Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Bibbia (generale)
 
 
 
 

Oltre alle parti introduttive (La cronologia biblica) e al Giochimpara finale, il libro contiene due parti distinte dell'AT: l'Epoca Babilonese e l'Epoca Persiana. In appendice ci sono tre excursus:

I nomi ebraici di Dio

Il patto, i patti e i testamenti

La Bibbia fra criticismo e modernismo.

 

Ecco le parti principali dell'Epoca babilonese («Libri storici e profetici III»): I libri storici e profetici III:

L'epoca

L'epoca babilonese in generale

Sofonia

Habacuc

Geremia

Lamentazioni

Daniele

Ezechiele

Il tempo dell’esilio. 

 

Ecco le parti principali dell'Epoca persiana («Libri storici e profetici IV»):

L'epoca persiana in generale

Esdra-Nehemia

Ester

Aggeo

Zaccaria

Malachia

L’epoca intertestamentaria.

 

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LA CRONOLOGIA BIBLICA

 PRIMA PARTE: LA PROBLEMATICA

 

 di Argentino Quintavalle

 

 

1.  ENTRIAMO IN TEMA: Il 20° secolo deve essere ricordato come un secolo pieno di errori in riferimento alla storia e alla cronologia del mondo antico. La cronologia comunemente accettata, utilizzata nella stessa maniera da studiosi secolari e da studiosi cristiani, è basata sulla finzione, crea problemi enormi con la storia di ogni cultura del mondo antico ed è destinata a crollare. I cristiani devono essere consapevoli che molti articoli dei Dizionari Biblici, Enciclopedie Bibliche e Commentari del Vecchio Testamento scritti nel 20° secolo, sono pieni zeppi di errori, dovunque essi discutono i collegamenti tra la storia della Bibbia e la storia del mondo antico.

     Questo articolo, che è il primo capitolo di un libro da me scritto, ma mai pubblicato, vuole essere il tentativo di produrre una cronologia biblica basata esclusivamente sul testo della Bibbia, e adattando ad essa la cronologia del mondo antico (purtroppo si è fatto il contrario: si è adattata la cronologia biblica a quella del mondo!).

     Questo è necessario per due ragioni:

— (1) i cristiani di oggi hanno, nella loro maggioranza, abbandonato l’autorità della Bibbia in questo campo;

— (2) i cristiani hanno timore ad abbandonare l’erronea ricostruzione della storia antica, fatta dagli studiosi secolari, e perciò hanno fatto con loro molti compromessi.

     Quello che ho fatto è stata l’analisi delle diverse cronologie, vecchie e nuove, la lettura dei lavori di vari storici e ricostruito una cronologia rigorosa ed attenta della Bibbia.

 

 

2.  APPROFONDIAMO IL TEMA: «Arpakšad visse trentacinque anni e generò Šelah... Šelah visse trent’anni e generò Eber;... Eber visse trentaquattro anni e generò Peleg;... Peleg visse trent’anni e generò Reu...» (Gn 11,12-18).

     Il fatto che la Bibbia  contiene delle informazioni cronologiche non può essere messo in dubbio. Ciò che a volte è stato messo in dubbio è se queste informazioni hanno un valore reale da un punto di vista teologico e storico. Possiamo sicuramente affermare che la cronologia biblica sia teologicamente che storicamente estremamente importante.

     Essa è la spina dorsale della storia. Ciò è evidente. Quando esaminiamo la materia, tuttavia, dobbiamo confrontarci con la domanda: qual è la vera cronologia degli eventi dell’antico Medio Oriente? Qual è la cronologia che sta alla base della nostra comprensione degli eventi accaduti durante i millenni prima di Cristo?

     Questo è un argomento molto scottante perché la Bibbia fornisce una cronologia della storia diversa da quella che oggi è in uso sia nel mondo che negli ambienti cristiani. Per esempio, la cronologia dell’Egitto è stata compilata da Manetho (300 a.C.); tuttavia la sua cronologia è sbagliata in numerosi punti. Il risultato è che la cronologia secolare dell’antico Medio Oriente ha un fondamento poco solido.

     La cronologia biblica viene tuttavia considerata un’alternativa impossibile perché è troppo corta. Se ci fosse stato un diluvio universale (o persino un diluvio locale) intorno al 2350 a.C., come la Bibbia sostiene, la civilizzazione egiziana non potrebbe datarsi intorno al 4000 a.C., e neanche nel 3000 a.C. e questo viene considerato inaccettabile dagli studiosi secolari. Benché la cronologia secolare di tanto in tanto viene modificata e specialmente nell’ultimo secolo è diventata più corta, rimane ancora lontana dalla cronologia biblica.

     Il mondo ha a disposizione un vero esercito di archeologi, centri universitari, traduttori delle lingue antiche e storici che si oppongono all’esattezza della Bibbia in questo campo. Contro questo esercito la cristianità evangelica è crollata. Il problema è dovuto al fatto che se la Bibbia è inerrante, anche la sua relativa cronologia è inerrante. L’inerranza è la dottrina secondo la quale lo Spirito di Dio ha trasmesso agli uomini la Parola di Dio e questi uomini l’hanno messa per iscritto senza alcun errore. Nel nostro caso specifico, ogni dichiarazione di fatti storici o geografici che si trova nella Bibbia è vera. La dottrina dell’inerranza, non esclude che nella Bibbia ci siano dichiarazioni simboliche, ironiche o poetiche. L’inerranza significa che la Bibbia non contraddice la realtà storica. Per esempio, un figlio di Saul viene chiamato Iš-Bošet nel libro di Samuele (2 Sm 2,8), ed Ešbaal nel libro delle Cronache (1 Cr 8,33; 9,39). Iš-Bošet significa «uomo di vergogna», e non era chiaramente il nome con cui veniva chiamato nella vita; mentre Ešbaal significa «l’uomo del padrone», o «l’uomo di Baal» e senza dubbio era il suo nome reale. Per motivi teologici, il libro di Samuele ha ironizzato sull’idolatra nome Ešbaal. La Bibbia stessa rende chiaro questo fatto, cosicché si capisce che l’ironia non modifica la dottrina dell’inerranza. Si troverebbe nell’errore chi pensasse che, siccome il libro di Samuele ha alterato il nome di Eshbaal, nessuna persona con quel nome sia mai esistita.

     Se la cronologia della Bibbia è inerrante, è dunque sbagliata la cronologia degli studiosi del mondo. Di conseguenza l’intera storia del Medio Oriente antico dovrà essere revisionata. Ciò non sarà accettato dai secolaristi e il cristianesimo perderà ancor di più la sua rispettabilità nel mondo accademico, il quale sostiene che la creazione di sei giorni è inammissibile e la cronologia biblica impossibile.

     È un obiettivo lodevole quello di incoraggiare la fede nella Bibbia e di dimostrare la falsità di chi la denigra. Ciò è sempre stato l’obiettivo degli apologeti cristiani, sin dall’inizio. Dobbiamo essere fedeli a Cristo ed alle Scritture, anche a rischio di perdere la credibilità.

     Purtroppo il mondo evangelico ha perso la sua credibilità su questo punto. Per molto tempo ha sostenuto che ci sono delle «lacune» nella cronologia biblica e che quindi, per esempio, non possiamo essere stati creati intorno al 4000 a.C.

     Lungi dal rendere il cristianesimo degno di fede in ogni campo, questo modo di pensare lo ha fatto sembrare sciocco. I secolaristi e i modernisti possono leggere i capitoli 5 e 11 della Genesi e vedere chiaramente che questi capitoli forniscono una cronologia. Non credono che questa cronologia sia esatta, ma vedono che è presente. Di conseguenza, considerano la posizione di quei cristiani che vi credono come una posizione stupida e ridicola. «Se veramente credete che la Bibbia è inerrante», dicono, «allora voi dovete prendere sul serio questa cronologia. Vi credete giusti, ma siete sciocchi e vi contraddite, quando provate a eludere il contenuto di questi capitoli e nello stesso tempo credete che la Bibbia sia inerrante». Per la maggior parte, i dati cronologici di Genesi 5 e 11 sono stati messi da parte anche da molti cristiani.

     Fino a che le informazioni geologiche non hanno messo in dubbio la data del 4000 circa a.C., la maggior parte dei cristiani pensava che la genealogia di Genesi 5 mostrava con precisione la storia dell’uomo. Ma poiché alcuni studiosi del XIX sec. (anche cristiani) hanno ritenuto di avere a disposizione nuove informazioni geologiche e storiche, sono stati propensi ad allungare la genealogia per accordarla con i dati scientifici. In questo caso la Bibbia viene accomodata ai fatti scientifici, ma perde di credibilità. Molti studiosi cristiani hanno difeso questa posizione solo per mantenere la loro rispettabilità accademica.

     In effetti, non c’è alcun modo per eludere l’imbarazzo della cronologia biblica. Se supponiamo che in Genesi 5 e 11 non venga riportata una cronologia biblica attendibile, saremo ridicolizzati dai miscredenti intelligenti, che vedono in quei capitoli una vera e propria cronologia. Se accettiamo la cronologia biblica alla lettera, saremo ripresi dagli studiosi convenzionali, i quali ci riterrebbero degli sciocchi o donchisciotteschi. Sia in un modo, che nell’altro, perderemmo la «rispettabilità». Da qui è nato il compromesso. Essendo tale il caso, dobbiamo chiederci: Che cosa dicono le Scritture?

     Non dobbiamo lasciarci intimidire dai secolaristi e dai modernisti ed essere costretti per i loro scherni ad adottare una posizione sbagliata. Non dobbiamo consentire loro di imporci una cronologia biblica modificata secondo le loro necessità. La domanda a cui dobbiamo rispondere è se la Bibbia ci dà o non ci dà una cronologia perfettamente attendibile. Una cosa è certa, comunque, la capitolazione evangelica su questo punto non è servita a guadagnare la credibilità intellettuale per la fede. Anzi è servita al contrario. Il compromesso rende la cristianità ridicola.

 

{Rivisto e adattato da Nicola Martella}

 

Per approfondire questo tema, anche da altri punti di vista, cfr. Nicola Martella, «La cronologia biblica», Radici 5-6 (Punto°A°Croce, Roma 1995), pp. 9-24.

 

La cronologia biblica  02: La storia della cronologia biblica

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A2-Crono_biblica01-R56.htm

06-04-2007; Aggiornamento: 30-06-2010

 

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