Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Offensiva intorno a Gesù 1

 

NT: Testo biblico

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«Chi dice la gente ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 1: È ciò che dicono gli altri su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nei mass-media
■ Gesù fra teologia e filosofia
■ Gesù fra filosofia e ideologia
■ Gesù fra ideologie e religioni
■ Excursus: La via che porta a Dio

 

«E voi, chi dite ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 2: È ciò che la Bibbia dice su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nella Bibbia e nella storia
■ La questione giudaica
■ Aspetti conclusivi (Gesù e le donne, Il Gesù sacramentale, Interrogativi)
■ Dizionarietto dei termini

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 Offensiva intorno a Gesù 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LE UNZIONI DI GESÙ? PARLIAMONE

 

 a cura di Nicola Martella

 

Qui di seguito discutiamo l'articolo «Le unzioni di Gesù». Tutti e quattro gli evangelisti riportano un episodio, in cui Gesù fu unto da una donna (Mt 26,6; Mc 14,3; Lc 7,36 e Gv 12,1). Abbiamo visto che l’episodio descritto da Luca è diverso nel tempo e nel luogo da quello di Matteo e di Marco. Questi ultimi parlarono d’una unzione del capo, mentre Luca e Giovanni affermarono che furono i piedi di Gesù a essere unti. Partendo dagli elementi eterogenei di tali brani, non meraviglia che Gesù possa aver sperimentato almeno due unzioni in momenti distinti del suo ministero. 

 

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I contributi sul tema

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I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Nicola Carlisi

2. Pietro Calenzo

3. Nicola Carlisi

4. Nicola Carlisi

5. Salvatore Magnano

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1. {Nicola Carlisi}

 

Dai fatti rilevati da tutte e [quattro] le narrazioni, è chiaro che sono stati due episodi distinti e due persone diverse. Dalla donna peccatrice possiamo imparare, qualora non l’avessimo esperimentato, che cosa è veramente l’adorazione. {03-04-2010}

 

 

2. {Pietro Calenzo}

 

Contributo: Carissimo lettore, dopo una così accurata esegesi dei testi evangelici da parte di Nicola Martella, cosa dire che possa arricchire quanto già esposto? L’esegesi testuale è così ricca, storicamente e scritturalmente accorta che io stesso ne sono stato edificato e, per alcune sezioni, edotto ex novo. Tenterò di analizzare qualche elemento complementare che mi auguro possa essere di utile compendio.

     Analizzando Matteo 26,6-9, si comprende che si era durante l’ultima settimana di ministero terreno del Messia Gesù. Egli alloggiava a Betania, sulle pendici del Monte degli Ulivi, in casa presumibilmente di un discepolo o quanto meno di un simpatizzante; Simone, meglio identificato come «il lebbroso» (probabilmente lo era stato nel passato, forse guarito da Gesù medesimo, altrimenti non poteva invitare alcuno alla sua mensa). La donna, che unse il capo del Signore, era Maria. A differenza dei discepoli, che evidentemente non avevano ancora compreso l’avvicinarsi del sacrificio di Gesù, Maria unse il capo di Gesù, perché credette alle parole di Gesù; infatti già in tempi anteriori il Signore aveva preannunciato la sua morte. Maria lo unse riconoscendone la messianicità. Perché, dunque i discepoli si adirarono su istigazione di Giuda iscariota?! In primo luogo per la ragione sopracitata, ed anche perché questo atto di fede e d’amore di Maria economicamente era molto importante. Infatti l’olio impiegato da questa santa donna era molto prezioso e raro. Esso, ci educe la Scrittura, era «profumato e di gran valore» (v. 7) e il suo costo di mercato era di 300 denari (Gv12,5) ed equivaleva a un anno di lavoro. Ciò rende comprensibile l’indignazione dei discepoli verso Maria, poiché questo atto della donna aveva un costo elevatissimo. Tuttavia, la donna, vincendo le rimostranze, stava preparando il corpo di Gesù per la sepoltura come Messia, Signore e Salvatore. L’olio di gran valore era di nardo schietto, un profumo di uso nobile particolarmente costoso, coltivato in India e adoperato particolarmente per l’unzione dei deceduti di alto censo o titolo. Che esempio di fede, questa cara Maria, poiché la sua azione implicava necessariamente devozione o esplicita riconoscimento che Gesù era il Messia. Benedizioni in Cristo Gesù. {03-04-2010}

 

Osservazioni: Se si prescinde dal fatto che Matteo non parlò di «Maria», ma soltanto di una «donna», il resto aiuta a completare il quadro scritturale e culturale dei fatti. Faccio inoltre notare che tale donna non «stava preparando il corpo di Gesù per la sepoltura», non essendone stata cosciente; l’interpretazione di Gesù riguardo all’unzione non dev’essere confuso con l’intento reale della donna né con ciò che gli astanti capirono in tale circostanza. {Nicola Martella}

 

 

3. {Nicola Carlisi}

 

Contributo: Di Maria di Betania non è detto che era fra i commensali e nemmeno che stava servendo. Lei era molto amica di Gesù. È stata quella che a casa sua si sedette ai piedi di Gesù, mentre Marta si adoperava in cucina a preparare. Maria era contemplativa e silenziosa; atta ad ascoltare il Maestro, persona rara, perché si tende più a parlare che a sapere ascoltare. Questo particolare è utile per capire la sensibilità spirituale di Maria. Per tale sensibilità lei non partecipò alla festa fatta a Lazzaro, perché nello spirito sentiva prossimo l’avvicinarsi della passione di Gesù. La sua premura fu quella di procurarsi il profumo e ungere il capo di Gesù e anche i piedi, che asciugò con i propri capelli.

     Il costo dell’olio era tantissimo; e quando Giuda Iscariot si lamentò per lo spreco, Gesù disse: «Lasciala stare; ella ha serbato questo profumo per il giorno della mia sepoltura» (Gv 12,7-8). Riguardo al costo elevato del profumo, cosa che Maria non considerò, serve di sprono o di rimprovero a tanti credenti che, a volte, non sono disposti nemmeno a sacrificare addirittura un po’ del loro tempo per andare alle riunioni cristiane, o ad aiutare economicamente per pagare le spese comunitarie, per portare avanti la testimonianza. Alcuni dimenticano l’esortazione fatta da Paolo a non vivere più per se stessi, ma per Gesù (2 Cor 5,15).

     Maria ormai era preparata alla morte di Gesù; sicuramente nel silenzio piangeva per la dipartita atroce del suo Amico, Maestro e Signore. Lei non era presente alla crocefissione; lì vi erano la madre e la sorella di sua madre, Maria, la moglie di Cleopa, e Maria Maddalena (Gv 19,25). {03-04-2010}

 

Osservazioni: Diversi elementi introdotti sono certamente interessanti, specialmente quelli riguardanti la descrizione dell’animo di Maria di Betania e l’applicazione sul costo dell’olio. Faccio comunque notare che non dobbiamo confondere l’interpretazione, che Gesù diede all’unzione da parte di Maria, riferendosi al «giorno della mia sepoltura» (Gv 12,7-8), con la proiezione che si fa, asserendo che lei «nello spirito sentiva prossimo l’avvicinarsi della passione di Gesù» e «ormai era preparata alla morte di Gesù». Questa è una via poco esegetica e alquanto speculativa.

     Inoltre in Giovanni 12,3 si parla solo di «piedi» e non di «capo»; non si fa bene a confondere episodi differenti, non tenendo presente quanto da me scritto nell’articolo alla base di questa discussione. {Nicola Martella}

 

 

4. {Nicola Carlisi}

 

Nei riguardi del Fariseo, che il Signor Gesù appresso chiamò Simone, il quale dubitò che Gesù fosse veramente profeta, dobbiamo stare attenti a non essere lesti a giudicare, come lo fu lui [Lc 7,39s]. Gesù non solo conosceva quella donna, ma leggeva il sentimento del suo spirito, come lesse il sentimento malvagio di Simone. Quando il Maestro gli disse: «Simone ho qualcosa da dirti…», sappiamo tutti quello che Gesù gli disse. Quindi dobbiamo stare attenti a non lasciarci prendere dallo spirito del «Fariseo» e giudicare senza conoscere le creature, e non usare quell’amore che dobbiamo a ogni fratello, ai miseri, a quelli che sono sprezzati dalla società ed ai nemici. Il Fariseo non usò l’ospitalità dovuta al Signor Gesù; quella donna che lui sprezzava lo fece. Tanto aveva peccato, ma tanto amava. Lei, avendo sentito parlare di Gesù, andò con la certezza di essere perdonata. Fu perdonata, riabilitata, salvata, ma la sua salvezza non fu il frutto del suo amore, usato al Signore, ma la sua disposizione di fede che altri non vedevano. E Gesù gli disse: «La tua fede ti ha salvata, vattene in pace» [v. 50]. {03-04-2010}

 

 

5. {Salvatore Magnano}

 

Caro Nicola, ti ringrazio per l’attenzione che mi hai dedicato inerente al brano della donna con l’alabastro di olio odorifero. Non pensavo che la mia domanda, per il suo genere, potesse trovare spazio nel tuo sito. Mi ha fatto piacere trovarla pubblicata soprattutto per il fatto che hai lasciato spazio ai visitatori di poter esprimere il loro giudizio biblico alla luce delle Scritture per un ulteriore confronto. Shalom! Con affetto… {05-04-2010}

 

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/T1-Unzioni_Gesu_parla_OiG.htm

06-04-2010; Aggiornamento: 07-04-2010

 

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