Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Le Origini 1

 

Antico Testamento

 

 

 

 

L’opera si presenta in due volumi ed è organizzata come segue:

1° volume (Temi delle origini): Gli articoli introduttivi e i temi di approfondimento

2° volume (Esegesi delle origini): Il commento particolareggiato basato sul testo ebraico (comprende anche una traduzione letterale posta alla fine)

   Se si eccettua la prima parte del primo volume, che introduce a Genesi 1,1-5,1a, per il resto ambedue i volumi dell’opera sono suddivisi rispettivamente secondo le seguenti parti:
■ La creazione del mondo e dell’uomo 1,1-2,4a
■ L’essere umano nella creazione 2,4b-25
■ La caduta primordiale e il suo effetto 3
■ La fine del resoconto su Adamo 4,1-5,1a.

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Le Origini 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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GENESI 3,14-19: PUNIZIONE O COMUNICAZIONE DIVINA

 

 di Nicola Martella

 

Carissimo nella fede, volevo chiederti un chiarimento su alcuni versetti della Genesi, nei quali vorrei vederci più chiaramente, per non insegnare cose errate.

     I versetti in questione sono Genesi 3,14-19. La mia domanda è: Dio sta facendo conoscere la conseguenza del peccato all’uomo oppure infligge una punizione per il peccato?

     Mi suona un po’ strano che Dio maledica, visto che in Lui non esiste il male. Eppure da questi versetti leggo per il serpente: «Sii maledetto»; per la donna: «Io moltiplicherò grandemente le tue sofferenze»; al contrario all’uomo espone la causa della sua disubbidienza: «Poiché hai dato ascolto... il suolo sarà maledetto». Sono propenso a pensare che tutto sia conseguenza del peccato e che Dio stia rivelando qui all’uomo le sue conseguenze. Del resto, se Dio infligge una maledizione, non lo potrei contestare, perché Lui fa tutto ciò che vuole.

     Grazie; che Dio ti benedica… {Federico Francini; 08-12-2011}

 

1. Distinguere per capire

     Tutta la questione è legata alla giusta comprensione di Dio e alla corretta esegesi contestuale. Al riguardo bisogna distinguere gli aspetti ontologici (in Dio non c’è il male; Hb 1,13; cfr. v. 12 tuoi castighi) dagli aspetti amministrativi (Dio infligge il male quale punizione o sanzione; cfr. Ger 25,6s; Mi 3,9-12; Am 3,7). Per capire Dio veramente secondo la sua rivelazione, bisogna tener presente le cosiddette caratteristiche di Dio apparentemente antitetiche: amore e verità, misericordia e giustizia, e così via. Inoltre, si premette che il giudice sia una persona integerrima; parimenti nessuno dirà che è malvagio, solo perché infligge una giusta pena.

 

2. Rigore e misericordia in Genesi 3

     Dio, quale supremo Legislatore, aveva promulgato le sue leggi alla sua creatura (Gn 1,28; 2,16s), aveva reso Adamo capo dell’umanità (e della sua famiglia) e si aspettava che lui, come vicario di Dio in terra, vegliasse sulla giustizia e l’applicasse. Adamo venne meno al suo incarico (permise che l’avversario si insinuasse nell’ambito della sua responsabilità, Gn 3,1; non istruì sufficientemente sua moglie; cfr. 3,3 «non lo toccate») e alle sue responsabilità verso Eva (permise che fosse tentata e ne divenne complice, 3,6).

     Dio non era solo il Legislatore, ma anche il supremo Giudice, che fece un’accurata inchiesta (Gn 3,8-13), stabilì pena e l’annunciò ai trasgressori (vv. 14-19). Semmai, l’anomalia è che Egli limitò la pena! L’uomo doveva morire nel giorno stesso, che mangiò dell’albero della conoscenza (Gn 2,17), ma Dio trasformò tale pena nell’allontanamento dall’albero della vita (3,22ss) e, quindi, nella mortalità. Adamo, nonostante le sanzioni, si rianimò dinanzi alla possibilità di rimanere in vita, chiamando sua moglie «Eva» (ebr. chawwah), ossia «Vita» o«Viviana» (3,20). Inoltre, li coprì fisicamente con le pelli di animali, che Lui stesso uccise (3,21); in tal modo, insegnò loro il principio dell’espiazione quale copertura rituale del peccato (cfr. Gn 4,3s sacrifici erano già ovvi).

 

3. Aspetti conclusivi

     Quindi, in tale brano troviamo sia il rigore di Dio, che non rinuncia alla sua giustizia, sia la sua clemenza, dando i mezzi sostitutivi (espiazione) per rimanere in comunione con Lui, sebbene fuori del giardino.

     Ciò corrisponde alla dichiarazione di fede della legge mosaica: «L’Eterno! l’Eterno! Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in clemenza e fedeltà, che conserva la sua clemenza fino alla millesima generazione, che perdona l’iniquità, la trasgressione e il peccato; ma non terrà il colpevole per innocente, e che punisce l’iniquità dei padri sopra i figli e sopra i figli dei figli, fino alla terza e alla quarta generazione!» (Es 34,6s; Nu 14,18; Na 1,3).

     Egli, come supremo Giudice nella storia, ha punito e sanzionato pesantemente il suo popolo, eppure anche nel giudizio non ha applicato tutta la misura minacciata, tenendo comunque in vita il popolo mediante un residuo (Sal 103,8ss). Egli, dopo aver iniziato con i suoi giudizi, qualora il popolo si umiliava, era stato ancora disposto a ritirare il male minacciato, lasciando un resto fedele (Gle 2,12ss; cfr. Gna 4,2).

 

Per l’approfondimento delle questioni legate a Genesi 2-3 si vedano in Nicola Martella, Esegesi delle origini. Le Origini 2 (Punto°A°Croce, Roma 2006; http://puntoacroce.altervista.org/Buch/L-Gn1_4-1.htm), le sezioni «Le conseguenze dell’infrazione 3,14-19», pp. 219-246; «Il ristabilimento 3,20-21», pp. 247-255; «La cacciata dal giardino d’Eden 3,22-24», pp. 256-267.

     Si veda anche in Nicola Martella, Temi delle origini. Le Origini 1 (Punto°A°Croce, Roma 2006; http://puntoacroce.altervista.org/Buch/L-Gn1_4-1.htm), la sezione: «La caduta primordiale e il suo effetto 3», pp. 266-328.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Genesi3_14-19_Ori.htm

15-12-2011; Aggiornamento: 16-12-2011

 

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