«Ed ecco una donna, affetta da un flusso di sangue
già da dodici anni, gli si accostò di dietro e toccò il lembo della sua veste.
Perché diceva fra sé: “Se riuscirò anche solo a toccare la sua veste, sarò
guarita”» (Mt 9,20s, Nuova Diodati).
Gesù, come tutti i Giudei
osservanti del primo secolo, portava le ṣîṣioth. Queste erano le frange
attaccate ai quattro angoli del vestito così come è ordinato in Nu 15,37-41 e in
Dt 22,12.
Dall’ebraico al
greco
L’osservanza di Gesù di
questo comandamento è illustrata dalla storia di Mt 9, Mc 5 e Lc 8, riguardante
la donna affetta da un flusso di sangue da dodici anni. Lei è stata guarita
quando, mettendosi dietro a Gesù, ha toccato quello che la Nuova
Diodati chiama «il lembo della sua veste».
Se questa storia, prima di essere scritta, era
raccontata originariamente in ebraico, come è logico che sia stato, allora
sembra certo che il lembo che la donna ha toccato altro non era che una ṣîṣit (singolare di ṣîṣioth) della
veste di Gesù.
La parola greca che è stata
tradotta «lembo» è kraspédou. Questa è la
stessa parola che è usata nella Septuaginta, l’antica traduzione greca delle
Sacre Scritture (Vecchio Testamento), per tradurre ṣîṣit. Si
trova tre volte in Nu 15,37-41, dove viene comandato di indossare le
ṣîṣioth.
In ebraico, quindi, la storia
avrebbe parlato della donna che ha toccato la ṣîṣit
talito, cioè la ṣîṣit
(frangia) del suo talit
(manto).
Ricordi
Evidentemente, l’umanità ha
bisogno di ricordarsi di Dio e dell’osservanza dei suoi comandamenti, e
indossare le
ṣîṣioth può essere paragonato al nostro
«fare il nodo a un fazzoletto».
Secondo Nu 15,39, queste
frange servivano come un segno per aiutare chi le portava: «Per ricordarvi di
tutti i comandamenti dell’Eterno e metterli in pratica e per non seguire invece
il vostro cuore e i vostri occhi che vi portano alla fornicazione».
Lunghezza delle frange
Non c’era alcuna lunghezza
massima stabilita per le
ṣîṣioth, ma c’erano alcuni che, in un
tentativo di osservare questo comandamento in maniera più completa, portavano
delle ṣîṣioth molto lunghe. Molti erano
veramente devoti, ma naturalmente c’erano anche degli ipocriti, che desideravano
sembrare più devoti di quanto erano e indossavano
ṣîṣioth più lunghe del normale. Gesù ha condannato quelli che fingevano di essere
devoti portando lunghe
ṣîṣioth (Mt 23,5).
Due vesti
Come i suoi contemporanei,
Gesù portava due vesti, una
haluk (tunica) e un talit (manto). La veste che si metteva
sotto, la tunica, era un abito più leggero, di solito fatto di lino. La veste
superiore, il mantello, messo sopra la tunica, era un indumento pesante, di
solito fatto di lana. Il talit (manto) era un pezzo di tessuto
rettangolare. Era l’equivalente del pallium romano, che era rettangolare; ma
non della toga romana, che era semi-circolare.
La veste pesante (il
mantello) era normalmente usato nelle pubbliche occasioni. Era considerato
piuttosto impudente nella società giudaica chi usciva in pubblico soltanto con
la veste di sotto, sebbene arrivasse fino alle caviglie. L’haluk
(tunica) da sola poteva essere portata intorno alla casa (a meno che non c’erano
ospiti) o quando si era impegnati nel lavoro fisico dove il mantello ingombrava.
Abbigliamento quotidiano
Sotto l’influenza di quello che oggi è chiamato talit dai Giudei, alcuni hanno inteso che
il talit era un indumento simile ad uno scialle
che si faceva pendere dalla parte superiore del corpo di un uomo (la testa)
durante la preghiera. Questo è fuorviante, poiché al tempo di Gesù il
talit (manto) era un capo di vestiario quotidiano e non un articolo
religioso. È vero che non si pregava in pubblico solo con l’haluk (tunica), ma il talit (manto) non era un indumento santo.
Nelle case private l’haluk (tunica) poteva essere portato
senza il talit (manto), ma era imbarazzante
uscire in pubblico solo con l’haluk. Per contro, se necessario, il
talit (manto) poteva fungere da solo come
abbigliamento. Quindi il talit era più indispensabile dell’haluk (tunica). Questo chiarimento delle due
vesti indossate al tempo di Gesù ci aiuta a capire meglio quanto il Signore dice
in Mt 5,40: «E se uno vuol farti causa per toglierti l’haluk
(tunica), lasciagli anche il talit (manto)». Se qualcuno prova a
prenderci la tunica (che vale di meno), in una disputa, Gesù ha detto che
dobbiamo dargli, a scopo di pace, anche il mantello (che vale di più).
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A2-Lembo_veste_MT_AT.htm
18-11-2006; Aggiornamento: 30-06-2010
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