Un gruppo di studio di responsabili di chiesa usa il mio libro «Dall’avvento
alla parusia» come testo. Di ciò abbiamo già parlato nella prima
parte: ►
Dall’avvento alla Parusia 1: Aspetti
introduttivi. In questa seconda parte vengono poste questioni
relative alla suddivisione dei libri biblici per uno studio più effettivo.
Rispondo a tale questione, mostrando l’efficacia di una suddivisione dei libri
secondo uno
schema ragionato. Alla fine mostro con una provocazione quanto sia
importante una lettura e analisi secondo i destinatari effettivi di un libro.
1. Le questioni
{Tonino Mele}
▲
Caro Nicola, siamo giunti al nostro secondo incontro di studio sul tuo libro, e
credo di dover girare prima a te una domanda che tratteremo: «Nel libro si fa
una differenza tra schema canonico e schema ragionato del NT e si segue lo
schema ragionato. Perché studiare il NT da questa prospettiva? Qual è il
vantaggio?». Grazie per la tua risposta. Buona giornata. {Tonino Mele; 17
novembre 2009}
2. Le risposte
{Nicola Martella}
▲
Lo schema ragionato ha molti vantaggi. Lo mostravo già nell’Antico Testamento
a proposito dei libri storici e profetici, divisi per epoche (suddivisione cronologica).
Ecco lo schema per i libri profetici [Nicola Martella,
Radici 3-4
(Punto°A°Croce, Roma 1994), pp. 116s.]:
➊
Era assira |
Ab, Gle, Gna, Os, Am, Is, Mi, Na |
➋
Era babilonese |
Sf, Gr, Hb, Dn, Ez, Lm |
➌
Era persiana |
Ag, Zc, Ml |
All’Era persiana bisogna aggiungere i libri storici (Esd-Ne; Est) per completare
il quadro. I libri della stessa epoca hanno gli stessi o simili problemi (nemici
esterni, problemi spirituali e morali, minacce). I profeti, vivendo nella stessa
cultura dell’epoca, usano immagini, linguaggio e concezioni simili. Lo stesso avviene nel nuovo Testamento. Qui non
è tanto un problema di cronologia, ma di destinatari. Chi non ha un pensiero
teologico differenziato, attinge indifferentemente, ad esempio, dall’epistola di
Giuda o da quella ai Colossesi; tanto, si dice, è tutta Parola di Dio. Inoltre
c’è anche, come qualcuno l’ha definito, «l’orgoglio dell’ulivastro», ossia dei
cristiani gentili che attribuiscono malsanamente tutto a sé, avendo messo
Israele fuori uso concettualmente (teologia della sostituzione) o di fatto. Non pochi problemi dottrinali (si pensi alla cosiddetta
«perdita della salvezza» tratta da Eb) sono nati dal fatto che si è attinto alle
epistole scritte ai credenti ebrei, senza tenerlo presente e senza
differenziare. È chiaro che le epistole scritte ai credenti o alle
chiese gentili erano accomunate da problemi simili; lo stesso dicasi per quelle
scritte ai credenti o alle chiese giudaiche. In quest’ultimo caso gli apostoli
giudaici poteva premettere un linguaggio teologico e un’ampia conoscenza dell’AT
(cfr. Eb 11 e le carrellate di fatti e personaggi biblici nelle epistole di
Pietro e di Giuda), cosa che non potevano dare per scontato quando scrivevano ai
credenti o alle chiese gentili (pochi concetti, questioni solo centrali e sempre
sufficientemente spiegati; cfr Gal 3). Un’eccezione è chiaramente l’epistola ai
Romani, che è ibrida quanto a destinatari, rispecchiando la particolare
situazione del cristianesimo romano; qui si tratta di un trattato teologico a
sé, messo poi in forma di epistola. Altra categoria sono le epistole che Paolo scrisse a
singole persone, specialmente ai suoi collaboratori Timoteo e Tito. Lo stesso
dicasi delle tre epistole di Giovanni. Tale questione per il NT l’ho presentata nella
«Prefazione all’opera», in cui appare la seguente struttura [Nicola Martella,
Dall’avvento alla parusia,
Panorama del NT 1 (Fede controcorrente, Roma 2008).]:
➊
Dall’avvento alla parusia |
Mt-Gv, At, Ap |
➋
Ai cristiani giudaici |
Eb, Gcm, 1 Pt, 2 Pt, Gd |
➌
Alle chiese delle nazioni |
Rm, 1 Cor, 2 Cor, Gal, Col; Ef, Fil, 1 Ts, 2 Ts |
➍
Epistole personali e pastorali |
1 Tm, 2 Tm, Tt, Flm, 1 Gv, 2 Gv, 3 Gv |
Nella prefazione si trova anche un’ampia spiegazione di questa scelta e delle
singole parti di questo schema. Chiaramente tale intento palesa la speranza che
un giorno possano essere pubblicati anche gli altri tre gruppi del «panorama
biblico del NT». Il secondo volume spiegherebbe certamente la particolare
dinamica delle epistole cristiani giudaici, cosa che farebbe molta chiarezza in
merito. Ad esempio, esso una piccola sfida per una
discussione controcorrente. Pietro scrivendo la sua prima epistola ai
cristiani giudaici, «agli eletti che vivono come forestieri nella diaspora»
(ossia rispetto a Israele; 1 Pt 1,1), disse loro: «Ma
voi siete una generazione eletta,
un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio s’è acquistato,
affinché proclamiate le virtù di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua
meravigliosa luce» (1 Pt 2,9; cfr. v. 10: era comprensibile solo a chi
conosceva Os 1,9ss; 2,1.23). Si noti che una cosa è se ciò fosse stato detto a
tutti i credenti in modo indifferenziato, un’altra se ciò riguardava solo gli
ebrei credenti quale nuovo nucleo del «popolo che Dio s’è acquistato»,
ossia del nuovo Israele in contrapposizione all’Israele storico (Gal 6,16
«Israele di Dio»). Tali cristiani giudaici erano gli «eletti secondo la
prescienza di Dio Padre» (1 Pt 1,2) in contrapposizione alla massa, una «generazione
eletta» in contrapposizione a una generazione che aveva fallito rifiutando
Gesù quale Messia e, come tali, un «regale sacerdozio» dapprima in mezzo
all’Israele storico e, in senso lato, nel mondo («affinché proclamiate le
virtù di Colui…»). Chiaramente anche i cristiani gentili possono attingere
da ciò delle applicazioni; ma una cosa è l’esegesi, altra cosa sono le possibili
applicazioni basate sull’analogia spirituale.
3. Replica
{Tonino Mele}
▲
Caro Nicola, domenica abbiamo finalmente
ripreso lo studio di «Avvento e Parusia» e abbiamo trattato la domanda oggetto
del tuo ultimo appunto su «schema canonico e schema ragionato». Il tuo
contributo è stato apprezzato e ci ha convinto che un approccio ragionato alle
Scritture rende più fecondo lo studio delle stesse. Grazie. Dio ti benedica. {3
febbraio 2010}
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URL: http://puntoacroce.altervista.org/_BB/A1-Avvento_Parusia2_canone_R56.htm
18-11-2009; Aggiornamento: 30-06-2010 |