Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Sesso & affini 1

 

Antico Testamento

 

 

 

 

Sesso & affini

Sessualità e contestiSesso & affini 1: Qui è trattata la sessualità nella società e nella Bibbia. Ecco le parti principali:
■ La questione della sessualità
■ Società e sesso
■ Sessualità e Bibbia
■ Etica e Bibbia
■ Fra etica ed estetica
■ Sessualità e istruzione
■ Singolarità dei due sessi

 

Tenerezza e fedeltàSesso & affini 2: Qui sono presentati alcuni consigli per vivere una sessualità matrimoniale felice. Ecco le parti principali:
■ Fra rinuncia e attesa
■ Prima del matrimonio
■ Il matrimonio
■ Matrimonio e sesso
■ Questioni di sessualità coniugale
■ La procreazione
■ Relazioni eterosessuali proble-matiche

 

Disturbi e abusiSesso & affini 3: Qui sono trattati i problemi del sesso e le sue deviazioni. Ecco le parti principali:
■ Aspetti della consulenza
■ I disturbi della sessualità
■ Le deviazioni sessuali
■ L’abuso sessuale
■ Sesso e consumismo
■ Dipendenza da sesso
■ Casi ed esempi
■ Dizionarietto dei termini
■ Una lettura del Cantico dei Cantici
■ Foglio d’analisi

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

Sesso & affini 2

 

Sesso & affini 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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QUANDO COMINCIÒ A REGNARE ACHAZIA?

 

di Argentino Quintavalle

 

1. Il problema

2. La mia tesi

3. L’altra tesi

4. Approfondimento della mia tesi

5. Aspetti conclusivi

6. Approfondimenti della problematica

 

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1.  IL PROBLEMA: 2 Re 8,26 afferma che Achazia aveva 22 anni, quando cominciò a regnare, mentre 2 Cr 22,2 afferma che Achazia aveva 42 anni, quando cominciò a regnare. A prima vista questa è una vera e propria contraddizione.

 

 

2.  LA MIA TESI: Quando guardiamo la cronologia, troviamo tuttavia che Achazia incominciò a regnare 42 anni dall’inizio della dinastia di Omri. Il Cronista stava quindi attirando l’attenzione sul fatto che il Achazia, re di Giuda, proveniva dalla casa di Omri. Sembra che egli datasse questo evento dall’inizio della dinastia di Omri e che affermasse così Achazia si era meritato la sua distruzione insieme alla casa di Omri.

 

Re

Data

1° anno di Omri (coreggente con Tibni)

936 a.C.

1° anno di Achazia (correggente con Jehoram)

894 a.C.

 

= 42 anni

 

Naturalmente questo non è il senso moderno di leggere la storia, ma è il senso degli scrittori del Vecchio Testamento e se desideriamo capire i loro Scritti dobbiamo capire il loro punto di vista e non forzare il significato con il nostro modo moderno di pensare. Ne abbiamo un esempio nella genealogia di Matteo 1 che omette alcuni nomi per motivi teologici.

 

 

3.  L’ALTRA TESI: C.F. Keil, nelle sue osservazioni su questi brani (nella serie di commenti di Keil e Delitzsch sul Vecchio Testamento) sostiene che la discrepanza deve essere spiegata come errore di qualche scriba, ossia errore nella trasmissione del testo delle Cronache. I 42 anni di Achazia dovrebbero essere 22 anni, perché i numeri ebraici 40 e 20 sono piuttosto simili.

     Questa è una spiegazione possibile, ma se possiamo spiegare il testo senza ricorrere all’errore di trascrizione, dobbiamo farlo.

 

 

4.  APPROFONDIMENTO DELLA MIA TESI: Penso che il Cronista scrisse con uno scopo teologico preciso e lo fece per gente che già possedeva il libro dei Re. Quindi, quando si prese queste apparenti libertà, lo fece con una ragione.

     Non è difficile pensare che i 42 anni di Achazia ci riportano al primo anno del regno di Omri e ci sono indicazioni nel testo che il Cronista intendesse proprio questo. Achazia era re di Giuda, ma completamente attaccato alla linea di Omri e di Achab. Il testo di 2 Cr 22 mette in risalto che era nipote di Omri e figlio di Atalia. Tre volte il testo dichiara che egli prese consiglio solo dalla casa di Achab (per altre informazioni vedi 2 Re 8,25-29). Non è escluso che sia questo il motivo per cui Achazia fu eliminato dalla genealogia di Cristo in Matteo 1. Quindi il Cronista voleva descrivere Achazia non tanto come re legittimo di Giuda, ma piuttosto come un’estensione del regno del male di Omri in Giuda e come precursore di Atalia.

 

 

5.  ASPETTI CONCLUSIVI: Riassumendo, per quanto riguarda 2 Cr 22,2 abbiamo le seguenti opzioni:

     ■ 1) Lo scrittore delle Cronache era superficiale e stupido. Ma poiché egli commise «errori» solo in alcuni posti, questo è improbabile. E naturalmente non è accettabile, data l’ispirazione divina degli scrittori biblici.

     ■ 2) Lo scrittore delle Cronache non conosceva il libro dei Re, scritto molti anni prima di quello delle Cronache, e così fece degli errori per aver utilizzato del materiale storico, attingendo ad altre fonti. Questo è un suggerimento difficilmente accettabile. Dovremmo pensare che uno scrittore Israelita, estremamente preciso ed erudito, non fosse nemmeno consapevole di uno dei libri più importanti della propria cultura e storia?

     ■ 3) I numeri in questi brani sono cambiati in seguito a errori di scrittura avvenuti durante la copiatura dei testi originali. Sembra che questo suggerimento risolva il problema, fino a quando però, non notiamo che i «nuovi» numeri corrispondono a periodi cronologici importanti, il che costituisce una coincidenza impressionante.

     ■ 4) Il Cronista, che sapeva che i suoi lettori avevano già il libro dei Re, modificò i numeri in modo evidente e significativo per rendere alcuni punti teologici attinenti alla teologia generale del suo lavoro. Questa è la posizione che ho argomentato sopra.

 

C’è da notare che i numeri modificati in 2 Cr 22,2, giustamente capiti, non sono storicamente erronei. Non sono numeri «solo simbolici». Essi indicano estensioni storiche reali di tempo. La difficoltà che essi presentano è che le estensioni storiche di tempo non sono immediatamente evidenti a una lettura superficiale.

     Così, la dottrina dell’inerranza non significa che la Bibbia debba essere letta semplicisticamente. Non è una licenza per leggere la Bibbia con gli occhi del 21° secolo. Chi legge la Bibbia deve acquistare nuovi occhi, occhi provvisti dalla Bibbia stessa.

 

 

6.  APPROFONDIMENTI DELLA PROBLEMATICA

 

6.1.  UNA QUESTIONE APERTA: Una domanda che può sorgere, è questa: come mai in 2 Cr 22,2 non viene menzionato Omri né si fa menzione a tale casa? Se tale formula stereotipa (poiché ricorre costantemente nelle Cronache) dev’essere applicata qui così, perché non trovare un senso simile negli altri brani dove essa ricorre? Non è strano che proprio qui debba avere un altro senso?

 

6.2.  LA RISPOSTA: Dobbiamo abituarci alle eccezioni. Comunque non è l’unico caso; ci sono almeno altri due casi analoghi, uno in Cronache e l’altro in 1 Samuele che possono essere risolti soltanto ricorrendo alla stessa tecnica di ragionamento. Il primo è avvenuto durante il regno di Asa. 2 Cr 16,1 recita: «L’anno 36 del regno di Asa, Baasa, re d’Israele, salì contro Giuda». Il problema di questo verso è che Baasa morì durante il 26° di Asa.

     La soluzione è che 2 Cr 15,19 e 16,1 dovrebbero essere tradotti come segue: «e non ci fu più guerra alcuna fino al 35° anno (del regno) [cioè nel 15° anno] del re Asa. L’anno 36° (del regno) [cioè del 16° anno] del re Asa, Baasa, re d’Israele, salì contro Giuda». (Il nome ebraico può significare sia «re» che «regno»). Propongo che il 35° anno di 2 Cr 15,19 si riferisca al 35° anno della costituzione del regno, cioè dal momento della sua divisione da Israele. Inoltre, Roboamo e Abijam erano stati re cattivi, ed il regno di Giuda è entrato a godere delle benedizioni di Dio a partire dal re Asa. Inoltre e forse più importante, Asa aveva appena condotto la nazione a un rinnovamento del patto. Quindi il regno di Asa fu un regno speciale per Giuda. Il 35° e il 36° di Giuda erano il 15° e il 16° anno del regno di Asa.

     La critica a questa interpretazione è che richiede una traduzione speciale (ecco un’altra eccezione). Infatti, in nessun altro posto traduciamo la parola ebraica per «regno» con la parola per «re», Non è mai stato fatto. perché qui bisogna far così? Ci ritroviamo lo stesso problema di 2 Cr 22,2 che dice che Achazia era «un figlio di 42 anni quando cominciò a regnare».

     Anche qui il Cronista ha scritto con uno scopo teologico preciso e ha scritto per gente che già possedeva il libro dei Re. Il libro dei Re ci dice che nell’ultima metà del regno di Salomone, il regno unito ha subito guerre a causa del peccato di Salomone. La sua caduta nel peccato è avvenuta dopo che egli ha completato e dedicato il tempio. Allo stesso modo, dopo che Asa aveva condotto il popolo a rinnovare il patto con il Signore (2 Cr 15), Asa è caduto in peccato e ha portato l’afflizione sulla nazione di Giuda. Così, non è strano che il Cronista non data questi eventi in termini del regno personale di Asa, ma in termini del regno sopra cui Asa ha governato.

     Nei libri dei Re e delle Cronache ci sono più immagini teologiche di quelle che possiamo immaginare. Per esempio, Asa, che tutto sommato viene considerato un buon re, ha regnato su Gerusalemme mentre una successione di cattivi re andavano e venivano in Israele. Il regno di Asa coincideva con quelli di Geroboamo I, Nadab, Baasa, Ela, Zimri, Omri e Achab. Abbiamo sette contro uno. Il Signore ci sta insegnando qui che i re empi sono destinati a cadere, mentre quelli fedeli a perdurare.

     La stessa tecnica di ragionamento la dobbiamo usare se vogliamo capire 1 Sm 13,1. Ma di questo ne riparleremo in seguito. Per il momento affermo che, siccome non viene capito, allora i nostri traduttori della Bibbia lo hanno completamente stravolto. Chiunque sappia leggere il Vecchio Testamento nell’originale ebraico e lo confronti con la Nuova Riveduta, non può far altro che stracciarsi le vesti! Addirittura i Testimoni di Geova, pur avendo una traduzione tanto discutibile della Bibbia, al riguardo sono stati alquanto corretti.

     Eppure la soluzione c’è…. ma dobbiamo acquistare degli occhi provvisti dalla Bibbia stessa. Ovvero, come è scritto a pag. 13 del libro Radici 5-6: «Come mostra il lavoro del Thiele, dobbiamo capire la mente del Cronista, cioè metterci nei suoi panni». Ciò vale per qualunque altro autore biblico.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A2-Achazia_regno_S&A.htm

06-04-2007; Aggiornamento: 30-06-2010

 

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