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Giovanni Brandi:
È un libro scritto da un punto di vista cristiano, infatti l’autore, il prof.
Marco Distort, è responsabile di una chiesa evangelica e conosciuto in questo
ambito sia per altri suoi scritti che per l’intensa attività di predicazione. Si
distingue dagli altri libri trattanti lo stesso soggetto perché, oltre a
diagnosi psicologiche e terapie farmacologiche, offre al lettore anche una
prospettiva cristiana; questo fattore aggiunto emerge già dal titolo ed è
rappresentato dalla fede biblica: quasi sempre considerata con sospetto dagli
addetti ai lavori.
Nei primi due capitoli viene percorsa
appropriatamente e a grandi linee la storia di quest’annoso problema,
vedendolo nella letteratura, nell’arte e nella medicina, con le varie cause
e forme di una malattia non sempre facile da individuare.
Dal terzo capitolo in poi viene definita la fede e
le sue implicazioni, mostrando anche la natura tricotomica dell’uomo che,
secondo l’antropologia biblica, non è un essere solo corporeo, cioè
esclusivamente fisico-biologico, ma è composto da spirito-anima-corpo.
Viene anche mostrato come la depressione agisca
sull’intera personalità dell’uomo, sfatando il luogo comune secondo il quale
un cristiano non può soffrire di questa patologia. Chiarisce infine la
terapia spirituale, usando una nutrita sequela di personaggi biblici che,
trovandosi faccia a faccia con questa realtà, l’hanno potuta sconfiggere
mediante la fede nel Dio vicino e perdonatore, con l’aiuto della Parola di
Dio e il ristoro della preghiera: ecco il rimedio spirituale e la terapia di
Dio!
Il libro non si pone in antitesi con le cure
psicologiche e farmacologiche, ma le integra facendo emergere anche il lato
spirituale dell’uomo e la potenza della Parola di Dio. Una lettura che può
essere proficua per tutti e, in modo particolare, per i pastori e i
consulenti spirituali, affinché sappiano indirizzare a Gesù coloro che sono
afflitti dalla depressione. Infatti egli ha detto: «Venite a me, voi
tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo» (Mt 11,28).
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Bruno Burzi:
Ho letto con interesse e rapidamente il libro di Distort, trovandolo
interessante e utile. Avevo letto i brani della Bibbia che l’autore cita a
supporto dell’argomento trattato, ma non avevo mai considerato quei personaggi
da questo punto di vista. Invece è un’ottima lettura, che ce li fa apprezzare
ancor di più in quanto ci somigliano: non avevo rilevato questo aspetto in
uomini visti più che altro come uomini di Dio e, come tali, immuni da
depressioni varie. Quest’osservazione mi ha rafforzato, ma soprattutto mi ha
fornito un migliore armamentario per combattere (e scacciare) i pensieri
negativi, quelli sui quali a volte ci crogioliamo al punto che ci dispiace
distaccarcene tanto ci sembrano giusti.
Per l’approfondimento del tema dei disturbi psichici e della depressione
cfr. Nicola Martella, «I disturbi psichici e le loro cause»,
Entrare
nella breccia
(Punto°A°Croce, Roma 1996), pp. . Cfr. qui anche «L’oppressione spirituale»,
pp. 122-140. ● Per l’approfondimento dell’antropologia biblica cfr. qui
«Antropologia», pp. 95-102. Sulla distinzione fra funzioni e parti
dell’essere cfr Nicola Martella, «Antropologia 1-4»,
Manuale Teologico dell’Antico Testamento
(Punto°A°Croce, Roma 2002), pp. 86-92.
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Terzo:
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Quarto: