Ciao fratello Nicola, prima di tutto volevo ringraziarti, perché non è semplice
rispondere a tutte le domande che ti vengono poste, di argomenti così diversi,
in modo semplice, chiaro e, soprattutto, legato a quello, che la Parola vuol
dirci
e non quello che vogliamo la Parola ci dica. Dopo questa piccola introduzione,
verrei al dunque.
Leggendo
Numeri 12, quando si parla di Aaronne e Maria che mormoravano contro Mosè,
il Signore si adira contro di loro. Però, la lebbra colpisce solo Maria,
mentre Aaronne sembra apparentemente illeso. Come spieghi questa situazione?
Forse alla luce del ruolo della donna nel Vecchio Testamento? Mi farebbe
piacere sapere il tuo pensiero a riguardo.
Grazie ancora e che il Signore benedica il tuo servizio. {Alessio Guida;
21-11-2011} |
Tale disparità di trattamento non ha a che fare col ruolo della donna nell’AT.
Le motivazioni plausibili mi paiono essere essenzialmente due.
■ 1. Maria
aveva una forte personalità carismatica. In tale episodio lei venne citata per
prima (Nu 12,1). Aaronne, come mostra l’episodio del vitello d’oro, era
una personalità influenzabile. In pratica e con molta probabilità, Maria lo ha
manipolato per le sue mire di rivendicazione. Per questo lei portò la pena
maggiore (morbo), mentre Aaronne fu ricoperto solo della pubblica vergogna.
Sebbene Maria fosse stata poi guarita da Dio dal suo morbo, intanto esso
aveva lasciato sul suo corpo i segni, che testimoniavano della presenza passata
di tale patologia. Ciò, oltre a essere un serio monito, contribuì a fiaccare le
sue rivalse e la sua ricerca di prestigio.
■ 2. Dio non colpì al momento Aaronne e gli risparmiò il morbo cutaneo per
misericordia
verso Israele. Infatti, nessuno avrebbe potuto praticare le espiazioni e le
purificazioni rituali in Israele (Es 30,10; Lv 9,7ss.18.22; 16,3ss; 1 Cr 6,49).
Tale morbo avrebbe lasciato comunque cicatrici sul corpo, e ciò lo avrebbe
escluso dal ministero di sommo sacerdote (Lv 21,17ss). Prima di individuare,
preparare, istruire, purificare e consacrare un nuovo sommo sacerdote sarebbe
trascorso troppo tempo; durante tale interim, nessuno avrebbe potuto istruire
gli altri figli di Levi e il popolo sul daffare, visto che il rituale del
santuario era molto articolato e ogni attività e rito dovevano essere eseguiti
con assoluta precisione. Quindi, con molta probabilità, Dio agì così per
misericordia verso il suo popolo; infatti, un popolo con quotidiane impurità e
colpe varie sarebbe stato oggetto della giusta ira di Dio.
Tali motivazioni erano probabilmente connesse insieme, sebbene la seconda è
teologicamente più rilevante. In ogni modo, tutti i nodi vengono al pettine,
prima o poi. Anche laddove Dio perdona, ma non dimentica di sanzionare il
peccato. Aaronne fu uno di coloro della vecchia generazione, che non ebbe il
privilegio di entrare nella Terra Promessa (Nu 20,24), ma morì prima (Nu 20,28;
33,38s). Lo stesso valse già prima per Maria (Nu 20,1).
Per l’approfondimento di Numeri 12 rimando a questo articolo:
A. Melini, I veri motivi di molte divisioni» in Nicola Martella (a cura di),
Uniti nella verità, come affrontare le diversità (Punto°A°Croce,
Roma 2001), pp. 112-115.
►
URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Maria_Aaronne_Nu12_MT_AT.htm
01-12-2011; Aggiornamento: |