Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Radici 3-4

 

Antico Testamento

 

 

 

 

Oltre alle parti introduttive (Bibbia, AT) e al Giochimpara finale, il libro contiene due parti distinte dell’AT: l’Epoca nazionale e l’Epoca Assira.

 

◘ Ecco le parti principali dell’Epoca nazionale («Libri storici e profetici I»: dalla conquista all’esilio):
■ I Libri Storici in generale
■ L’epoca Premonarchica
■ Giosuè
■ Giudici
■ Rut
■ L’epoca Monarchica
■ Samuele
■ Re
■ Cronache
■ I Libri Profetici in generale.

 

◘ Ecco le parti principali dell’Epoca assira («Libri storici e profetici II»):
■ L’epoca assira in generale
■ Abdia
■ Gioele
■ Giona
■ Osea
■ Amos
■ Isaia
■ Michea
■ Nahum.

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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SANSONE UN EROE CON LUCI E OMBRE

 

 di Nicola Martella

 

Caro Nicola, studiando il libro dei Giudici sono stato attratto dalla storia di Sansone. Sopratutto perché è evidente che egli non sia un cosiddetto «stinco di santo»; ma nonostante ciò il Signore lo ha fatto annoverare tra gli esempi di fede in Ebrei 11. Se il Signore permette, vorrei tanto predicare su Sansone. Ma ci sono tanti aspetti ancora oscuri che non riesco a ben interpretare nei capitoli che riguardano questo personaggio. Così ho pensato a te per un aiuto, vista la tua esperienza sull’AT.

     Per esempio perché in Gdc 14,5 vengono citate le «vigne di Timna»? Se lo scrittore non voleva dare alcun riferimento alla vigna, poteva scrivere semplicemente «nei pressi» di Timna. E se la parola vigna vuole invece dare un riferimento, non è per metterlo in contrasto al divieto, che il nazireo aveva di far uso di prodotti della vigna (Nu 6,3)? E perché i suoi genitori non c’erano? Perché Sansone andò da solo? Forse non voleva essere visto?

     Ci sono altre cose oscure, ma la fame vien mangiando e, per adesso, basta così. Anche perché non vorrei approfittare troppo del tuo tempo. Grazie per la risposta. Un abbraccio fraterno… {Maurizio Marino; 15-03-2009}

 

1. Sansone

     È una figura tragica dal punto di vista umano, non è proprio un esempio di fede e di integrità morale, che si possa raccomandare. Egli seppe controllare e vincere pressoché tutti i suoi avversari, solo se stesso no. Tale personaggio mostra alcuni aspetti importanti da considerare.

     ■ L’elezione divina da sola non basta, se poi non ci sono consacrazione e ubbidienza al Signore.

     ■ Dio usa ciò, che l’uomo gli mette a disposizione, per attuare i suoi piani o per mantenere le sue promesse, e questo specialmente in tempi di decadenza morale. Ciò non significa però che Dio approvi la condotta e le convinzioni di tali persone.

     ■ Alla fine, tutti i nodi vengono al pettine. Come Sansone, la fine di tali persone può essere abbastanza tragica. Allora egli non si chiede che cosa fare, per onorare Dio, ma vuole solo vendicarsi dei propri nemici; e usa anche Dio per tali piani personali, per finirla in gran stile: morire portando nella morte il maggior numero di persone. Certo Dio acconsente, per dare una dura lezione a coloro, che stavano distruggendo il suo popolo e per umiliare gli dèi dei Filistei.

     ■ In Ebrei 11,32 i quattro giudici Gedeone, Barak, Sansone e Jefte fecero certamente grandi atti di eroismo per la loro nazione (vv. 33ss); eppure tutti loro hanno delle macchie morali o caratteriali. Non si salvano neppure il giudice-profeta Samuele (fu un pessimo pedagogo per i suoi figli), né il re Davide (fu un adultero). Ciò mostra che la grazia di Dio verso il suo popolo e la sua fedeltà verso la parola data sono ciò, che conta veramente. Dio li guarda e li usa in funzione dei suoi obiettivi finali. Chiaramente egli vuole anche trasformare in meglio i suoi strumenti e i suoi servi (cfr. Giona, Habakuk, Geremia, ecc.), se essi glielo permettono, esercitando fede, timor di Dio, sottomissione e ubbidienza. Ciò vale anche per noi.

 

2. Timna

     Ecco il tentativo di risposta riguardo a tale questione. Fin dall’età remota, Timna era particolarmente un luogo, in cui venivano radunate le pecore per la tosatura (Gn 38,12ss) e probabilmente era anche una specie di fiera periodica per la lana e le pecore. Era anche un importante luogo di confine interno (Gs 15,10.57 Giuda; 2 Cr 28,18). Inoltre, esistevano altre Timna: Timna nel territorio della tribù di Dan (Gs 19,43), quindi poco lontano da quella di Giuda; Timnath-Serach nella contrada montuosa di Efraim ed eredità di Giosuè (Gs 19,50; 24,30; chiamata anche Timnath-Heres, Gdc 2,9).

     Sansone era un Danita (Gdc 13,2), e ci si aspetta che sia sceso alla Timna del suo immediato territorio (e non a quella di Giuda), visto che ne parla in modo scontato (Gdc 14,1s) e che i suoi genitori lo accompagnano lì (v. 5). Nella vita di Sansone tale località denominata «vigne di Timna» fu nominata esplicitamente, perché per gli Israeliti (specialmente del luogo) era una località concreta e particolare, quindi una zona specifica intorno a tale città (ciò mostra la storicità reale del libro!). Anche noi siamo abituati a distinguere le zone, che conosciamo, con nomi specifici per evitare confusioni.

     Tale zona della Timna danita non aveva nulla a che fare con lo status di nazireo di Sansone, ma intendeva designare la località particolare, che era ben conosciuta agli Israeliti. Il luogo doveva essere abbastanza vicino a Zorea (Gdc 13,2), la loro città di residenza, e non lontano da Timna di Giuda. Era quindi normale che un giovanotto esplorasse il suo territorio; certo, lui aveva altri piani: cercare un’occasione per dare le mani contro i Filistei (Gdc 14,4). Poi, si recò in tale luogo anche con i suoi genitori (v. 5).

 

Per l’approfondimento del libro di Giudici, si veda in Radici 3-4, pp. 40-54.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Sansone_luci_ombre_R34.htm

19-03-2009; Aggiornamento: 09-03-2013

 

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