Qui riprendiamo l'articolo «
La lingua degli Ebrei 3a: I padri della chiesa» {Argentino Quintavalle}, a cui faccio alcune osservazioni ed obiezioni.
L’intento di Argentino era quello di dimostrare che
non c’è stato alcun Evangelo scritto in aramaico, ma solo in ebraico. Non
essendoci prova documentaria, ma solo le testimonianze dei cosiddetti «padri
della chiesa», raccolte dopo vari secoli da Eusebio, le cose non possono
considerarsi come accertate.
Bisogna far osservare che Papia (70- dopo il 130
d.C.) non parlò direttamente dell’Evangelo canonico di Matteo, ma solo dei
discorsi di Gesù. Eusebio di Cesarea, che riportò le sue parole, visse
nel quarto secolo, quindi distante dai fatti. È probabile che Ireneo (120-202 d.C.), Origene (3°
sec.) ed Eusebio (275 ca. - 339) abbiano allora interpretato erroneamente le
parole di Papia. Infatti non esiste nessun frammento di un Evangelo in
ebraico e nessun teologo dell’antichità afferma che ai suoi tempi esistesse
una tale prova documentaria di un originale in ebraico. Le fonti sono sempre
di Eusebio, che era teologo di corte di Costantino e che Argentino stesso
mette in forse altrove quanto ad attendibilità. Non si sa se Epifanio (315 ca. - 403) avesse
parlato sul «si dice» o se avesse mai visto un tale Evangelo in ebraico.
Riguardo ai Nazareni e agli Ebioniti non bisogna trascurare la possibilità
che gli Evangeli originalmente in lingua greca siano stati tradotti
successivamente in ebraico (come accade anche oggigiorno). In ogni modo,
«l’Evangelo degli Ebioniti» e «l’Evangelo dei Nazareni» erano degli
apocrifi, che erano rifiutati dai Giudei cristiani di lingua greca del 2° e
del 3° secolo. Questa testimonianza di Girolamo (347-420) non può
costituire alcuna prova, poiché avviene dopo quattro secoli. Che nella
libreria di Cesarea ci fosse un testo dell’Evangelo di Matteo in ebraico non
dimostra se ci sia stato prima l’uovo o la gallina, ossia prima il testo
greco o quello ebraico. Papia parlò solo delle parole di Gesù.
Successivamente altri parlarono dell’intero Evangelo. Al riguardo c’è una
grande differenza. Oggigiorno non esiste nessun manoscritto antico degli
Evangeli in ebraico (tanto meno antecedente ai testi greci), mentre ne
abbiamo a centinaia in greco. Se l’originale fosse stato in ebraico, sarebbe
stato certamente conservato. Ma ciò non è avvenuto. È probabile che frange
giudee-cristiane abbiano avuto gli Evangeli o parti di essi in ebraico, ma
ciò non costituisce una prova evidente di un originale ebraico, ma si può
spiegare col fatto che li abbiano tradotti dal greco in ebraico.
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A2-Aramaico_ebraico3b_MT_AT.htm
16-02-2007; Aggiornamento: 30-06-2010 |