figli e, siccome era lungimirante, volle estenderlo per
sette generazioni, come un eredità. Io ero parte del patto occulto, senza
saperlo, ero vincolata senza saperlo.
Dopo averlo saputo e avendo chiara la mia situazione, con l’aiuto di una
sorella, spiritualmente forte, abbiamo stabilito un giorno, per chiedere a Dio
la mia liberazione. Mi misi in preghiera e chiesi a Dio di farmi tornare alla
mente tutto ciò, che avevo fatto, mentre ero «beneficiaria» del patto. Tutto mi
tornò alla mente, molti ricordi mi sorpresero, perché non ne ero fin lì
consapevole; mi vergognai così tanto, confessai ogni peccato e chiesi perdono.
Alla fine rinunciai verbalmente a tale patto; e la sorella che era con me,
intercedette per me davanti a Dio. Pregammo molto, e fui liberata.
Oggi lo so, lo Spirito lo attesta, che sono libera dal patto. Le mie paure sono
svanite. Il Signore mi ha confermato la sua presenza; in alcune situazioni in
cui mi sono trovata a stare sola, la mia mente è corsa al Signore e al fatto che
Egli fa accampare i suoi angeli intorno ai suoi figli, a loro protezione.
M’immagino come siano di guardia intorno alla mia casa.
Da allora, mi è rimasta una specie di sensibilità verso tutto ciò, che è
occulto; avverto prima di altri, quando c’è qualcosa che non va, e prendo le
distanze. Se posso, avverto gli altri che la situazione potrebbe rivelarsi
pericolosa.
Ringrazio Dio per avermi liberata e per la sua presenza nella mia vita.
2. ANALISI E
OSSERVAZIONI (Nicola Martella): Qui troviamo tutti gli elementi di «esperienze
di parestesia», ossia di alterazione soggettiva della sensibilità, consistente
nell’insorgenza di una sensazione psicofisica, sebbene manchi una stimolazione
specifica, che possa essere visionata o misurata oggettivamente. In caso di
occultismo ciò è legato anche all’avvertimento sensibile di presenze in casa, al
senso di paura immotivato, a fenomeni inspiegabili, a esperienze di toccamenti
fisici, che spesso possono arrivare anche al punto che il soggetto si senta
bloccato da un’entità o addirittura abusato da esse.
In ambienti ecclesiali ad alto tenore mistico, tali fenomeni si trasformano in
esperienze di «parestesia» (dal gr. «falsa percezione, inganno») e di
«iperestesia» (dal gr. «troppa sensazione»), attribuite allo Spirito Santo e
considerate sensazioni fisiche di «unzione». [►
Worship, unzione ed esperienze iperestetiche;
►
Unzione; ►
L’unzione quale falsa etichetta]
Infatti, tali spiriti impuri volentieri si trasformano in «spiriti religiosi».
Tuttavia, non è di questo, che vogliamo parlare qui.
Non è un caso che gli «spiriti religiosi» leghino le persone all’idolatria in
tutte le sue forme (recite automatiche di contenuti religiosi, venerazione
d’immagini, processioni, ecc.). Tali spiriti cercano di rafforzare i vincoli
generazionali del patto, stipulato a sua volta mediante riti di magia bianca,
spingendo in ogni generazione le persone a praticare forme di occultismo,
esoterismo, spiritismo, divinazione, superstizione (p.es. [farsi] togliere il
malocchio) e quant’altro. Diversamente, tali disturbi mediante presenze
paranormali spingono i parenti preoccupati a cercare un rimedio, mediante un
rito di liberazione, che usa la cosiddetta «magia bianca» (togliere il
malocchio, fattura) contro la cosiddetta magia nera (usata per creare fatture a
danno, a morte, ecc.).
Come sempre, la vera battaglia comincia, quando chi si trova in tale catena di
un patto generazionale, conosce il Signore, l’Evangelo e quindi la salvezza per
grazia mediante la fede. Gli spiriti impuri vogliono impedire la conversione e
inscenano di tutto al riguardo, aumentando la frequenza dei fenomeni paranormali
e la loro intensità. In tali casi aiuta la confessione al Signore di tutte le
pratiche occulte praticate, la rinuncia a vincoli e patti stipulati da un
antenato diretto e a ogni facoltà medianica. Avvenuto ciò, nulla impedisce una
sincera conversione del neo-credente e la sua rigenerazione da parte di Dio. Il
convertito sperimenta tutto ciò come una liberazione da un potere e da un giogo.
Da qui in poi, non essendoci più il potere vincolante delle tenebre, il
neo-credente può combattere efficacemente contro la forza esercitata dagli
spiriti e può sperimentare, santificandosi e ubbidendo al Signore, che tutti i
fenomeni di parestesia e iperestesia (paure, presenze, incubi, blocchi fisici,
toccamenti, esperienze mistiche, voci che chiamano, visione di presunti defunti
o di spiriti, ecc.) diminuiscono e addirittura spariscono. Se tali spiriti
tornassero, nei momenti di debolezza, a fare «teatro», i credenti possono
facilmente mettere in fuga tali entità, invocando il nome di Gesù Cristo.
■ Per l’approfondimento dell’occultismo
in tutte le sue forme e dottrine, si veda:
Nicola Martella,
La lieve danza delle tenebre (Veritas,
Roma 1992).
■ Per l’approfondimento della cura pastorale
in caso di legami occulti in tutte le loro
forme, si veda: Nicola Martella,
Entrare nella breccia (Punto°A°Croce,
Roma 1996).
■ Per l’approfondimento dell’esoterismo
in tutte le sue forme e dottrine, specialmente
nelle cosiddette medicine alternative, si
veda: Nicola Martella, La salute fra scienza,
religioni e ideologie (vol. 1) e
Dizionario delle medicine alternative (vol.
2),
Malattia e guarigione
(Punto°A°Croce, Roma 2003).
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►
Liberata dalle
catene occulte! Parliamone {Nicola Martella} (T)
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Caten_occult_EnB.htm
27-06-2015;
Aggiornamento: 24-07-2015
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