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3a PARTE: SALMO 22,19-31
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Il testo
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L’esposizione |
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1.
IL TESTO:
Anche di questa seconda parte del salmo, ne trascriviamo integralmente il
testo.
«19 Ma tu,
Signore,
non allontanarti, tu che sei la mia forza,
affréttati a soccorrermi. ▪ 20 Libera la mia vita dalla spada, e
salva l’unica vita mia dall’assalto del cane; ▪ 21 salvami dalla gola del
leone. Tu mi risponderai liberandomi dalle corna dei bufali. ▪ 22
Io annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo
all’assemblea. ▪ 23 O voi che temete il
Signore,
lodatelo! Voi tutti, discendenti di Giacobbe,
glorificatelo, temetelo voi tutti,
stirpe d’Israele! ▪ 24 Poiché non ha disprezzato né sdegnato l’afflizione
del sofferente,
non gli ha nascosto il suo volto; ma quando quello ha gridato a lui, egli
l’ha esaudito. ▪
25 Tu sei l’argomento della mia lode nella grande assemblea; io adempirò i
miei voti in presenza di quelli che ti temono. ▪ 26 Gli umili mangeranno
e saranno saziati; quelli che cercano il
Signore
lo loderanno; il loro cuore vivrà in eterno. ▪
27 Tutte le estremità della terra si ricorderanno del
Signore
e si convertiranno a lui; e tutte le famiglie delle nazioni adoreranno in tua
presenza. ▪ 28 Poiché al
Signore appartiene il regno, egli domina sulle nazioni. ▪
29 Tutti i potenti della terra mangeranno e adoreranno; tutti quelli che
scendono nella polvere e non possono mantenersi in vita s’inchineranno davanti a
lui. ▪ 30 La discendenza lo servirà; si parlerà del Signore alla
generazione futura.
▪ 31 Essi verranno e proclameranno la sua giustizia, e al popolo
che nascerà diranno com’egli ha agito» (Sal 22,19-31).
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2.
L’ESPOSIZIONE
■ «Ma tu, o
Signore,
non allontanarti, tu che sei la mia forza,
affréttati a soccorrermi. Libera la mia vita dalla spada, e salva
l’unica vita mia dall’assalto del cane; salvami dalla gola del leone.
Tu mi risponderai liberandomi dalle corna dei bufali»
(vv. 19-21):
Il primo miracolo è il permanere della fede: nonostante tutto e tutti,
contro tutto e tutti. Fede, intesa come convinzione che Dio esiste, che ci ama e
che ci risolleverà. Ora la preghiera cessa di essere un grido quasi disperato;
cessa perfino di essere un lamento e riacquista la certezza dell’esaudimento.
Ancora si è «nella polvere della morte», ma con la convinzione che presto
Dio ci libererà.
In questa seconda parte si realizza un parallelismo con la prima come quando,
sulla via del ritorno, si incontra di nuovo quanto visto all’andata. Nella prima
parte avevamo trovato
«tori»
(v. 12),
«leone»
(v. 13)
e «cani»
(v. 16); nel risalire ora troviamo l’ordine inverso: «cane»
(v. 20),
«leone»
(v. 21a)
e
«bufali»
(21b),
quest’ultimi parenti stretti dei tori e come loro dotati di pericolose corna.
■ «Io annunzierò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all’assemblea»
(v. 22): Dopo il ristabilirsi di una relazione di fiducia con Dio, anche il
rapporto con gli uomini cambia e, chi era «il disprezzato dal popolo»
e il beffato da
«chiunque» (vv.
6-7), già si vede annunciatore di Dio e suo lodatore pubblico (come viene
anche detto al v. 25). Per farlo — e per farlo in modo credibile — deve
necessariamente esserci già stata quella risposta del Signore che lo ha liberato
dall’oppressione e dal ridicolo.
■ «Temetelo voi tutti, stirpe d’Israele! Poiché non ha disprezzato
né sdegnato l’afflizione del sofferente, non gli ha nascosto il suo
volto; ma quando quello ha gridato a lui, egli l’ha esaudito»
(vv. 23-24): Se si isola questo brano e si legge fuori dal suo contesto,
sembra che descriva una risposta che arrivi immediatamente. Tenendo
presente tutto il salmo, invece, si vede che fra preghiera e risposta è
intercorso un tempo molto critico. Certo, c’è una stretta concatenazione fra la
preghiera a Dio e la sua risposta; Dio comincia a preparare subito
l’esaudimento, ma ha i suoi tempi e i suoi modi. Ci si può già far conto («sappiamo
di avere le cose che gli abbiamo chiesto», 1 Gv 5,15), ma non arriva
immediatamente.
Quando un figlio, per esempio, chiede un albero, il padre comincia a pensare
dove e come preparare la buca, poi metterà il seme: il padre ha subito
risposto, ma l’albero si vedrà più tardi; è in questo senso, evidentemente, che
va intesa la prontezza e la pienezza della risposta di Dio.
■ «Tutte le estremità della terra si ricorderanno del
Signore
e si convertiranno a lui; e tutte le famiglie delle nazioni adoreranno in
tua presenza (v. 27): Le afflizioni appartengono ormai al passato. Quel
Dio che appariva sordo e impotente, ora viene visto con una tale maestà, forza e
bontà, che tutta la Terra arriverà ad adorarlo, sia da parte dei potenti, che da
parte degli umili (vv. 26 e 29).
■ «Poiché al
Signore
appartiene il regno, ed egli domina sulle nazioni»
(v. 28): Quando i malfattori si prendono gioco e distruggono i servi di
Dio, è difficile percepire e credere che Dio tutto vede e che tutto è del
Signore, quando invece riscatta i suoi fedeli e fa giustizia, allora è più
facile vedere la sua immensa maestà.
■ «La discendenza lo servirà; si parlerà del
Signore
alla generazione futura. Essi verranno e proclameranno la sua giustizia,
e al popolo che nascerà diranno com’egli ha agito»
(v. 30-31): Ci saranno sempre persone con una vita di fede reale, che
adorano Dio e ne parlano. Ci saranno pure dei giovani che ascolteranno queste
testimonianze, ne rimarranno attratti e decideranno di vivere la loro vita con
Dio.
Cristo ha espresso un pensiero simile quando ha detto (Mt 16,18,
versione TILC) che «la potenza della morte»
non potrà distruggere la chiesa (cioè l’unione dei credenti). Tutti i
cristiani dei secoli passati sono morti, ma il loro posto non è rimasto vuoto
anzi, si è dovuto aggiungere sempre qualche sedia in più. Nonostante tutte le
loro debolezze e i loro errori, alcuni giovani sono sempre riusciti a vedere nei
credenti qualche riflesso della bellezza di Dio: come (per usare una nota
immagine) quando il sole si riflette negli stagni.
Quando, alla fine di un percorso, ci si rende conto che Dio ha ben agito
(sebbene attraverso vie che non immaginavamo), allora si desidera raccontarlo e
lasciarne memoria. Proprio quelle persone che si erano sentite abbandonate,
così, proclameranno ai giovani in modo convincente la bellezza delle azioni di
Dio.
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A2-Salmo22,19-31_R34.htm
06-04-07; Aggiornamento: 30-06-2010
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