Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Manuale Teologico dell’AT

 

Bibbia

 

 

 

 

Dopo una introduzione alle problematiche della teologia dell’AT, segue il dizionario teologico dell’AT.

   Ecco le parti principali dell’introduzione alla teologia dell’AT:
■ Il compito e l’oggetto della Teologia dell’AT
■ Le posizioni teologiche più ricorrenti
■ I patti e gli altri approcci
■ Contro l’appiattimento storico e teologico dell’AT.

 

Al dizionario teologico dell’AT sono acclusi un registro delle voci e un registro ragionato delle stesse detto «percorsi teologici».

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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TRADUZIONI DELLA BIBBIA

FRA COMPETENZE E METODO

 

 di Eliseo Paterniti - Nicola Martella

 

Sono stato invitato a partecipare a una discussione con tale titolo, iniziata da Eliseo Paterniti, su «Discussioni Parola di vita». Poi si sono inseriti alcuni «soliti noti», che invece di discutere nel merito, hanno usato l’occasione per denigrare. Quindi, sposto qui le questioni col permesso del mio interlocutore.

 

 

1.  LE TESI (Eliseo Paterniti): Da diversi anni, da parte di alcuni predicatori ho sentito spesso quest’affermazione: «La Bibbia è stata tradotta male!». Oppure: «Questo versetto è stato tradotto male! Nei testi ci sono diverse contraddizioni!». In questi giorni ho sentito l’ultima: «La Bibbia non è del tutto attendibile, ci sono delle omissioni nella traduzione».

     Il sottoscritto esaminando le varie traduzioni della Bibbia — a partire dalla C.E.I. (Bibbia usata all’interno della chiesa cattolica romana), Riveduta, Diodati, Vulgata, RV (spagnolo), Riveduta (Luzzi) — noto che un testo lo traducono sostanzialmente allo stesso modo. Mi chiedo se questi traduttori [nostrani] e altri di altre lingue si sono messi d’accordo per tradurre la Bibbia in mala fede? O c’è chi vuole far credere oggi che il lavoro fatto da questi traduttori è stato vano? Chi è secondo voi in mala fede gli antichi traduttori o questi improvvisati studiosi moderni?

 

 

2.  OSSERVAZIONI E OBIEZIONI (Nicola Martella): Quanto qui scritto prende spunto dalle riflessioni di Eliseo Paterniti, ma affronta una questione che va ben oltre.

     Secondo me, in questo e in altri casi, bisogna stare attenti a proporre questioni così delicate e specifiche in un modo, che può almeno apparire abbastanza superficiale; infatti, in tale modo non solo non si dice nulla di veramente significativo, ma si dà l’impressione di buttare via il bimbo con tutta l’acqua sporca. Se si vuole dire qualcosa di rilevante in merito a questa questione, bisogna evitare le generalizzazioni e bisogna dire chi ha detto che cosa riguardo a quale brano specifico, dove e quando. Non si deve sparare semplicemente nel mucchio, facendo apparite tutti coloro, che dicono qualcosa sul testo biblico, come dei «mostri» o delle persone in «mala fede»; altrimenti conviene rinchiudere tutti gli esegeti e gli scrittori di commentari esegetici. Inoltre, per dire qualcosa al riguardo, bisogna avere delle competenze specifiche, altrimenti si passa per chi vuol parlare ad esempio di «aoristo trigonometrico» o di «acido citrullico», non sapendo neppure che cosa significa (ambedue le espressioni non esistono, ma lo sa solo un esperto rispettivamente in lingue e in chimica!).

     Non ha nessun senso ipotizzare subito la «mala fede», ma si tratta di competenze e metodo di chi ha tradotto. Ad esempio, le Bibbie cattoliche sono state tradotte per secoli e secoli dalla Vulgata e non dai testi nelle lingue originali. La Bibbia della Torre di guardia è stata fatta originalmente, adattando la «King James»; e tutte le versioni attuali nelle varie lingue, sono traduzioni dall’inglese. Anche la «Nuova Diodati» sembra essere tradotta para para dalla «King James». Altri aspetti li riporto alla fine.

     Inoltre è importante sapere le competenze di chi ha detto che cosa. Se una cosa la dice un «predicatore» qualsiasi, è una cosa; starà citando probabilmente un’altra persona non meglio identificata o starà affermando un suo proprio giudizio, che può lasciare il tempo che trova. Se una cosa la dice, invece, uno che è un esperto conoscitore di ebraico e greco, oltre ad essere studioso delle Scritture, e sa dimostrare quanto afferma, è un’altra cosa; la sua traduzione alternativa sarà preziosa per ogni studioso della Bibbia.

     A ciò si aggiunga che non si tratta di un giudizio su tutta la Bibbia, ma sempre su singoli brani (p.es. 1 Tm 4,14 Paolo parla dell’imposizione delle mani da parte dell’«anzianità», parlando di sé, o di un fantomatico «collegio degli anziani»?); oppure si evidenzia un certo modo di tradurre (p.es. «anima» con «io», snaturando così l’idioma originale). Inoltre, una cosa è tradurre dal cosiddetto «Textus Receptus» (testo ricevuto), altra cosa è usare tutti i manoscritti disponibili; e così via. A ciò si aggiunga questa domanda: Parliamo dei testi in lingua originale o delle traduzioni correnti?

     Quindi, non banalizziamo così un tema, per il quale sono necessarie competenze specifiche per dire qualcosa di significativo; infatti, per le cose che si afferma e per il modo come le si dice, si potrebbe passare per «capiscenti», ossia per dotti ignoranti. A chi non se ne intende di questa materia, do il consiglio di questo proverbio: «Ciabattino, rimani alle tue suola». Io ho molto rispetto della perizia di un artigiano, che sa fare il suo mestiere, e resto ammirato dinanzi alla sua competenza specifica e al suo saper fare. È meglio che ognuno faccia l’esperto delle cose che capisce e sa spiegare, invece di aprire la bocca su questioni che sono fuori della sua competenza. Ad esempio, se un bravo contadino mi vuol parlare di accorgimenti nella semina e nella raccolta, mi incanterà con la sua perizia; se vuol parlarmi di borsa o di fisica spaziale, su tale questione particolare basterebbe fargli alcune domande o obiezioni specifiche, per scoprire la sua mancanza di competenza.

     Io stesso preferisco consultare i testi nelle lingue originali, dove sono in dubbio per qualcosa; le sorprese non sono mai poche. Di esempi da fare ne avrei parecchi. Avendo già scritto in merito, per la problematica rimando a vari articoli e temi della sezione «Bibbia» del sito, nella rubrica che si occupa di traduzioni.

     Ancora uno spunto di riflessione. Anni fa, a un incontro di editori e librai, esortai pubblicamente gli editori di Bibbia (quelle della «Nuova Diodati» e della «Nuova Riveduta») a indicare l’elenco degli studiosi che hanno lavorato alla relativa traduzione. Tale appello è rimasto inascoltato. Perché? All’estero le Bibbie portano l’elenco dei traduttori e revisori, ed essi sono garanzia del buon prodotto. Perché in Italia ciò non accade. Io ho da decenni un grande dubbio e diversi indizi concreti (vedi sotto); di alcuni aspetti ho già scritto altrove e non vorrei ripetermi. Chiedete voi a Brindisi (Buona Novella) e a Torino (Casa della Bibbia) tale elenco, semmai esiste! Sono proprio curioso di leggerlo. Nonostante ciò, le Bibbie da loro prodotte sono buone per l’edificazione.

 

 

3.  ASPETTI CONCLUSIVI (Nicola Martella): «La sacra Bibbia è attendibile?». Certamente lo è, ma nelle lingue originali. Le Bibbie in italiano attualmente disponibili sono buone? Si, sono buone specialmente per il culto e l’edificazione, ma non sempre per lo studio biblico, specialmente se prese singolarmente.

     Una di tale versioni è perlopiù la traduzione della King James in italiano, eppure si fregia della designazione di «Nuova Diodati». Un’altra revisione era nata per eliminare i toscanismi e le espressioni vetuste dalla Luzzi e tale compito fu affidato a insegnanti di lingua italiana; poi, misero le mani varie persone, qualcuno era un autodidatta di greco, un altro si mise a studiare ebraico a un’università cattolica per poter «tradurre»; a lui passai vari suggerimenti, dopo aver letto una prima versione. Fu coinvolto pure un insegnante di NT, che diede una certa impronta di serietà, ma alla fine decise sul singolo brano la Società Biblica di Ginevra, anche contro il parere di quest’ultimo. E questa si chiama «Nuova Riveduta». Questo è il motivo per cui tali Bibbie non portano l’elenco degli studiosi che le hanno «tradotte» dai testi originali.

     Chiaramente bisogna essere grati per tutte le traduzioni e parafrasi della Bibbia presenti in lingua italiana, poiché sono fonte di edificazione e consolazione a prescindere dalla loro precisione nei dettagli; le cose centrali per la fede e la salvezza sono chiare e ripetute continuamente, ma non è di questo che parliamo qui. La questione, oggetto di discussione, è la precisione e l’accuratezza delle traduzioni. Per questo suggerisco a chi vuole studiare la Bibbia e non sa le lingue originali di usare contemporaneamente diverse traduzioni della Bibbia per preparare studi e sermoni. In tal modo si arriva il più vicino possibile al pensiero dell’autore originario. A chi non sa le lingue originarie, ma vuole studiare seriamente la Bibbia, consiglio di leggere pure dei buoni commentari, ossia solo quelli esegetici; quelli devozionali, invece di dire ciò che sta nel testo, riportano spesso solo le applicazioni e le idee spiritualistiche dei commentatori. Noi vogliamo capire il testo in sé, non i commentatori.

 

Traduzioni della Bibbia fra competenze e metodo? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Trad-BB_comp_metod_MT_AT.htm

18-07-2010; Aggiornamento: 24-08-2010

 

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