Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Nello stesso libretto sono contenute le domande per lo studio e il dizionarietto, dove trovare le risposte.

   Ecco le parti principali della parte di studio:
■ Introduzione all'Evangelo di Matteo
■ Nascita, battesimo e tentazione (Mt 1,1-4,11)
■ Attività in Galilea (Mt 4,12-16,12)
■ Istruzione dei dodici (Mt 16,13-18,35)
■ Viaggio verso Gerusalemme e ultimi giorni in essa (Mt 19-25)
■ Crocifissione e risurrezione (Mt 26-28).

 

Inoltre ci sono, tra altre parti, anche le seguenti:
■ Dizionarietto
■ Guida allo studio personale e di gruppo.

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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BABBO NATALE È MORTO, LA BEFANA È A RISCHIO

 

 di Nicola Martella - Stefano Gotta

 

 

1.  CIÒ CHE VIENE TENUTO NASCOSTO (Nicola Martella): La morte di Babbo Natale è una di quelle notizie che ti arriva come uno schiaffo in faccia e ti butta a terra. Allora sai che il mondo non sarà più lo stesso, che un pezzo di te se ne va per sempre, che le luci si spengono sul sipario, che alba e tramonto non avranno più tutto quel fascino, che a fine anno non saprai più che cosa fare con lo «spirito del Natale», visto che tale persona cara, che ha alimentato i tuoi sogni, non esiste più. Ti senti deluso e amareggiato, sì tradito e con un nodo in gola. Come potremo mai continuare a vivere sereni, ora che Babbo Natale non c’è più?

     Andiamo per ordine. Dopo tutti i guai con la crisi e lo spettro della recessione, ora ci giunge pure questa triste notizia, che fa traboccare il vaso: secondo la famosa rivista investigativa «Cronaca Verace», al vero Babbo Natale hanno fatto, già da tempo, il funerale; e che quello, che si vede in giro, è solo una controfigura, usata per far risuonare gli euro nella borsa dei commercianti. Ci sono conferme e smentite. Le conferme vengono da importanti storici, sociologi e dal medico che gli avrebbe praticato l’autopsia. Le smentite provengono specialmente dalla Coca Cola e da varie associazioni di commercianti. Le associazioni dei consumatori non si sbilanciano, sebbene a qualcuno, credendo spenti i microfoni, è sfuggito che la notizia è vera. È stata presentata una mozione nel parlamento per accertare la verità; si farà una commissione d’inchiesta. Le potenti lobby sono intenzionate a tenere in piedi Babbo Natale, fosse anche artificialmente o per clonazione. Si preannunciano già scioperi e cortei a favore e contro. È probabile che il governo metterà l’ennesima fiducia per bloccare la commissione d’inchiesta; si sospettano forti interessi di alcuni ministri in lobby a favore del mito di Babbo Natale. Probabilmente si arriverà a un referendum, come hanno confermato i «Radicali Liberi».

     Per approfondire le circostanze della morte del vero Babbo Natale passiamo alla nostra redazione locale, dove è giunta la seguente lettera degli assassini con esplicite minacce alla Befana…

 

 

2.  BABBO NATALE È MORTO (Stefano Gotta): Sì, Babbo Natale è morto, beh, almeno nella mia famiglia, ma credo e spero anche in tantissime altre.

     A casa nostra confesso, l’ho ucciso io, premeditatamente, con la complicità di mia moglie. Non è stato poi così difficile, e devo dire che nonostante le tante sentenze di condanna ricevute per questo crimine, ancora oggi non provo rimorso; lo rifarei in qualsiasi momento, anzi, mi sono pentito piuttosto di non aver osato farlo prima.

     È successo una sera di circa otto anni fa, qualche giorno prima di Natale in pieno clima natalizio. Ho convocato una solenne riunione di famiglia, contro la volontà di tutto il parentado allargato, e l’ho fatto. Davanti ai miei figli attoniti e increduli ho confessato che Babbo Natale è una truffa, un pupazzo inventato dalla ditta della Coca Cola per appropriarsi, a scopo di lucro, del clima natalizio. Ho dichiarato che Babbo Natale è un usurpatore che non c’entra nulla con la vera storia di Gesù. Ho confessato che i regali sotto l’albero li ho sempre messi io a Natale, eccetera.

     Dopo un momento di silenzio pieno d’incredulità, subito ci fu un tentativo di ribellione, per cercare di scacciare, negandola, quella che però si stava oramai palesando come una verità disarmante e inconfutabile, suggellata da una confessione con la canna fumante. Poi ci fu la resa. Il tentativo di negazione fu presto soppiantato da un sentimento di delusione e d’impotenza; ma ormai il dolce incantesimo della menzogna era infranto. Babbo Natale era morto e non c’era più nessun modo per resuscitarlo.

     La verità fa sempre male, ma poi produce i suoi frutti. Infatti, quella drammatica sera fu l’inizio d’una nuova stagione, il preludio d’una grande vittoria. Da quel giorno i bambini (ora ragazzi) hanno preso più sul serio le verità riguardanti Gesù, hanno potuto distinguere meglio tra le favole inventate dagli uomini e le testimonianze della vita di persone, che hanno camminato con Dio, contenute nella Bibbia.

     Certo, per questo siamo stati accusati di cinismo, d’essere dei soffocatori dell’immaginazione dei bambini, dei ladri di sogni e altro. Che dire? Rivendichiamo tutta la responsabilità dell’atto compiuto. Forse è vero, abbiamo prodotto disillusione e dubbi nel cuore di minorenni indifesi riguardo a certe favole o semplicemente luoghi comuni; tuttavia, allo stesso tempo, abbiamo potuto veder crescere nei nostri figli una fiducia concreta, non finta nella persona di Gesù e nei fatti testimoniati nelle Scritture.

     E se uccidessimo anche la Befana? {27-12-2009}

 

 

 

3.  BEFANA A RISCHIO (Nicola Martella): Ricordo per la cronaca che ella, prima di sposarsi, faceva di cognome «Epifania», poi assunse il cognome «Natale» (molti, perciò, la denominano Mamma Natale); e, ora, da quando è rimasta vedova, tutti la chiamano «Befana». Da una avvenente donna s’è trasformata in una vecchia strega. Eppure tutti si aspettano da lei regali e, per rito, tutti appendono una calza…

     Ora, però, come già ricordato, da tempo la stessa Mamma Natale si è stregata per il dolore a causa della morte del consorte ed è diventata una vecchia befana, malata e moribonda. Sarà anche lei prossima alla tomba?

     Dappertutto s’alzano voci di personaggi della cultura, dello spettacolo e della politica, che fanno appello, perché lei non si lasci morire per inedia o eutanasia. Sono state firmate petizioni e raccolti fondi a sostegno della vecchia signora vestita di nero. In internet ci sono siti e blog a favore e contro. Minacce di morte contro Mamma Natale, alias Befana, sono arrivate alla nostra redazione. Temiamo drammatici sviluppi. Per precauzione la vecchia Befana è stata portata in un luogo segreto, dove è protetta dai servizi segreti. Per non farla morire, un gruppo di medici l’assiste, è stata messa in coma farmacologico e viene alimentata artificialmente. Voci di palazzo non confermate affermano che non c’è oramai molta speranza; alcuni la danno già per spacciata…

     I bambini di tutto il mondo già piangono e, singhiozzando, dicono: «Chi riempirà ora le calze che appenderemo al camino, ai termosifoni o alle porte?». I commercianti in coro supplicano l’ONU: «Salvateci la vecchia signora!».

 

Questo articolo viene discusso in questo tema: «Babbo Natale».

 

Crisi di Natale e Natale con la crisi {Tonino Mele} (A)

L’albero di Natale {Nicola Martella} (D)

Natale fra dubbi, attese e contorno {Nicola Martella} (T)

Scrupoli natalizi e di fine anno {Nicola Martella} (D)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_Cul/A1-Babbo-Natale_Befana_Mt.htm

29-12-2009; Aggiornamento: 09-12-2014

 

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