Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Matteo, l’evangelista dei giudei

 

Bibbia (generale)

 

 

 

 

Nello stesso libretto sono contenute le domande per lo studio e il dizionarietto, dove trovare le risposte.

   Ecco le parti principali della parte di studio:
■ Introduzione all'Evangelo di Matteo
■ Nascita, battesimo e tentazione (Mt 1,1-4,11)
■ Attività in Galilea (Mt 4,12-16,12)
■ Istruzione dei dodici (Mt 16,13-18,35)
■ Viaggio verso Gerusalemme e ultimi giorni in essa (Mt 19-25)
■ Crocifissione e risurrezione (Mt 26-28).

 

Inoltre ci sono, tra altre parti, anche le seguenti:
■ Dizionarietto
■ Guida allo studio personale e di gruppo.

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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MT 27,9 CITA GEREMIA OPPURE ZACCARIA?

 

 di Argentino Quintavalle

 

1. Presentazione del problema

2. Soluzione

 

Clicca sulle frecce iniziali per andare avanti e indietro.

  

1.  PRESENTAZIONE DEL PROBLEMA: «Allora s’adempì quel che fu detto dal profeta Geremia: “E presero i trenta sicli d’argento, prezzo di colui che era stato messo a prezzo, messo a prezzo dai figli d’Israele; e li dettero per il campo del vasaio, come me l’aveva ordinato il Signore”». È Zaccaria che testualmente riporta una frase simile in Zc 11,12s e non Geremia. Il fatto che Matteo attribuisca questo brano a Geremia è un vero rompicapo.

   

2.  SOLUZIONE

 

2.1.  SOLUZIONE STORICAMENTE PROPOSTA: La soluzione comunemente proposta, e che non sostiene il classico errore del copista, è la seguente: la Bibbia ebraica era divisa in tre parti: la Legge, gli Agiografi e i Profeti. Gli Agiografi erano anche chiamati comunemente Salmi (Lc 24,44), perché il libro dei Salmi era il primo di quella raccolta. Per la stessa ragione Matteo, citando un brano del profeta Zaccaria, lo indica come preso da Geremia, perché gli scritti di quel profeta erano i primi del volume dei Profeti (così sosteneva il Rabbino David Kimchi). Anche il vescovo J.B. Lightfoot, considerato uno degli uomini più colti dell’ultimo mezzo millennio, era della stessa opinione.

 

2.2.  SOLUZIONE ALTERNATIVA: Si dovrebbe osservare che non è accurato dire che Mt 27,9 citi esclusivamente Zc 11,12s. Infatti egli si discosta sia dal Testo Masoretico che dalla Settanta (LXX). L’adempimento al quale allude Matteo si riferisce alla compera del terreno del vasaio, come ci riferisce Gr 32,6-9, il quale narra appunto la compera del campo per un dato numero di sicli. Si veda anche Gr 18,2ss che parla di un vaso che si ruppe in casa del vasaio. Similmente Gr 19,2 parla di un vasaio che lavorava per il tempio e possedeva la sua bottega nella valle di Hinnom. In Gr 19,11 leggiamo: «Così parla l’Eterno degli eserciti: Così spezzerò questo popolo e questa città, come si spezza un vaso di vasaio, che non si può più accomodare; e si seppelliranno i morti a Tofet».

     Perciò il gesto con cui Zaccaria gettò le monete al vasaio del tempio fu semplicemente la ripetizione di un antico simbolo datato sin dal tempo di Geremia. Notiamo altresì che fu a causa del peccato (idolatria) che il terreno di Tofet fu trasformato in un cimitero (Gr 19,11), e fu a causa del peccato di Giuda che il campo del vasaio era stato convertito in un cimitero (Mt 27,7), per perpetuare il ricordo del peccato commesso contro il Messia. In questo contesto, la valle del massacro (Gr 19,6) si trova in parallelo con Acheldama, il Campo di sangue, ed entrambi hanno preso il loro nome dopo le rispettive tragedie. Una tradizione dice che il Campo di sangue si trovasse nella valle di Hinnom.

     Dal momento che Matteo 27 combina insieme tanto Geremia (dal quale trae il termine «campo» che fu acquistato) quanto Zaccaria, l’evangelista nomina solo Geremia, perché era il più antico e il più importante dei due profeti. Un diretto parallelo di tale procedura si rinviene in Mc 1,2s dove la citazione incomincia con Mal 3,1 e segue con Is 40,3, ma Marco parla solo di Isaia come fonte della citazione perché è la sorgente originale della profezia. I Profeti Minori sono raramente citati per nome nel Nuovo Testamento, nonostante che i loro brani vengano spesso utilizzati. Osea, Gioele e Giona sono gli unici citati per nome, gli altri sono citati senza farne il nome.

   N.d.R.: I Profeti Minori (Os-Mal) nel testo ebraico non erano separati e distinti, ma costituivano semplicemente un solo volume, quello dei «Dodici [Profeti]».

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A2-Trenta_sicli_Mt.htm

06-04-2007; Aggiornamento: 30-06-2010

 

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