1. LE QUESTIONI
■ Una lettrice mi ha posto la seguente questione. Scusa se ti disturbo,
ma penso che solo tu puoi darmi una risposta coerente. Alcune persone dicono che
il vino citato nella Bibbia, sia succo d’uva e, quindi, non fermentato.
Si dice che vengono usati due termini greci diversi per distinguerli. Io,
purtroppo, non conosco il greco e non sono in grado di capire, ma l’unica cosa
che ho chiara, è che non è una cosa importante nel mio rapporto con il
Signore. In ogni caso, ti ringrazio per avermi ascoltata. Che il Signore
benedica la tua vita, oggi e sempre; e lo ringrazio per avermi fatto conoscere
un fratello veramente saggio! {Paola Chiarapini; 08-09-2011}
■ Le risposi all’incirca come segue. Intanto che ti rispondo nel merito,
puoi scrivermi quale sia la situazione ecclesiale o personale concreta, in cui
tale confronto è stato fatto. Per ora posso solo anticiparti che non esistono
due termini distinti in greco per indicare il vino e il succo d’uva.
■ Ecco il suo chiarimento. Ieri sera, in uno studio biblico si è parlato
di vino e del fatto che in greco si usano due termini per distinguere
quello usato nel Nuovo Testamento e quello che noi tutti conosciamo. A me, visto
che Gesù
è vero Dio e vero uomo, non dispiace il fatto che abbia potuto bere del vino,
ma per alcuni sembra che non sia così. Ho trovato i vari versetti, che si
riferiscono all’argomento trattato, nei quali non ho trovato niente di
scandaloso, ma bensì solo il riferimento all’uso del vino, che ognuno di noi fa.
Allora, la sorella, prendendo un commentario, ha letto quello, di cui ti ho
parlato; e siccome anche altre persone mi avevano parlato di questo, l’ho
chiesto alla persona, che credo più qualificata per darmi una risposta e, grazie
a Dio, sei tu. Già mi hai chiarito un dubbio, anzi due: il primo è che il
vino è vino, il secondo è che alcune persone non vogliono ammettere che
Gesù, quando è stato in carne ha mangiato e bevuto veramente, e per me,
questo significa che mi capisce veramente e profondamente. Grazie e che il
Signore ti benedica grandemente, oggi e sempre! {Paola Chiarapini 09-09-2011}
2. LE RISPOSTE: Un
proverbio latino recita «in vino veritas», intendendo che chi si
riempie di vino, è più facile che dica la verità. D’altra parte, bisogna dirla
tutta la verità sul vino nella Bibbia.
2.1. LA VERITÀ SUL VINO: Nel NT non esistono due termini greci
differenti, ma uno solo, appunto oinos «vino»; poi esiste la sua
descrizione eufemistica: «frutto della vigna» (Lc 20,10; 22,19). Anche da
noi si chiama il vino eufemisticamente e poeticamente il «sangue dell’uva». Qui
prescindiamo dall’«aceto», che abitualmente non si usa per bere. Gesù
trasformò l’acqua in vino, non in succo di frutta; infatti, il maestro di tavola
disse allo sposo: «Ognuno serve prima il vino buono; e quando si è bevuto
largamente, il meno buono; tu, invece, hai serbato il vino buono fino a ora»
(Gv 2,10; cfr. 4,46).
In genere in Oriente il vino, essendo un bene prezioso e a tasso alcolico molto
elevato, si beveva diluito con acqua, anche a causa della temperatura
elevata (cfr. Is 1,22). Si parla pure del vino aromatizzato. Tuttavia, non
c’erano termini differenti per indicarlo; e «frutto della vigna» non indicava il
«succo d’uva».
Chiaramente si poteva portare al tempio il mosto appena ottenuto,
pressando l’uva, e offrirlo al Signore (Nu 18,12.27; Dt 18,4). Il mosto lo si
poteva bere pure appena pressato. Il termine «mosto» era usato anche per
estensione per «vino» (Is 49,26 anche col mosto
ci si può inebriare, anche se si necessita di una quantità maggiore rispetto al
vino) o come sinonimo per rafforzare l’espressione (Os 4,11; Gle 1,5). Si
noti l’espressione: «Spremerai il mosto, ma non berrai il vino» (Mi
6,15). Inoltre, il termine «mosto» non compare mai nel NT.
A ciò si aggiunga che un «succo d’uva» da conservare era sconosciuto, sia
perché non si conoscevano adeguate tecniche di conservazione, sia perché in tale
ambiente la fermentazione avveniva subito, spesso sulle stesse piante, se
si lasciava l’uva a lungo.
Che oggigiorno si possa usare succo d’uva per la Cena del Signore, è
legittimo, visto che è solo un simbolo, che aiuta a rammemorare attivante il
corrispondente significato (sangue del nuovo patto), a cui non toglie nulla di
sostanziale. Come ha affermato Gesù, «tutto quello che entra nella bocca, va
nel ventre ed è espulso fuori nella latrina» (Mt 15,17). E ciò vale che si
tratti di vino o di succo d’uva. In genere il succo d’uva viene usato nelle
chiese specialmente per non mettere a rischio coloro, che sono alcolisti,
a cui basta poco per ricadere in tale dipendenza. Mi sembra un grande atto
d’amore verso di loro.
2.2. LA VERITÀ SU CRISTO: Un Gesù, che non beve vino appartiene a
un’immagine manichea e non realista del Messia. Negli ambienti gnostici e
spiritualistici si vorrebbe un Gesù etereo, che non avrebbe bevuto e mangiato,
che magari non si sarebbe mai sporcato, che non avrebbe avuto neppure bisogno di
lavarsi, di esplicare i bisogni uro-intestinali e altro. Questo è un Gesù
biblicamente improbabile.
In Israele solo i nazirei erano obbligati a non bere vino per il tempo del loro
voto (Nu 6,4.20), ad esempio Sansone e Giovanni Battista, Gesù non era un
nazireo. Era un normale Ebreo, che partecipava alla vita. A Cana non solo
trasformò l’acqua in vino, ma lo bevve pure, poiché sarebbe stata un’offesa
verso gli sposi non farlo.
Se Gesù fosse stato astemio, non avrebbe potuto partecipare alla festa della
Pasqua
giudaica, in cui era previsto l’uso del vino.
Inoltre, se Gesù fosse stato astemio, nell’istituire la «cena del nuovo patto»
(Mt 26,27ss), avrebbe probabilmente scelto un altro simbolo, invece del vino. Ha
partecipato Gesù al bere il vino nella sua ultima Pasqua? Certamente, poiché
Egli disse: «D’ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna,
fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio»
(v. 29).
Che Gesù non bevesse il vino solo a Pasqua, ci viene detto in altri brani. Egli
si confrontò con Giovanni Battista e disse: «È venuto Giovanni non
mangiando né bevendo, e dicono: “Ha un demonio!”. È venuto il Figlio
dell’uomo mangiando e bevendo, e dicono: “Ecco un mangiatore e un
ubriacone, un amico dei pubblicani e dei peccatori!”» (Mt 11,18s).
Che Gesù mangiasse, è accertato (Mt 26,17.26; Mc 14,18; Lc 22,8). Meno
noto è che mangiò anche da risorto (Lc 24,41ss).
Egli non si differenziò dagli altri Ebrei devoti del suo tempo, né gli furono
risparmiate tentazioni e sofferenze; per questo poté diventare un «misericordioso
e fedele sommo sacerdote nelle cose appartenenti a Dio» (Eb 2,17s).
Per aspetti particolari legati alla Cena del Signore, si vedano i
seguenti scritti:
►
Allergia alimentare e Cena del Signore {Nicola Martella} (A)
►
Allergia alimentare e Cena del Signore? Parliamone {Nicola Martella} (T)
►
URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Vino_succo_Gesu_Avv.htm
09-09-2011; Aggiornamento: 10-09-2011 |