Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Radici 3-4

 

Antico Testamento

 

 

 

 

Oltre alle parti introduttive (Bibbia, AT) e al Giochimpara finale, il libro contiene due parti distinte dell’AT: l’Epoca nazionale e l’Epoca Assira.

 

◘ Ecco le parti principali dell’Epoca nazionale («Libri storici e profetici I»: dalla conquista all’esilio):
■ I Libri Storici in generale
■ L’epoca Premonarchica
■ Giosuè
■ Giudici
■ Rut
■ L’epoca Monarchica
■ Samuele
■ Re
■ Cronache
■ I Libri Profetici in generale.

 

◘ Ecco le parti principali dell’Epoca assira («Libri storici e profetici II»):
■ L’epoca assira in generale
■ Abdia
■ Gioele
■ Giona
■ Osea
■ Amos
■ Isaia
■ Michea
■ Nahum.

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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COM’ERA VERAMENTE IL RE EZECHIA?

 

 di Nicola Martella

 

La questione del lettore

La risposta

 

Non è mia intenzione entrare in una discussione fra fratelli all’interno di una realtà ecclesiale locale, né prendere partito per qualcuno. D’altro canto, è stata richiesta la mia opinione da un lettore e uno dei servizi offerto dal sito «Fede controcorrente» è di rispondere ai quesiti posti. Confido nella maturità dei fratelli che quanto qui detto non verrà usato in modo strumentale per questioni e situazioni che non conosco. Non potendo verificare le cose con tutte le parti in causa, devo necessariamente ritenere che chi ha posto il quesito, abbia rappresentato correttamente i fatti e le opinioni altrui. Le mie riflessioni vogliono rappresentare solo un approfondimento biblico, su cui riflettere.

 

 

La questione del lettore  

 

La seguente questione è sorta dopo aver ascoltato la predicazione d’un caro fratello, che portando alcune riflessioni sul libro del profeta Michea (riflessioni peraltro molto edificanti!) ha affermato che il re Ezechia contrariamente a quello che si crede e a come lo si descrive sia nel testo biblico che nelle varie predicazioni, fosse un re tutt’altro che fedele. A suo dire, da alcuni documenti storici emergerebbe che addirittura l’intento d’Ezechia era quello (parole letterali del fratello) di «portare l’idolatria in Giuda». Infatti, pare (da queste fonti storiche) che egli cedesse al «ricatto» del popolo di Giuda che non voleva affatto la distruzione né degli alti luoghi, né dell’idolatria e minacciava di destituire dalla carica regale Ezechia se questi non avesse accettato di lasciare in Giuda tutti gli dèi che il popolo venerava. Per cui appunto queste fonti storiche darebbero un quadro ben diverso da quello che solitamente si ha di questo re. Sinceramente sono rimasto un tantino perplesso da queste considerazioni, perché i due testi biblici che parlano in modo più dettagliato della vita di questo re (2 Cr 29,32; Is 36,39) sembrano dare di lui un resoconto abbastanza positivo, pur se con un paio d’episodi negativi che contraddistinsero la sua vita di re. Ma d’altronde nessun re fu totalmente perfetto! Lo stesso Davide, che è considerato «il re secondo il cuore di Dio», non fu da meno in questo senso; o anche altri re come Salomone, Asa, Giosafat... Generalmente leggendo la storia d’Israele e di Giuda sembra che il testo biblico stesso faccia una specie di «classificazione» tra i re che «fecero ciò che è giusto agli occhi dell’Eterno» e quelli che invece «fecero ciò che è male agli occhi dell’Eterno». Per cui nella mia lettura della Parola di Dio anche io avevo sempre «diviso» i re in queste due grandi categorie. Tu cosa puoi dirmi in proposito dai tuoi studi e dalla tua conoscenza ed esperienza biblica?

     Non voglio dire a priori che questo fratello abbia detto cose errate, vorrei solo capire ciò che la Scrittura ci dice in merito e anche capire fino a che punto possiamo fare affidamento a fonti storiche che esulano dal testo strettamente biblico. Non sono contro le fonti storiche di per se stesse, sia chiaro, vorrei solo capire fino a che punto possiamo far riferimento a esse. {Antonio Angeloro; 25-10-2007}

 

 

La risposta ▲

 

È difficile parlare con interlocutori che non forniscono prove documentarie di ciò che affermano. Diciamola così: chiunque fosse in possesso di «documenti storici» extra-biblici e attendibili sul re Ezechia, potrebbe diventare una delle persone più famose del giudaismo e del cristianesimo attuali! La traduzione di tali testi, il commento d’essi, il confronto con i testi biblici alimenterebbe una grande discussione fra gli studiosi e produrrebbe conferenze di specialisti, convegni aperti a tutti, libri e quant’altro. Non mi sembra che ci sia stato nulla di tutto ciò oppure è accaduto in un luogo così nascosto e misterioso, che nessuno se n’è accorto! Oppure tale predicatore ha è lui stesso lo scopritore e traduttore di tali fonti in ebraico arcaico e le tiene nascoste gelosamente per sé?

     Che cos’è un «documento storico»? È una fonte letteraria contemporanea ai fatti in essa descritta. Ad esempio, lo sarebbe una lettera di una delle suocere del re Ezechia, molto attaccata al culto di Jahwè, la quale scrivendo al profeta Michea o Isaia, si lamenta delle scelte tolleranti del re riguardo all’idolatri o al culto delle Alture. Oppure lo sarebbe lo scritto di un profeta, conosciuto o sconosciuto, contemporaneo a Ezechia, in cui denuncia le malefatte di questo re. Questi sarebbero certamente dei «documenti storici». Per quanto io ne sappia, non esiste niente del genere!

     Se quanto detto da tale predicatore fosse stato effettivamente detto, ad esempio, da Ješua` ben Sirach o Siracide (2° sec. a.C.), da Gamaliele (1° sec. d.C.), da Giuseppe Flavio (1° sec. d.C.) o da Filone d’Alessandria (1° sec. d.C.), non si tratterebbe per nulla di un «documento storico», ma delle opinioni di costoro. Anche quanto dice uno storico oggi, se non fornisce una chiara prova documentaria, è la sua personale opinione! Quindi diamo a tale predicatore l’onere della prova! Noi ci diletteremo poi a leggere tale fonte di prima mano.

     Quanto ai cosiddetti «re di risveglio», tra cui compare Ezechia, rimando a questa lettura: Nicola Martella, «Epoca monarchica», Radici 3-4 (Punto°A°Croce, Roma 1994), specialmente a «I regni dopo la separazione», pp. 68ss, e «Fra apostasia e risveglio», pp. 70ss. Su Ezechia si veda qui in «Isaia», p. 176.

     Effettivamente nella Scrittura Ezechia fu posto tra i «re di risveglio» e di lui è detto che «egli fece ciò ch’è giusto agli occhi dell’Eterno, interamente come aveva fatto Davide suo padre» (2 Re 18,3). Quale migliore testimonianza si poteva ricevere come re? Per l’approfondimento di Davide quale modello e della corrispondenza o meno a lui dei re, si veda Nicola Martella, «Re: modelli», Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002), pp. 396s; si veda qui anche l’articolo «Davide; Modello», p. 135.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Ezechia_veramente_R34.htm

27-10-2007; Aggiornamento: 30-10-2007

 

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