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1.
Introduzione
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2.
L’importanza della questione
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3.
Argomenti a favore di Luca come Gentile
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4.
Argomenti a favore di Luca come Giudeo
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5.
Conclusione |
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1.
INTRODUZIONE:
Quando insegniamo la Parola, diciamo
spesso che l’intera Bibbia è un libro giudaico e che tutti gli scrittori della
Bibbia, sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, sono Giudei. A questo punto,
qualcuno pone la domanda, «che dire di Luca, non era forse un Gentile?». Questo
è stato il coerente insegnamento di tutta la storia della chiesa, e che nessuno
ha messo in discussione per vedere se fosse veramente vero. Tuttavia, quando
studiamo come è stata raggiunta questa conclusione dai commentatori biblici, ci
rendiamo conto quanto è debole la loro prova. Sembra che l’idea che Luca fosse
un Gentile, sia basata più sulla tradizione che non sulla solida prova biblica.
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2.
L’IMPORTANZA DELLA QUESTIONE:
Potrebbe non sembrare importante che Luca
fosse un Gentile, ma quando pensiamo alla grandezza del suo lavoro, l’argomento
diventa veramente significativo. Contando le pagine scritte da Luca sia nel suo
Evangelo sia negli Atti, è chiaro che Luca ha scritto più pagine del Nuovo
Testamento di qualsiasi altro scrittore, compreso Paolo e Giovanni. Se Luca era
un Gentile, allora il Signore ha affidato più pagine di rivelazione del Nuovo
Testamento a un Gentile che a un qualsiasi altro scrittore. Questo come minimo
sarebbe una cosa notevole.
Come Cristiano Gentile,
potrebbe personalmente farmi piacere di avere uno «di noi» come scrittore del
canone delle Scritture. Tuttavia, l’evidenza mi sembra schiacciante a favore
dell’ebraicità
di Luca. L’argomento non può essere stabilito in maniera conclusiva, perché
le Scritture non specificano mai la sua origine, ma sembra che gli argomenti a
favore del suo essere un Giudeo superino di peso quelli a favore del suo essere
un Gentile.
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3.
ARGOMENTI A FAVORE DI LUCA COME GENTILE:
Di solito, i commentatori biblici
affermano semplicemente che Luca era un Gentile, senza dare alcuna prova del
fatto, dato che universalmente si crede così. Alcuni commentari, però,
presentano degli argomenti per sostenere il concetto dell’origine gentile di
Luca. A capo di questi argomenti stanno gli elenchi dell’Epistola ai
Colossesi.
■
Gli elenchi in
Colossesi:
In Colossesi 4, l’Apostolo Paolo chiuse la sua
lettera elencando diverse persone che erano con lui, quando scrisse l’epistola,
ed altre a cui lui mandò i saluti. In questi elenchi Paolo citò alcuni che
provenivano «dalla circoncisione» (Col 4,10s) ed erano, quindi, Giudei. Benché
non sia perfettamente chiaro a quali uomini si riferisse, essi erano
presumibilmente i tre precedenti: Aristarco, Marco e Gesù chiamato Giusto. Paolo
evidentemente non incluse
Tichico e
Onesimo, citati prima nei versi 7-9, come
facenti parte del gruppo della circoncisione.
Più avanti in questo stesso
capitolo, nel verso 14, Paolo si riferì a Luca, il caro medico. L’argomento
dedotto è che, poiché Luca non fu citato nell’elenco di quelli «della
circoncisione», egli non era un Giudeo. Tuttavia, questa è una prova molto
debole. Nel riferimento precedente, Paolo parla dei suoi collaboratori e
compagni nel ministero della predicazione. Luca non era però mai stato descritto
come attivamente coinvolto nell’opera della predicazione, ma era piuttosto il
medico e lo storico personale di Paolo. Non sarebbe appropriato mettere Luca
nell’elenco di quelli che erano attivi nel ministero della predicazione,
indipendentemente dalle sue origini nazionali.
Così, c’è un’altra e diversa
ragione oltre a quella della sua origine per cui Luca non viene incluso
nell’elenco di quelli «della circoncisione». È rischioso basare un concetto su
una prova così debole, eppure questa è la prova biblica più forte che hanno
quelli che credono che Luca era un Gentile.
■ Gli argomenti del nome e della professione: I sostenitori hanno anche
argomentato che il nome Luca (Lucas) fosse, di per
se stesso, prova che egli era un Gentile. Tuttavia, anche i nomi che erano stati
citati in Col 4 come quelli della «circoncisione» somigliavano a dei nomi
Gentili: Aristarco, Marco e Giusto. Lo stesso nome di Paolo è romano, e lui lo
utilizzò per tutto il suo ministero tra i Gentili, al posto del suo nome
ebraico, Saul. Nello stesso modo il nome ebraico di Pietro era Simone. Il fatto
è che la maggior parte dei Giudei della diaspora utilizzavano due nomi: uno
giudaico, per la sinagoga, e l’altro Gentile, per gli affari della vita.
Cosicché Luca poteva essere il nome pubblico di un Giudeo che viveva tra i
Gentili.
Altri hanno sostenuto il
fatto che la professione di Luca come medico doveva essere una prova che egli
era un Gentile. Questo, implicitamente, farebbe supporre che non c’era alcun
medico giudaico nell’epoca romana. Una tale idea è assurda. Cristo si riferì a
vari medici in Israele, in alcune occasioni:
■ «Medico, cura te stesso» (Lc 4,23).
■
«Non
sono i sani che hanno bisogno del medico»
(Mt 9,12).
Ci sono buoni motivi, dunque, per credere che i
Giudei conoscevano bene la professione medica.
Così, nessuno degli argomenti sostenuti per l’idea che Luca era un Gentile è
abbastanza forte. È utile, quindi, esaminare gli argomenti, secondo cui Luca era
un Giudeo.
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4.
ARGOMENTI A FAVORE DI LUCA COME GIUDEO:
Ci sono numerosi argomenti che sostengono
l’idea che Luca era un Giudeo. Come è già stato detto, non c’è alcuna
affermazione specifica riguardo l’origine di Luca. Quindi, l’unica maniera per
conoscere qualcosa a suo riguardo è quello di dedurlo dalle Scritture.
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La regola: gli oracoli affidati ai Giudei:
Dopo aver mostrato la condizione peccaminosa del popolo giudaico, spiegando che
i Giudei si trovano in una condizione di peccato tanto quanto i Gentili, Paolo
pose la domanda: «Qual è dunque il vantaggio del Giudeo?». La sua
risposta fu «Grande in ogni maniera; prima di tutto perché gli oracoli di Dio
furono affidati a loro» (Rm 3,1s). Il vantaggio principale che Paolo
riconosceva al popolo giudaico era che, quando Dio ha dato la rivelazione al
genere umano, l’ha data attraverso i Giudei. Dio non ha usato i Gentili per
questo scopo. La regola è chiara: i Giudei sono stati il veicolo della
rivelazione. Se Luca era un’eccezione, l’onere della prova spetta a quelli che
dicono che egli era un’eccezione.
Così, uno deve dimostrare
che Luca era un Gentile prima di abbandonare la regola chiara riguardo al fatto
che gli oracoli di Dio sono stati affidati ai Giudei. Dobbiamo supporre che Luca
sia un Giudeo a meno che la prova contraria non sia così schiacciante da farci
concludere che egli era un Gentile. Come abbiamo visto sopra, la prova tratta
dagli elenchi in Colossesi
è così debole che non soddisfa quel criterio. I Gentili sono benedetti sotto
molti aspetti, specialmente durante questa era della chiesa, ma Dio non ha mai
indicato che ha cambiato la sua regola di utilizzare solo i Giudei per
trasmettere la sua rivelazione.
■ Trofimo, non Luca, la causa dell’arresto
di Paolo: Luca era stato un compagno costante dell’Apostolo Paolo dal
momento in cui si era unito a lui nella navigazione da
Troas in Europa. Luca accompagnò Paolo nel suo ultimo fatale viaggio di
ritorno a Gerusalemme e fu testimone oculare dell’arresto di Paolo nel tempio in
Atti 21. La folla si agitò molto dalla presenza di Paolo nel Tempio e lo accusò
di portare i Gentili all’interno del tempio. Questo era un reato punibile con la
morte. Luca spiegò che Paolo non aveva mai portato alcun Gentile nel tempio, ma
era stato visto nelle strade di Gerusalemme con «Trofimo
di Efeso». Evidentemente, Paolo aveva portato
Trofimo con lui a Gerusalemme in modo che gli
apostoli e la chiesa madre potessero vedere direttamente i frutti del suo lavoro
tra i Gentili. Sebbene l’accusa fosse falsa, i suoi nemici erano in grado di
diffondere il malumore tra la gente e provocare una rivolta contro Paolo sul
monte del tempio, e per questo motivo egli fu arrestato.
Il punto era che, quando il
popolo volle accusare Paolo di portare un Gentile nel tempio, essi additarono
Trofimo. Perché non scelsero Luca, visto che era anche lui con Paolo e fu
un testimone oculare di questi fatti? Se Luca fosse staro
un Gentile, sarebbe stato di gran lunga più facile e di gran lunga più
credibile, accusare Paolo di portare Luca con lui nel tempio piuttosto che
Trofimo. Il fatto che Luca non fu menzionato
nell’accusa, è una forte indicazione che egli non era un Gentile. Luca era stato
con Paolo in diverse occasioni, quando insieme fecero vari viaggi in Gerusalemme
per riferire sui loro sforzi missionari alla chiesa apostolica. L’argomento che
Luca fosse un Gentile, non era mai stato sollevato benché egli fosse a
Gerusalemme con Paolo.
Dato che la presenza di Luca
non era mai stata controversa quando lui viaggiò con Paolo a Gerusalemme e
quindi nel tempio, la mia ipotesi è che egli fosse un Giudeo. Non ci fu,
inoltre, alcuna menzione di Luca come problema, quando Paolo fu arrestato.
■ Luca conosceva molto bene il tempio: Un altro argomento a sostegno
dell’idea che Luca era un Giudeo è che egli mostrò una conoscenza molto
particolareggiata del tempio, più di qualunque altro scrittore degli Evangeli.
Quando descrisse l’annuncio a Zaccaria riguardante la nascita di Giovanni il
Battista, Luca entrò in dettagli molto particolari, quando descrisse la scelta a
rotazione dei sacerdoti Levitici
per il servizio nel tempio, secondo le loro famiglie. Più avanti descrisse
la posizione del sacerdote davanti all’altare dell’incenso, dove l’angelo era
apparso a Zaccaria (Lc 1,8-20).
Il fatto che solo Luca tra i
quattro scrittori degli Evangeli fece questo racconto dettagliato, argomenta a
favore del fatto che era un Giudeo, familiare con le procedure del tempio. È
logico supporre, senza porsi alcuna domanda, che Luca fosse un Gentile, quando
egli ebbe una tale e chiara comprensione dei meccanismi più intimi del tempio,
dove a nessun Gentile era permesso di entrare?
■ Luca conosceva molto bene Maria: Un altro argomento è la conoscenza
impressionante che Luca ebbe della madre di Gesù, Maria. Egli riferì la storia
della nascita di Gesù essenzialmente dal punto di vista di Maria e disse che lei
nascondeva queste cose «nel suo cuore» (Lc 2,19.51). Come fu possibile che di
tutti gli Evangelisti, Luca era stato così vicino a Maria da essere in grado di
sapere quello che lei aveva nascosto nel suo cuore? Considerando la chiesa di
Gerusalemme doveva essere ben difficile per un Gentile entrare nella «cerchia
interna» della leadership apostolica, anzi, doveva essere molto improbabile che
Luca potesse aver avuto notizie così intime di Maria se fosse stato un Gentile.
Luca avrebbe avuto l’opportunità di consultare Maria nelle occasioni, in cui
Paolo fece i suoi viaggi a Gerusalemme per fare il resoconto delle sue attività,
e specialmente quando Paolo fu in prigione a Cesarea per due anni. Tale accesso
sarebbe stato abbastanza comprensibile se Luca fosse stato un Giudeo, ma sarebbe
stato molto improbabile se fosse stato un Gentile.
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5.
CONCLUSIONE:
La mia conclusione è, quindi, che dobbiamo
dedurre che Luca era un Giudeo. L’idea che egli fosse un Gentile, sembra che sia
basata perlopiù su opinioni e tradizioni mai dimostrate. La prova biblica è
fortemente a favore della posizione, secondo cui Luca era un Giudeo. Quando tra
Scritture e tradizione c’è conflitto, dobbiamo esercitarci a credere di più
sempre a ciò che si evince dalla prima.
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A2-Luca_Gentile_Mt.htm
24-04-2007; Aggiornamento: 30-06-2010
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