Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Matteo, l’evangelista dei giudei

 

NT: Persone e contingenza

 

 

 

 

Nello stesso libretto sono contenute le domande per lo studio e il dizionarietto, dove trovare le risposte.

   Ecco le parti principali della parte di studio:
■ Introduzione all'Evangelo di Matteo
■ Nascita, battesimo e tentazione (Mt 1,1-4,11)
■ Attività in Galilea (Mt 4,12-16,12)
■ Istruzione dei dodici (Mt 16,13-18,35)
■ Viaggio verso Gerusalemme e ultimi giorni in essa (Mt 19-25)
■ Crocifissione e risurrezione (Mt 26-28).

 

Inoltre ci sono, tra altre parti, anche le seguenti:
■ Dizionarietto
■ Guida allo studio personale e di gruppo.

 

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ERA LUCA UN GENTILE?

 

 di Argentino Quintavalle

 

1. Introduzione

2. L’importanza della questione

3. Argomenti a favore di Luca come Gentile

4. Argomenti a favore di Luca come Giudeo

5. Conclusione

 

Clicca sulle frecce iniziali per andare avanti e indietro.

 

 

1.  INTRODUZIONE: Quando insegniamo la Parola, diciamo spesso che l’intera Bibbia è un libro giudaico e che tutti gli scrittori della Bibbia, sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, sono Giudei. A questo punto, qualcuno pone la domanda, «che dire di Luca, non era forse un Gentile?». Questo è stato il coerente insegnamento di tutta la storia della chiesa, e che nessuno ha messo in discussione per vedere se fosse veramente vero. Tuttavia, quando studiamo come è stata raggiunta questa conclusione dai commentatori biblici, ci rendiamo conto quanto è debole la loro prova. Sembra che l’idea che Luca fosse un Gentile, sia basata più sulla tradizione che non sulla solida prova biblica.

 

 

2.  L’IMPORTANZA DELLA QUESTIONE: Potrebbe non sembrare importante che Luca fosse un Gentile, ma quando pensiamo alla grandezza del suo lavoro, l’argomento diventa veramente significativo. Contando le pagine scritte da Luca sia nel suo Evangelo sia negli Atti, è chiaro che Luca ha scritto più pagine del Nuovo Testamento di qualsiasi altro scrittore, compreso Paolo e Giovanni. Se Luca era un Gentile, allora il Signore ha affidato più pagine di rivelazione del Nuovo Testamento a un Gentile che a un qualsiasi altro scrittore. Questo come minimo sarebbe una cosa notevole.

     Come Cristiano Gentile, potrebbe personalmente farmi piacere di avere uno «di noi» come scrittore del canone delle Scritture. Tuttavia, l’evidenza mi sembra schiacciante a favore dell’ebraicità di Luca. L’argomento non può essere stabilito in maniera conclusiva, perché le Scritture non specificano mai la sua origine, ma sembra che gli argomenti a favore del suo essere un Giudeo superino di peso quelli a favore del suo essere un Gentile.

 

 

3.  ARGOMENTI A FAVORE DI LUCA COME GENTILE: Di solito, i commentatori biblici affermano semplicemente che Luca era un Gentile, senza dare alcuna prova del fatto, dato che universalmente si crede così. Alcuni commentari, però, presentano degli argomenti per sostenere il concetto dell’origine gentile di Luca. A capo di questi argomenti stanno gli elenchi dell’Epistola ai Colossesi.

 

     ■ Gli elenchi in Colossesi: In Colossesi 4, l’Apostolo Paolo chiuse la sua lettera elencando diverse persone che erano con lui, quando scrisse l’epistola, ed altre a cui lui mandò i saluti. In questi elenchi Paolo citò alcuni che provenivano «dalla circoncisione» (Col 4,10s) ed erano, quindi, Giudei. Benché non sia perfettamente chiaro a quali uomini si riferisse, essi erano presumibilmente i tre precedenti: Aristarco, Marco e Gesù chiamato Giusto. Paolo evidentemente non incluse Tichico e Onesimo, citati prima nei versi 7-9, come facenti parte del gruppo della circoncisione.

     Più avanti in questo stesso capitolo, nel verso 14, Paolo si riferì a Luca, il caro medico. L’argomento dedotto è che, poiché Luca non fu citato nell’elenco di quelli «della circoncisione», egli non era un Giudeo. Tuttavia, questa è una prova molto debole. Nel riferimento precedente, Paolo parla dei suoi collaboratori e compagni nel ministero della predicazione. Luca non era però mai stato descritto come attivamente coinvolto nell’opera della predicazione, ma era piuttosto il medico e lo storico personale di Paolo. Non sarebbe appropriato mettere Luca nell’elenco di quelli che erano attivi nel ministero della predicazione, indipendentemente dalle sue origini nazionali.

     Così, c’è un’altra e diversa ragione oltre a quella della sua origine per cui Luca non viene incluso nell’elenco di quelli «della circoncisione». È rischioso basare un concetto su una prova così debole, eppure questa è la prova biblica più forte che hanno quelli che credono che Luca era un Gentile.

 

     ■ Gli argomenti del nome e della professione: I sostenitori hanno anche argomentato che il nome Luca (Lucas) fosse, di per se stesso, prova che egli era un Gentile. Tuttavia, anche i nomi che erano stati citati in Col 4 come quelli della «circoncisione» somigliavano a dei nomi Gentili: Aristarco, Marco e Giusto. Lo stesso nome di Paolo è romano, e lui lo utilizzò per tutto il suo ministero tra i Gentili, al posto del suo nome ebraico, Saul. Nello stesso modo il nome ebraico di Pietro era Simone. Il fatto è che la maggior parte dei Giudei della diaspora utilizzavano due nomi: uno giudaico, per la sinagoga, e l’altro Gentile, per gli affari della vita. Cosicché Luca poteva essere il nome pubblico di un Giudeo che viveva tra i Gentili.

     Altri hanno sostenuto il fatto che la professione di Luca come medico doveva essere una prova che egli era un Gentile. Questo, implicitamente, farebbe supporre che non c’era alcun medico giudaico nell’epoca romana. Una tale idea è assurda. Cristo si riferì a vari medici in Israele, in alcune occasioni:

     ■ «Medico, cura te stesso» (Lc 4,23).

     «Non sono i sani che hanno bisogno del medico» (Mt 9,12).

 

Ci sono buoni motivi, dunque, per credere che i Giudei conoscevano bene la professione medica.

     Così, nessuno degli argomenti sostenuti per l’idea che Luca era un Gentile è abbastanza forte. È utile, quindi, esaminare gli argomenti, secondo cui Luca era un Giudeo.

 

 

4.  ARGOMENTI A FAVORE DI LUCA COME GIUDEO: Ci sono numerosi argomenti che sostengono l’idea che Luca era un Giudeo. Come è già stato detto, non c’è alcuna affermazione specifica riguardo l’origine di Luca. Quindi, l’unica maniera per conoscere qualcosa a suo riguardo è quello di dedurlo dalle Scritture.

 

     ■ La regola: gli oracoli affidati ai Giudei: Dopo aver mostrato la condizione peccaminosa del popolo giudaico, spiegando che i Giudei si trovano in una condizione di peccato tanto quanto i Gentili, Paolo pose la domanda: «Qual è dunque il vantaggio del Giudeo?». La sua risposta fu «Grande in ogni maniera; prima di tutto perché gli oracoli di Dio furono affidati a loro» (Rm 3,1s). Il vantaggio principale che Paolo riconosceva al popolo giudaico era che, quando Dio ha dato la rivelazione al genere umano, l’ha data attraverso i Giudei. Dio non ha usato i Gentili per questo scopo. La regola è chiara: i Giudei sono stati il veicolo della rivelazione. Se Luca era un’eccezione, l’onere della prova spetta a quelli che dicono che egli era un’eccezione.

     Così, uno deve dimostrare che Luca era un Gentile prima di abbandonare la regola chiara riguardo al fatto che gli oracoli di Dio sono stati affidati ai Giudei. Dobbiamo supporre che Luca sia un Giudeo a meno che la prova contraria non sia così schiacciante da farci concludere che egli era un Gentile. Come abbiamo visto sopra, la prova tratta dagli elenchi in Colossesi è così debole che non soddisfa quel criterio. I Gentili sono benedetti sotto molti aspetti, specialmente durante questa era della chiesa, ma Dio non ha mai indicato che ha cambiato la sua regola di utilizzare solo i Giudei per trasmettere la sua rivelazione.

 

     ■ Trofimo, non Luca, la causa dell’arresto di Paolo: Luca era stato un compagno costante dell’Apostolo Paolo dal momento in cui si era unito a lui nella navigazione da Troas in Europa. Luca accompagnò Paolo nel suo ultimo fatale viaggio di ritorno a Gerusalemme e fu testimone oculare dell’arresto di Paolo nel tempio in Atti 21. La folla si agitò molto dalla presenza di Paolo nel Tempio e lo accusò di portare i Gentili all’interno del tempio. Questo era un reato punibile con la morte. Luca spiegò che Paolo non aveva mai portato alcun Gentile nel tempio, ma era stato visto nelle strade di Gerusalemme con «Trofimo di Efeso». Evidentemente, Paolo aveva portato Trofimo con lui a Gerusalemme in modo che gli apostoli e la chiesa madre potessero vedere direttamente i frutti del suo lavoro tra i Gentili. Sebbene l’accusa fosse falsa, i suoi nemici erano in grado di diffondere il malumore tra la gente e provocare una rivolta contro Paolo sul monte del tempio, e per questo motivo egli fu arrestato.

     Il punto era che, quando il popolo volle accusare Paolo di portare un Gentile nel tempio, essi additarono Trofimo. Perché non scelsero Luca, visto che era anche lui con Paolo e fu un testimone oculare di questi fatti? Se Luca fosse staro un Gentile, sarebbe stato di gran lunga più facile e di gran lunga più credibile, accusare Paolo di portare Luca con lui nel tempio piuttosto che Trofimo. Il fatto che Luca non fu menzionato nell’accusa, è una forte indicazione che egli non era un Gentile. Luca era stato con Paolo in diverse occasioni, quando insieme fecero vari viaggi in Gerusalemme per riferire sui loro sforzi missionari alla chiesa apostolica. L’argomento che Luca fosse un Gentile, non era mai stato sollevato benché egli fosse a Gerusalemme con Paolo.

     Dato che la presenza di Luca non era mai stata controversa quando lui viaggiò con Paolo a Gerusalemme e quindi nel tempio, la mia ipotesi è che egli fosse un Giudeo. Non ci fu, inoltre, alcuna menzione di Luca come problema, quando Paolo fu arrestato.

 

     ■ Luca conosceva molto bene il tempio: Un altro argomento a sostegno dell’idea che Luca era un Giudeo è che egli mostrò una conoscenza molto particolareggiata del tempio, più di qualunque altro scrittore degli Evangeli. Quando descrisse l’annuncio a Zaccaria riguardante la nascita di Giovanni il Battista, Luca entrò in dettagli molto particolari, quando descrisse la scelta a rotazione dei sacerdoti Levitici per il servizio nel tempio, secondo le loro famiglie. Più avanti descrisse la posizione del sacerdote davanti all’altare dell’incenso, dove l’angelo era apparso a Zaccaria (Lc 1,8-20).

     Il fatto che solo Luca tra i quattro scrittori degli Evangeli fece questo racconto dettagliato, argomenta a favore del fatto che era un Giudeo, familiare con le procedure del tempio. È logico supporre, senza porsi alcuna domanda, che Luca fosse un Gentile, quando egli ebbe una tale e chiara comprensione dei meccanismi più intimi del tempio, dove a nessun Gentile era permesso di entrare?

 

     ■ Luca conosceva molto bene Maria: Un altro argomento è la conoscenza impressionante che Luca ebbe della madre di Gesù, Maria. Egli riferì la storia della nascita di Gesù essenzialmente dal punto di vista di Maria e disse che lei nascondeva queste cose «nel suo cuore» (Lc 2,19.51). Come fu possibile che di tutti gli Evangelisti, Luca era stato così vicino a Maria da essere in grado di sapere quello che lei aveva nascosto nel suo cuore? Considerando la chiesa di Gerusalemme doveva essere ben difficile per un Gentile entrare nella «cerchia interna» della leadership apostolica, anzi, doveva essere molto improbabile che Luca potesse aver avuto notizie così intime di Maria se fosse stato un Gentile.

     Luca avrebbe avuto l’opportunità di consultare Maria nelle occasioni, in cui Paolo fece i suoi viaggi a Gerusalemme per fare il resoconto delle sue attività, e specialmente quando Paolo fu in prigione a Cesarea per due anni. Tale accesso sarebbe stato abbastanza comprensibile se Luca fosse stato un Giudeo, ma sarebbe stato molto improbabile se fosse stato un Gentile.

 

 

5.  CONCLUSIONE: La mia conclusione è, quindi, che dobbiamo dedurre che Luca era un Giudeo. L’idea che egli fosse un Gentile, sembra che sia basata perlopiù su opinioni e tradizioni mai dimostrate. La prova biblica è fortemente a favore della posizione, secondo cui Luca era un Giudeo. Quando tra Scritture e tradizione c’è conflitto, dobbiamo esercitarci a credere di più sempre a ciò che si evince dalla prima.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A2-Luca_Gentile_Mt.htm

24-04-2007; Aggiornamento: 30-06-2010

 

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