Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

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Il Levitico 1

 

Interpretazione biblica

 

 

 

 

Il Levitico — Libretto di studio:

   Dopo le istruzioni d’uso e l’introduzione generale, seguono le domande sul testo, che rimarcano le parti principali del Levitico:
■ I sacrifici (Lv 1-7)
■ Il sacerdozio (Lv 8-10)
■ Purificazione del popolo (Lv 11-15)
■ Giorno della riconciliazione (Lv 16)
■ Ordinamenti per il popolo (Lv 17-20)
■ Ordinamenti per il sacerdozio (Lv 21-22)
■ Ordinamenti per le feste (Lv 23-24)
■ Ordinamenti per il paese (Lv 25-26)
■ Appendice: voti e decime (Lv 27).

 

Il Levitico — Libretto di testo

   Si tratta di una traduzione letterale che ricalca da vicino l’ebraico e che è strutturata secondo le parti evidenti del libro. Può risultare molto utile per chi vuole studiare il Levitico in modo profondo.

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Il Levitico 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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CANDELE, GIOVANILI ED ERMENEUTICA

 

 di Nicola Martella

 

1. Entriamo in tema

     Sebbene alcuni termini partano dalla stessa radice e, quindi, dalla stessa idea di base, scambiare candele, candeline e candelotti può rendere un’impresa non solo inefficace e fuori luogo (mettere candele di una macchina su una torta, può essere valutato come un’offesa), ma può essere pericoloso (p.es. mettere candele di cera accese in un’automobile), se non addirittura fatale (p.es. maneggiare in modo maldestro i candelotti di dinamite). E che dire della «candelora» (festa mariana, in cui si benedicono i ceri rituali), del candelabro o candeliere, del candelaggio (misura l’intensità luminosa di una lampada in candele)? Il candelotto non è solo una candela corta e grossa, ma esiste quello di esplosivo, quello fumogeno, quello lacrimogeno e così via; poi, in alcune regioni i candelotti sono i cannelloni. Avete già sentito parlare della candelabra o candeliera? (motivo ornamentale a forma di candelabro stilizzato). Che cosa fa il candelaio? (fabbrica o vende candele; usato in gergo anche per l’omosessuale maschio!). Sapete che una «candeletta» non è semplicemente una candela piccola, ma specialmente in farmacia e chirurgia intende qualcosa di specifico? E che sarà mai una «candelizza»? (paranco utilizzato per l’imbarco e lo sbarco di oggetti molto pesanti).

     Tutto ciò mostra la complessità di una lingua viva e come da un termine di base si sviluppi un vasto spettro di significati derivati. Chi si appressa a tradurre o interpretare la Bibbia, deve tener presente che anche nei tempi biblici esistevano termini derivati da altri e che avevano, a secondo del contesto, un significato del tutto diverso dal termine di base. È, quindi, facile scambiare capre con cavoli, se non si è rigorosi e attenti; ed è facile prendere fischi per fiaschi, se non si approfondiscono abbastanza i termini nel contesto, dove ricorrono.

 

2. Un esempio biblico concreto

     Tradurre in 2 Timoteo 2,22 con «appetiti giovanili» dà l’idea, che si tratti soltanto di appetiti sessuali. In effetti, però, il primo termine è in greco epithymía «desiderio, brama, voglia carnale, concupiscenza, passione». Si tratta, quindi, di qualsiasi desiderio (soldi, potere, prestigio, ecc.).

     Il secondo termine greco è neōterikós e, sebbene sia simile a neanías «giovane» e a neanískos «ragazzo, giovanotto», intende ben altra cosa, ossia «modernista, sconsiderato, temerario». Infatti, esiste in greco il verbo neōterízō, che è simile a neōterikós e che intende «innovare, rivoluzionare, creare turbolenze, macchinare». Similmente il sostantivo neōterismós significa «innovazione, amore di novità, rivolgimento politico» (perciò neōteristēs «innovatore, rivoluzionario»).

     Perciò, in 2 Timoteo 2,22 si tratta di brame impulsive, di desideri temerari, di passioni turbolente. Inoltre, tali voglie carnali non si limitano ai giovani (neppure Timoteo lo era più), ma bollono nella pentola viscerale di tutti e a qualsiasi età, producendo arrivismo, voglia di primeggiare, contrapposizione, partitismo, desideri malsani di potere e ricchezza, e così via.

 

3. Aspetti conclusivi

     Quindi, è meglio non scambiare candele, candeline, candelotti e altri termini derivati, neppure quando si traduce e interpreta la Bibbia!

     Faccio una nota al margine. Non è strano dire a un uomo di 40 anni: «Non fare il ragazzino»? Non è singolare dire su un cinquantenne che è «un bravo ragazzo»? Una persona anziana può fare una «ragazzata»? Riflettendoci bene, una «ragazzata» è un gesto sconsiderato, temerario, avventato, imprudente, sciocco, con leggerezza, senza criterio. Si avvicina alquanto all’aggettivo greco neōterikós.

     Spero di aver stimolato alcuni ad approfondire le questioni.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Candel_ermen_Lv.htm

28-02-2013; Aggiornamento:

 

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