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La questione del lettore ▲
C’è la certezza dello stato sociale dell’apostolo Paolo? Ho letto che facendo
parte del Sinedrio doveva essere per forza stato sposato, è vero? Scusa la
domanda forse banale, per me molto importante. Grazie. Dio ti benedica.
{Ciociola Bartolomeo; 04-12-2007}
La risposta ▲
1. Sinedrio e Paolo
Proprio giorni or sono ho cercato d’appurare la tesi secondo cui Paolo faceva
parte del Sinedrio, e devo dire che nel NT non ho trovato nulla che corroborasse
tutto ciò. Forse mi è sfuggito qualcosa?
Egli ricevette un mandato dal Sinedrio per perseguitare i cristiani giudaici di
Damasco (At 9), ma ciò era altra cosa che esserne membro. Non tutti i Farisei
erano membri del Sinedrio (!), che era abbastanza ristretto. Gamaliele (At
5,34), Giuseppe d’Arimatea (Mc 15,43 «consigliere onorato») e Nicodemo (Gv 3,1
«uno dei capi dei Giudei») ne erano membri, ma non mi risulta Paolo. L’apostolo
è stato discepolo di Gamaliele (At 22,3), ma non per questo membro del Sinedrio.
2. Paolo sposato?
È vero che normalmente un Giudeo verso i trent’anni era già sposato. Da come
Paolo tratta la materia matrimoniale, mostra di conoscerla da vicino. Perciò
alcuni ipotizzano che egli fosse stato sposato e che poi fosse rimasto vedovo.
Rimanendo sul campo delle ipotesi, lo scenario potrebbe essere stato
anche molto più complesso. Ad esempio, poteva essere stato sposato e poi il suo
matrimonio andò in frantumi.
■ Una moglie liberale?: Saulo / Paolo da Tarso era un Giudeo della
diaspora (At 9,11; 11,25; 21,39) ed era altresì «cittadino romano», e cioè per
nascita (At 22,25.27s), privilegio non scontato allora nell’impero romano. Qui
di seguito pensiamo un po’ a voce alta, facendo delle ipotesi. È possibile che
lì nella diaspora, la moglie poteva essere stata anche gentile. È pensabile
perciò anche l’eventualità che fosse stato coinvolto in un divorzio a causa
dell’infedeltà della moglie. È anche possibile che sua moglie fosse una Giudea
ellenista liberale; allora l’improvvisa svolta religiosa di Paolo, mal digerita
dalla moglie, quando egli decise d’aderire al fariseismo più intransigente (Fil
3,5), portò alla fine del matrimonio.
■ Un Paolo radicale?: Paolo dichiarò d’essere «ebreo d’ebrei» (Fil 3,5),
ossia aderiva per famiglia al giudaismo conservatore della Palestina e non a
quello liberale della diaspora, «Fariseo, figlio di Farisei» (At 23,6) e di
essere «vissuto Fariseo, secondo la più rigida setta della nostra religione»
(At 26,5). Ciò escluderebbe un matrimonio con una donna gentile, ma non un
divorzio da una donna ebrea, da parte di lui (non la considerò abbastanza devota
secondo i canoni del fariseismo) o da parte di lei (considerò patologico la sua
crescente radicalizzazione). Quest’evenienza sarebbe successa prima della sua
conversione e della sua chiamata al ministero. Tutto ciò è chiaramente solo
ipotesi, sebbene verosimile.
3. Paolo da libertino a radicale?
È possibile che in Rm 7,9ss Paolo parlasse anche d’un tempo precedente alla sua
carriera di Fariseo, quando era nel mondo. È probabile che avesse avuto una vita
libertina, prima di diventare anche lui un Fariseo intransigente come la sua
famiglia.
4. Lo stato sociale da apostolo
L’unico dato certo è il seguente. Durante il suo ministero apostolico Paolo
condivideva con Barnaba — a differenza degli altri apostoli, dei fratelli del
Signore e di Cefa — proprio lo stato sociale di celibe (1 Cor 9,5s).
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Paolo_sposato_S&A.htm
11-12-2007; Aggiornamento: |