Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Offensiva intorno a Gesù 1

 

NT: Testo biblico

 

 

 

 

«Chi dice la gente ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 1: È ciò che dicono gli altri su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nei mass-media
■ Gesù fra teologia e filosofia
■ Gesù fra filosofia e ideologia
■ Gesù fra ideologie e religioni
■ Excursus: La via che porta a Dio

 

«E voi, chi dite ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 2: È ciò che la Bibbia dice su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nella Bibbia e nella storia
■ La questione giudaica
■ Aspetti conclusivi (Gesù e le donne, Il Gesù sacramentale, Interrogativi)
■ Dizionarietto dei termini

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 Offensiva intorno a Gesù 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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EFESINI 4,8 E LA LOGICA INVERSA A SALMO 68,18

 

 di Nicola Martella

 

Una lettrice ci ha presentato le seguenti questioni.

 

Buongiorno, sg. Nicola, volevo porle una domanda. Sono una ragazza credente di 20 anni. Leggendo la Bibbia mi sono imbattuta in Efesini 4,8 che recita: «Salito in cielo, Egli ha portato con sé dei prigionieri e ha fatto dei doni agli uomini». Ne sono rimasta colpita, perché io non sapevo che Gesù, andando in cielo, avesse portato con sé dei prigionieri.

     Ora le domande che vorrei porti sono le seguenti: Chi sono questi prigionieri? Sono persone? Che bisogno aveva Gesù Cristo fare dei prigionieri? E quale potrebbe esserne lo scopo?

     Forse sono domande stupide, ma spero che lei riesca a rispondermi e innanzitutto spero che non sia un disturbo per lei questa mia e-mail. Ho cercato dei riferimenti, ma da sola non sono riuscita a trovare niente. La ringrazio infinitamente in anticipo. Che Dio la benedica in ogni momento della sua vita. {Daniela Iornino; 2 marzo 2010}

 

Ad aspetti rilevanti di tali questioni rispondiamo qui di seguito.

 

Per capire tale brano, bisogna andare all’originale, che Paolo citava e che si trova in Salmo 68,18: «Tu sei salito in alto, hai portato in cattività dei prigionieri, hai preso doni dagli uomini, anche dai ribelli, per far qui la tua dimora, o Eterno, Dio». In tale salmo Davide descriveva l’intervento di Dio nella storia contro i nemici d’Israele (vv. 1s). L’Eterno che entra in Sion, viene proclamato come Re di liberazione e di giustizia dal suo popolo (vv. 3-6). Davide ricalcò la storia passata d’Israele dalla migrazione del deserto in poi (vv. 7-14). Poi evidenziò la scelta di Dio riguardo al monte di Sion come sua dimora, ossia il suo santuario (vv. 15s). Poi Davide descrisse l’entrata del re trionfatore che arriva dal Sinai (monte della rivelazione) ed entra a capo dei suoi eserciti nel santuario di Sion (monte della dimora; v. 17). Era cosa normale che il re vittorioso, entrando nella capitale, teneva il suo trionfo, trascinando dietro di sé in cattività gli sconfitti e portando con sé il tributo delle popolazioni sconfitte (v. 18). Il resto del salmo descrive il festante avvento futuro dell’Eterno come Re e tutto ciò che l’ingresso trionfante di Dio comporterà per Israele (riscatto) e per le nazioni (assoggettamento e tributo; vv. 19-35).

     Tale salmo contiene elementi messianici, ed era ovvio che gli apostoli lo applicassero a Gesù, essendo egli il Messia-Re promesso.

     In Efesini 4 Paolo parlò di sé come carcerato (v. 1). Oltre a ciò esortò a un comportamento degno della vocazione ricevuta e a usare ogni accorgimento e sforzo per «conservare l’unità dello Spirito col vincolo della pace» (vv. 1ss). Infatti, i credenti sono uniti in un corpo unico mediante un unico Spirito, hanno un’attesa comune e una professione di fede comune (vv. 4ss). Perché tutto ciò possa funzionare, nel corpo c’è una distinzione di ruoli, di carismi e di ministeri; sebbene la grazia (charis) sia unica, le elargizioni (dōreá «dono») di Cristo, sono differenti (v. 7). Per evidenziare ciò, Paolo citò proprio Salmo 68,18 applicandolo a Gesù quale Messia-Re. Come abbiamo visto, durante il trionfo, il re vincitore portava dietro di sé i prigionieri fatti in battaglia e il bottino di guerra, ma qui le cose sono un po’ differenti, citando la Septuaginta. Qui Paolo parlò dell’umiliazione di Gesù; l’espressione «è disceso nelle parti più basse della terra» (= venne sulla terra) intende la sua incarnazione e altresì la sua passione e morte. Contemporaneamente parlò del suo successivo trionfo, ossia l’ascensione «al di sopra di tutti i cieli» per avere un significato universale («affinché riempisse ogni cosa»; vv. 9s).

     Faccio notare che la questione dei «prigionieri» non è trattata qui da Paolo, poiché l'introduzione di tale citazione veterotestamentaria è a senso e soltanto riferita a questa realtà: «Salito in alto… ha fatto dei doni agli uomini» (v. 8). Se in tale logica del salmo, se applicato a Gesù Messia, si vuole trovare assolutamente un'applicazione (non per forza una spiegazione esegeticamente coerente, visto che a Paolo questo aspetto qui non interessava), allora i «prigionieri» potrebbero essere tutti i credenti di tutti i tempi.

    Diversamente da ciò, a Paolo interessa il «bottino di guerra»; esso diventa, per logica inversa alla politica umana, i doni che egli ha fatto alla chiesa, costituita dai credenti presenti nell’unico corpo (vv. 4.7). Tale discorso viene ripreso subito dopo, affermando: «E lui ha dato gli uni come missionari [fondatori = apostoli]; e altri, come proclamatori [= profeti]; e altri, come araldi [= evangelisti]; e altri, come curatori d’anime [= pastori] e insegnanti [= dottori], 12per l’equipaggiamento dei santi riguardo all’opera del servizio, per la costruzione del corpo di Cristo…» (vv. 11s). Tali sono i doni che Cristo ha fatto alla chiesa per far sì che «tutti arriviamo all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, alla piena virilità, alla misura d’età della pienezza di Cristo» (v. 13; cfr. vv. 14ss). Ciò ha conseguenze per il comportamento e l’etica dei cristiani (vv. 17-32).

     Ricapitolando: La corrispondenza sta solo nell’analogia generale, la logica divina e quella umana sono però differenti. Sebbene Paolo non ne abbia parlato, abbiamo visto che , se si vuole fare per forza un'applicazione, tali «prigionieri» non sono, spiritualmente parlando, dei nemici attuali (magari lo erano in passato), ma sono tutti coloro che egli ha conquistato con la grazia e che, ora, fanno parte dell’«unico corpo», la chiesa. Contrariamente alla logica bellica degli umani, Cristo non ha reclamato un «bottino di guerra» dagli uomini, prendendo da loro dei tributi da portare con sé al di sopra di tutti i cieli, ma ha fatto doni alla chiesa. Abbiamo visto che tale salmo, se applicato al Messia, descrive semplicemente la redenzione, per evidenziare il diritto del Messia a essere il trionfatore nella storia. Contrariamente alla logica originaria del salmo in ebraico, nel Nuovo Testamento  Gesù non ha fatto «prigionieri di guerra» da destinare alla schiavitù, ma persone liberate da portare a miglior vita. Inoltre, invece di prendere tributi dai suoi sudditi, egli ha fatto loro doni. Certo, il Messia-Re aveva tutto il diritto di trionfare su tutti i suoi nemici e di renderli schiavi e tributari, oltre che eternamente perduti, ma non usò questo suo diritto. Il Messia-Re preferì la «logica inversa»: un regno di riscattati, a cui fare elargizioni regali.

 

Efesini 4,8 nel suo contesto? Parliamone {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Efesini4-8_Sal68-18_OiG.htm

19-03-2010; Aggiornamento: 31-03-2010

 

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