Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Malattia e guarigione 1

 

NT: Testo biblico

 

 

 

 

La salute fra scienza, religioni e ideologie — Malattia e guarigione 1:

   Ecco le parti principali:
■ La questione della medicina e delle sue alternative
■ Guarigione e problematica
■ La medicina e la Bibbia

 

Dizionario delle medicine alternative — Malattia e guarigione 2:

   Ecco il procedimento usato per i singoli temi:
■ Presentazione del metodo o della problematica
■ Analisi critica scientifica, medica, razionale
■ Punto di vista biblico e valutazione della questione nel cristianesimo
■ Possibili alternative.

 

Inoltre ci sono anche queste parti:
■ Fatti, casi ed eventi nella paramedicina
■ Registro delle voci
■ Registro ragionato delle voci

 

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Malattia e guarigione 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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CHI SONO I TAUMATURGHI DI MATTEO 7,20-23?

 

 di Nicola Martella

 

Nicola, a cosa si riferisce Gesù in Matteo 7,20-23? Chi sono questi cristiani? Ho un grande dubbio. {Maurizio Di Franco; 17-07-2012}

 

1. Il testo in esame

     Al tempo in cui Gesù pronunciò tali parole, non esistevano ancora i «cristiani» (cfr. At 11,26). Strettamente parlando, si tratta di Giudei all’inizio del regno messianico («in quel giorno», v. 22), che pretendono di aver fatto opere particolari nel nome di Gesù (proclamare, cacciare demoni, fare molte opere potenti), senza appartenergli veramente e senza osservare la parola di Cristo. In effetti, Gesù stava parlando dei «falsi profeti, i quali vengono a voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci» (v. 15). Gesù insegnò che bisogna guardare ai loro frutti (vv. 16-20) e di non farsi incantare dal fatto che prendono il nome del Signore sulle labbra (v. 21). Infatti, a entrare nel regno messianico saranno soltanto coloro, che fanno la volontà del Padre. Tali Giudei rimarranno per Gesù dei «malfattori», e perciò Egli li caccerà fuori dal suo regno al suo ritorno (v. 23).

 

2. Il reperto del NT

     Di Giudei che usarono in modo magico-esoterico il nome di Gesù ce ne sono sempre stati. Nel NT si parla, ad esempio, dei sette figli del sacerdote Sceva, che in Efeso facevano esorcismi, usando il nome di Gesù; ma andò loro male (At 19,13ss).

     Un gruppo di tali Giudei taumaturgici entrarono nella chiesa di Corinto, cristianizzarono le loro pratiche esoteriche, si accreditarono come particolari «apostoli» e «ministri di Cristo» (2 Cor 11,22s), imbrogliarono un’intera chiesa con le loro false dottrine di perdizione e spacciarono tali cose per particolari carismi divini. Paolo li chiamò seduttori e propagatori di false dottrine, provenienti da un falso spirito (2 Cor 11,3ss), «falsi apostoli, operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo» (v. 13) e da «ministri di giustizia» (vv. 14s).

     Bisogna anche menzionare i seguaci di Balaam, i Nicolaiti (ambedue i termini di base significano, rispettivamente in ebraico e greco, «dominatore di popolo») e la falsa profetessa Iezabel. Essi imperversavano come santoni gnostici fra le chiese e portavano in esse false dottrine. Tale nome è messo qui a posta per ricordare la moglie del re Achab, la quale introdusse idolatria e fornicazione in onore di Baal in Israele (1 Re 16,31ss). La «dottrina di Balaam» consisteva appunto nell’indurre all’idolatria e alla fornicazione (Ap 2,14). Essa era simile alla «dottrina dei Nicolaiti» (v. 15), le cui opere erano odiate dal Signore (v. 6). Similmente «quella donna, Iezabel,… si dice profetessa e insegna e seduce i miei servitori, perché commettano fornicazione e mangino cose sacrificate agli idoli» (Ap 2,20). Tale donna (il nome proviene dall’AT!) e i suoi seguaci interrogavano i demoni, parlando della conoscenza derivata come le «profondità di Satana» (Ap 2,24); oggi ciò si chiama gnosi o esoterismo. Molti di questi falsi maestri provenivano dal giudaismo, come mostrano le lettere ai Corinzi, ai Galati e ai Colossessi. Come abbiamo visto, nell’Apocalisse tali Giudei furono descritti come cultori dell’esoterismo (come poi faranno la gnosi, l’alchimia, la cabala), che prendevano i contatti col mondo occulto, da cui pretendevano ottenere potere e sapienza. Le chiese dell’Asia (specialmente quelle di Smirne e di Filadelfia) erano tribolate e calunniate spesso da loro, ma Gesù li chiama «sinagoga di Satana» (Ap 2,9; 3,9).

 

3. L’analogia odierna

     La stessa cosa accade oggigiorno con i santoni carismaticisti, che provengono da ambienti esoterici (p.es. sudamericani, asiatici), cristianizzano le pratiche della loro cultura religiosa dominante (taoismo, buddismo, induismo, macumba, umbanda, vudù, ecc.) e le accreditano come pratiche apostoliche e bibliche. Si pensi allo gnosticismo dell’antitrinitario William M. Branham, alle pratiche occultistiche di Kathryn Kuhlman, al mesmerismo di Benny Hinn; si pensi a personaggi come Carlos Annacondia e ad altri carismaticisti di spicco, che in effetti hanno cristianizzato pratiche, secondo i casi, di magia bianca, esoteriche, occultistiche, eccetera, ingannando se stessi e gli altri. Anche oggigiorno, diverse dottrine carismaticiste sono nate dal fatto che alcuni santoni si sono messi a interrogare i demoni, durante gli esorcismi, nella falsa pretesa di carpire da loro conoscenze sul mondo, sulla dottrina e sull’aldilà. In tal modo, dando credito al «padre della menzogna» (Gv 8,44), sono stati sedotti e traviati e sono diventati strumento di seduzione dottrinale e morale.

     Qui rientra anche la falsa «teologia della prosperità», che faceva ingrassare già i falsi apostoli di Corinto (2 Cor 11,3 «operai truffatori») e che oggigiorno ingrassa i santoni carismaticisti odierni. «A causa di lucro si sono gettati nei traviamenti di Balaam» (Gd 1,11).

     Non meraviglia che un giorno, all’inizio del suo regno, Gesù rifiuterà siffatti esoteristi cristianizzati. «E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; allontanatevi da me, voi tutti operatori d’iniquità» (Mt 7,23).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Taumaturghi_Mt7_20ss_MeG.htm

27-07-2012; Aggiornamento:

 

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