Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Manuale Teologico dell’AT

 

Bibbia (generale)

 

 

 

 

Dopo una introduzione alle problematiche della teologia dell’AT, segue il dizionario teologico dell’AT.

   Ecco le parti principali dell’introduzione alla teologia dell’AT:
■ Il compito e l’oggetto della Teologia dell’AT
■ Le posizioni teologiche più ricorrenti
■ I patti e gli altri approcci
■ Contro l’appiattimento storico e teologico dell’AT.

 

Al dizionario teologico dell’AT sono acclusi un registro delle voci e un registro ragionato delle stesse detto «percorsi teologici».

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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IL TEXTUS RECEPTUS È DA SACRALIZZARE?

 

 di Alberto Mazzeo Giannone - Nicola Martella

 

1. Le tesi {Alberto Mazzeo Giannone}

2. Osservazioni e obiezioni {Nicola Martella}

 

Qui di seguito fa Alberto Mazzeo Giannone riferimento al tema di discussione «Traduzioni, parafrasi, vestimenti e tradimenti»; suggerisco la lettura di tale scritto per capire di che cosa parliamo qui. Di questo argomento abbiamo parlato abbondantemente in passato. Oltre che nel detto tema, parliamo di Salvatore Gargiulo e di «Mani sataniche sul Nuovo Testamento» nei seguenti scritti: Quale traduzione raccomanderesti a tuo figlio?; Traduzioni della Bibbia? Parliamone (2).

     Oltre a ciò, parliamo di Textus Receptus anche nei seguenti scritti: ► Errori dei copisti; Fra traduzioni imperfette e varianti nei manoscritti; Il Testo Masoretico; ► La Bibbia e i suoi manoscritti; Le traduzioni della Bibbia sono fiori e spine; Traduzioni della Bibbia? Parliamone (1).

 

 

1. Le tesi {Alberto Mazzeo Giannone}

 

Mi inserisco nel vostro dialogo con poche righe. Salvatore Gargiulo è deceduto Domenica 30 Marzo 2008 in Svizzera (cantone francese), dove viveva con la famiglia, mentre si recava al culto. Come qualunque credente che scrive e traduce (e voi capite di cosa parlo), anche Salvatore metteva o meglio trasmetteva tutta la sua spiritualità nella predicazione, nell’insegnamento nelle Chiese, nel dialogare, ecc... così come, nella fattispecie, non accettava parole o citazioni non rispondenti al senso logico del discorso o non tradotte dall’originale e vedeva tutto come una manovra diabolica a discapito della Verità... lui che aveva vissuto tutta una vita al servizio del «diavolo vaticano», come lui reputava la chiesa e la religione cattolica romana. Da qui il titolo in discussione alla sua traduzione, titolo accettato dallo scrittore tedesco tant’è che gli sovvenzionò la prima pubblicazione tradotta in italiano e gli conferì i diritti d’autore se avesse voluto aggiornarlo, cosa che fece sino alla terza edizione con anche il mio modesto aiuto e trasmettendo citazioni, parole e frasi intere alla Buona Novella di Brindisi per apportare anche delle correzioni alla comunque già buona Nuova Diodati. La Buona Novella la ristampa con aggiornamenti non l’ha potuta realizzare per gli eccessivi costi tipografici (qualcosa si è ottenuto con la Bibbia da studio Thompson, diversa da quell’edita e diffusa dalla Casa della Bibbia - Nuova Riveduta)...

     Salvatore è deceduto e io conservo qualche nota e avrei, col figlio Ismaele, i diritti d’autore. Ma, di comune intendimento, abbiamo deciso di poter fare scaricare gratuitamente il libro tradotto da Salvatore dal sito internet e in vari modi. Anzi lo abbiamo aggiornato apponendo altri esempi di versetti, ecc... non presenti nell’originale. Infatti, alla fine del libro, per chi lo ha letto e lo conosce, sa che vi sono molteplici indicazioni dove vengono analizzate e messe a confronto le varie traduzioni e versetti omessi in alcune Bibbie o tradotti non dall’originale. E su questo lavoro certosino trascorremmo diverso tempo, ma ringrazio Dio che ancora oggi se ne parli... E tutto coopera al bene...

     Quindi non starei a sottolineare il nome dato al libro tradotto in lingua italiana che, ripeto, è l’opinione del traduttore che scaturisce dalla sua visione spirituale della vita in contrasto con del modernismo, che è entrato anche nelle chiese. Qui si parla di Bibbia che è la Parola di Dio. Dunque o la si legge così come è o la si accomoda per le circostanze. Salvatore, come sono pure io e forse una buona maggioranza di credenti e servitori, fu per l’integrità e fedeltà della Bibbia senza cedere a ecumenismi e laicità.

     Nel Libro, così come s’evidenzia sul sito internet, mi pare che sia molto chiara e serena la spiegazione e anche la traduzione che, ripeto, è originale dallo scrittore che è di lingua tedesca. Desidero solo citare e sottolineare un passaggio che, ricordo, apprezzai molto e che penso sia molto importante anche per le domande formulate dal fratello Morlino di Potenza, che dovrebbe conoscermi, visto che andavo a predicare nella sua ex comunità di Potenza-Bucaletto e dove lui suonava molto bene... penso che sia lui? Si legge: «La Chiesa Cattolica è sempre stata nemica del “Majority text”, poi chiamato “Textus Receptus” per il Nuovo Testamento, e del “Testo masoretico” per l’Antico Testamento, e ha invece preferito la “Vulgata” e la traduzione dei Settanta.

     Per combattere il Textus Receptus, nel 1609, la Chiesa Cattolica preparò una nuova versione, la Douay, che è una cattiva traduzione della Vulgata, e ancora più corrotta d’essa.

     Ma il Vaticano mirava ancor più lontano, e cioè a far infiltrare i testi corrotti anche in seno ai Protestanti e agli Evangelici.

     Così le porte della Biblioteca Vaticana furono aperte anche a Westcott e Hort, il cui spirito era già in sintonia con le dottrine e le pratiche cattoliche; e fu messo a loro disposizione il Codice Vaticano (B), che è uno dei codici più corrotti.

     In seguito Westcott e Hort modificarono il testo del Nuovo Testamento (il Textus Receptus), che per tanti secoli era stato il testo ufficiale della Cristianità, mettendo in circolazione anche tra i Protestanti e gli Evangelici un nuovo, ecc.» (grassetto redazionale). Poi il libro parla da solo ed è molto chiaro anche nel linguaggio scorrevole e nei riferimenti bibliografici.

     Poi ognuno scelga la versione della Bibbia, se quella evangelica (in italiano con il nome di Giovanni Diodati, in spagnolo di Old Valera, in inglese la King James, in tedesco con Bibbia di Martin Lutero; o la Bibbia Cattolica che è la Volgata latina tradotta da Girolamo nel 382 d.C. o la versione Douay, che esiste ancora, tradotta in inglese nel 16° secolo; o la Bibbia Critica o Filosofica che è basata oggi sul testo greco di Westcott e Hort, dal quale sono state fatte molte traduzioni moderne... ma è bene che si sappia sempre la verità.

     In ultimo, per comprendere anche la persona di chi scrive come di chi traduce o di chi parla, bisognerebbe saperne di più. Desidero sottolineare che Salvatore Gargiulo, nato nel 1928 sin dall’età di 10 anni a 24 è stato in seminario cattolico (parlo degli anni 1940 in pieno Concilio di Trento e chiesa di Stato in Italia), poi è stato prete per 26 anni, come anche rettore di seminario e parroco e insegnante di latino. Conosceva bene il greco classico, il francese e il tedesco. Era una persona sincera. E una trasmissione evangelica (che ascoltava ogni domenica alle 5 del mattino), trasmessa da Radio Monte Carlo a onde medie in lingua tedesca, lo convertì e Dio lo ha liberato dopo ben circa 40 anni spesi da studente e poi nel servizio del Vaticano. La sua testimonianza, come anche d’altri preti e religiose, è nel mio sito.

     Tutto qui per onestà cristiana e intellettuale. Vi ringrazio e saluto con fraternità... {31 maggio 2010}

 

 

2. Osservazioni e obiezioni {Nicola Martella}

 

Il tema di discussione su tema «Traduzioni, parafrasi, vestimenti e tradimenti» è avvenuto anni fa; fa comunque piacere che esso venga letto e richiami reazioni.

     Ricordo che anni fa ho cercato di dialogare con Salvatore Gargiulo, ma lui mi ha semplicemente chiesto di rimuovere il suo indirizzo dai miei contatti. Penso che bisogna distinguere il cammino personale di fede d’una persona dalle sue idee particolari su un dato argomento (qui il testo biblico di riferimento). Ho quindi simpatia per un prete che abbia trovato la verità dell’Evangelo della grazia e l’abbia poi predicata ad altri. Nessuno mette in dubbio la sua sincerità, la sua spiritualità, la sua cultura e il suo amore per gli studi biblici.

     Non ho condiviso né condivido un titolo del genere di un’opera che conosco in tedesco e di cui ho contattato l’autore. Le argomentazioni dell’autore originario in difesa del «testo ricevuto» (o «testo comunemente accettato», textus receptus) non mi hanno convinto. Non si capisce perché non bisognerebbe tener conto della scoperta di manoscritti della Bibbia successivi a Erasmo di Rotterdam (p.es. quelli di Qumran) né significative scoperte archeologiche. Ciò sarebbe da persone cieche e sprovvedute, visto che la conoscenza va avanti e ogni scoperta nuova l’approfondisce.

     Quanto avevo da dire sulle traduzioni correnti in italiano, l’ho fatto; non ho altro da aggiungere in merito. [Traduzioni della Bibbia? Parliamone 1 | 2; Quale traduzione raccomanderesti a tuo figlio?; ecc.] Quanto alla cosiddetta «Nuova Diodati», essa non è né «nuova» né «Diodati», poiché ha poco di quest’ultimo e molto della King James.

     Quando si parla di «originali» riguardo ai documenti della Bibbia, bisogna tener presente per onestà che non abbiamo in nostro possesso un tale «originale». Noi abbiamo copie di copie di copie… e grazie a Dio che esse sono arrivate a noi in modo così copiose. Per il Nuovo Testamento avevamo in origine i testi in maiuscole, poi in seguito furono prodotti testi in minuscole; per questo questi ultimi sono più abbondanti dei primi. Non voler tener presenti le scoperte di nuovi testi in maiuscole, per tenersi aggrappati a un «testo ricevuto» prodotto da una critica testuale sui soli testi in minuscole, è poco serio e ideologico. In nessun campo della letteratura, della tecnica e della scienza si fa così.

     Nell’Antico Testamento abbiamo il testo masoretico, che proviene dal Medioevo. I Masoreti giudaici, per conservare il senso del testo biblico così come loro lo comprendevano, aggiunsero alle consonanti vocali e segni di interpunzione, che attinsero dal greco. Se si confronta tale testo masoretico (che è medioevale) con la Settanta (3° secolo a.C.) e altre antiche traduzioni dell’AT, ci si rende conto di alcune differenze. E non è detto che il testo masoretico medioevale abbia le lezioni migliori rispetto al testo greco precristiano. A ciò si aggiunga che anche i testi di Qumran (solo consonantici) sono più antichi di molti secoli rispetto al testo masoretico.

     Ci vuole quindi molto buon senso e onestà intellettuale in tali cose. Il «testo ricevuto» non è né ispirato né santificato né intoccabile, ma è il prodotto dello studio di manoscritti e di critica testuale fatta a un certo punto della storia. Secoli dopo, però, vennero scoperti importanti manoscritti e furono fatti importanti studi sui testi biblici a disposizione.

     Dire quindi: «Qui si parla di Bibbia che è la Parola di Dio. Dunque o la si legge così come è o la si accomoda per le circostanze», ciò viene dal fatto che si crede il «testo ricevuto» come norma consacrata. Non posso che dissentire da una tale visione di cose. L’integrità e la fedeltà della Bibbia non si misura col Textus Receptus, né fare studi seri sui manoscritti pervenutici e su quelli scoperti negli ultimi tempi, significa cedere al liberalismo o al relativismo teologico.

     Nella citazione fatta, ci sono molte imprecisioni. Sebbene io non sia a favore della Vulgata, bisogna ammettere che essa è più antica del cosiddetto Textus Receptus, che risale al tempo di Erasmo. Girolamo e gli altri che lavorarono alla Vulgata si servirono della Settanta, di manoscritti dell’AT ebraico precedenti al testo masoretico (che è successivo) e di manoscritti del NT greco precedenti a ogni Textus Receptus. Inoltre la Settanta dell’AT è il testo citato nel NT. Non entro nel merito a ciò che fece la chiesa romana in tempi di Controriforma; ciò non inficia il resto del discorso. È comunque sorprendete che si parli del Codice Vaticano (B) e si Westcott e Hort, ma non si spenda molte parole in tale citazione su come e quando si sia formato il cosiddetto Textus Receptus, come se fosse il testo originale della Bibbia. Si afferma che il Textus Receptus sarebbe stato «per tanti secoli… il testo ufficiale della Cristianità»; quanti secoli per precisione? Se Erasmo da Rotterdam lo pubblicò dapprima nel 1516 (e tale studio critico del testo biblico non era l’unico), limitandosi a pochi manoscritti antichi e facendo molti errori (cfr. Wikipedia), e Brooke Foss Westcott e Fenton John Anthony Hort pubblicarono la loro versione nel 1881, non si può certamente parlare di «tanti secoli», anche visto che tra Erasmo e Westcott e Hort uscirono innumerevoli edizioni critiche del NT e dell’intera Bibbia (cfr. Wikipedia).

     Se «è bene che si sappia sempre la verità», allora bisogna dirla tutta. Non esistono soltanto versioni della Bibbia basate sul Textus Receptus, sulla Vulgata o sul testo di Westcott e Hort. Gli studi di critica testuale non si sono fermati al 19° secolo, ma sono andati avanti in molti Paesi del mondo. Sacralizzare gli studi di Erasmo (per altro contrario alla Riforma!) o di altri del suo tempo o quelli successivi, è un grande errore.

     Si può guardare con ammirazione e gratitudine a Dio la via verso la grazia e in essa di Salvatore Gargiulo, ma ciò non significa che bisogna condividere le sue convinzioni in merito a questo tema.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Textus-Receptus_sacr_MT_AT.htm

02-06-2010; Aggiornamento: 19-06-2010

 

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