Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Le Origini 1

 

NT: Persone e contingenza

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L’opera si presenta in due volumi ed è organizzata come segue:

1° volume (Temi delle origini): Gli articoli introduttivi e i temi di approfondimento

2° volume (Esegesi delle origini): Il commento particolareggiato basato sul testo ebraico (comprende anche una traduzione letterale posta alla fine)

   Se si eccettua la prima parte del primo volume, che introduce a Genesi 1,1-5,1a, per il resto ambedue i volumi dell’opera sono suddivisi rispettivamente secondo le seguenti parti:
■ La creazione del mondo e dell’uomo 1,1-2,4a
■ L’essere umano nella creazione 2,4b-25
■ La caduta primordiale e il suo effetto 3
■ La fine del resoconto su Adamo 4,1-5,1a.

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Le Origini 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IL RAPPORTO FRA GESÚ E MARIA

 

 a cura di Nicola Martella

 

Alcuni idealizzano e ammantano di romanticismo tale rapporto. Altri evitano del tutto di approfondirlo. Dopo circa 30 anni di convivenza familiare, ha dovuto Gesù emanciparsi da sua madre e prendere da lei delle distanze, per amore della chiamata divina e del suo ministero per il regno dei Cieli? Si veda pure il seguente tema di discussione: ► Chi era Maria di Nazaret?

 

     Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre esperienze, idee e opinioni?

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I contributi sul tema

(I contributi rispecchiano le opinioni personali degli autori.

I contributi attivi hanno uno sfondo bianco)

 

1. Daniele

2. Nicola Martella

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Clicca sul lemma desiderato per raggiungere la rubrica sottostante

 

 

1. {Daniele} 

 

Ho letto i contributi su Maria sul sito, mi ha favorevolmente stupito che su questo tema si possa aprire una discussione. Voglio dare il mio contributo. In riferimento alle citazioni evangeliche, secondo me Giovanni 2,4 soffre molto nella traduzione correntemente accettata. «Che c’è tra me e te o donna?», oppure: «Che vuoi da me o donna?».

     A mio parere non sono traduzioni corrette. Il greco recita: «Ti emoi kai soi, ghinai». Letteralmente: «Cosa a me e a te, o donna?». Il kai secondo me in questo caso va tradotto con il significato non inusuale in greco di «anche»: «Cosa a me anche a te, o donna?». Ossia cosa c’è «inoltre, anche, di più» tra me e te o donna, perché tu mi possa chiedere questo?

     Se non ci fosse niente non ci sarebbe il vino di Cana, evidentemente c’è qualcosa «anche» tra me e te, donna, che non c’è in altri casi. Io traduco così.

 

 

2. {Nicola Martella} 

 

Entriamo in tema

    Quello che Daniele afferma, è interessante e degno di essere approfondito. Il modo migliore di farlo è di interpretare la Bibbia con la Bibbia e di verificare dove questa espressione timicamente ebraica viene usata altrove nella Scrittura. Infatti sebbene gli scritti del NT sono stati scritti in greco, gli autori erano di madrelingua ebraica e di cultura ebrea.

     In senso positivo si trova l’asserzione: «Vi sia alleanza fra me e te» (2 Cr 16,3) ed espressioni simili (Gn 17,2.7; 31,44; 1 Re 15,19). «Non ci sia contesa fra me e te» (Gn 13,8). «Ecco il monumento che io ho eretto fra me e te [come testimone]» (Gn 31,48.50s; cfr. 1 Sm 20,42).

     In senso neutrale (o per strategia di mercato) si legge: «Un pezzo di terreno di quattrocento sicli d’argento, che cos’è fra me e te?» (Gn 23,15).

     In senso negativo si legge: «L’Eterno sia giudice fra me e te» (1 Sm 24,13.16). Israele disse letteralmente a Roboamo, infrangendo l’alleanza: «Che parte abbiamo noi in Davide? Noi non abbiamo nessuna eredità nel figlio d’Isai!» (2 Cr 10,16).

     Avvicinandoci a quanto ricercato, si legge letteralmente: «Che ho io [a che fare] con te che tu sia venuto contro di me per far guerra al mio paese?» (Gdc 11,12). E più esplicitamente Neco disse a Giosia, che intendeva sbarrargli militarmente la strada: «Che c’è fra me e te, o re di Giuda? Io non salgo oggi contro di te, ma contro una casa con la quale sono in guerra» (2 Cr 35,21), ossia contro le potenze mesopotamiche.

 

L’aggancio sintattico diretto

    Se quest’ultima espressione può essere ambigua, la seguente non lascia scampo, trovandosi poi anche nel NT: un indemoniato gridò a Gesù: «Che v’è fra me e te, o Gesù, Figlio del Dio altissimo?» (Mc 5,7; Lc 8,28). L’inizio della frase è in greco: «Tí emoì kaì soí, Iesou» ed è sintatticamente identica a «Tí emoì kaì soí, ghynai» (Gv 2,4). Penso che non si possa interpretare l’ultima frase in modo diverso e a proprio piacimento. Essa contiene una dichiarazione di distacco, di presa di distanza, di emancipazione dalla madre, di sottile rimprovero eccetera. Una frase simile la dissero due indemoniati a Gesù: «Che v’è fra noi e te, Figlio di Dio?» (Mt 8,29 «Tí hemîn kaì soí…»). La usò anche un altro indemoniato in una sinagoga: «Che v’è fra noi e te, o Gesù Nazareno?» (Mc 1,24; Lc 4,34). Sorprende che nel NT tale frase sia stata detta quasi solo da gente posseduta per rimarcare nettamente i fronti! L’unica eccezione è quella di Gesù verso Maria! Non si può interpretarla proprio diversamente.

 

Gesù era coerente col suo insegnamento

    Non aveva Gesù stesso insegnato: «Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me!» (Mt 10,37). Non doveva dare lui stesso l’esempio di un ministero senza distrazioni parentali? Quando sua madre e i suoi fratelli giunsero nel luogo dov’era Gesù, forse dando retta a quanto diceva la gente («Ha uno spirito impuro», cioè è pazzo; Mc 3,30s), che cosa disse Gesù per evidenziare la distanza e l’emancipazione dalla sua parentela (per lo più incredula; Gv 7,5) a motivo del regno dei Cieli? «Ed egli rispose loro: “Chi è mia madre? e chi sono i miei fratelli?”. E guardati in giro coloro che gli sedevano d’intorno, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli!”. Chiunque avrà fatta la volontà di Dio, mi è fratello, sorella e madre”» (Mc 3,33ss). Che vergogna sarà stata per sua madre, i suoi fratelli e le sue sorelle di essere trattati così pubblicamente! Per tale distanziamento pubblico dalla parentela a motivo del ministero pubblico, si veda anche Lc 11,27s.

 

Aspetti conclusivi

    Tornando a Gv 2,4, tale distanza ed emancipazione dai legami familiari fu evidenziato anche dal ghynai «o donna», che accompagna la frase; non disse «madre», che era l’uso familiare e confidenziale, mentre ghynai «o donna» si diceva, secondo i casi, a chi era sconosciuta, a chi verso la quale non si aveva confidenza, a chi si dava a non conoscere o a chi verso la quale si intendeva prendere le distanze (Mt 15,28; Lc 13,12; 22,57; Gv 4,21; 8,10; 20,13.15). Gesù la disse a Maria ancora in un’altra occasione: «Gesù dunque, vedendo sua madre e presso a lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”. E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua». Anche qui Gesù evitò di chiamarla «madre», perché stava ulteriormente prendendo distanza da lei con la morte, la risurrezione e la glorificazione. Egli affidò una ghyne — sebbene sua madre — a un altro figlio, dicendo: «“Donna, ecco il tuo figlio!”… “Ecco tua madre!”». Tutto ciò si accorda con la seguente parola di Paolo: «Talché, da ora in poi, noi non conosciamo più alcuno secondo la carne; e se anche abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora però non lo conosciamo più così» (2 Cor 5,16).

 

 

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► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/T1-Rapporto_Gesu_Maria_Ori.htm

25-04-2007; Aggiornamento: 11-11-2009

 

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