Dialogando con Mila Palozzi sul mio
prossimo primo viaggio in Israele, mi ha inviato alcune frettolose riflessioni
che ho trovato significative. Ho pensato allora di farne partecipi anche altri.
{Fernando De Angelis} |
Andare in Israele sarà una benedizione. È la Terra Promessa e… la
promessa mantenuta. Ti scoprirai a dar forma a tanti pensieri che riempiono
il tuo cuore.
Ti scoprirai curioso di capire le persone, di
trovare in loro un po’ di quella storia che la Parola di Dio ci racconta:
per una parte ti sembrerà assente, ma per un’altra vedrai come Dio abbia
lasciato un residuo. Il muro del pianto ti lascerà senza parole... E
capirai; sentirai il loro cuore gridare... capirai mentre li vedrai di
spalle ondeggiare... capirai perché dentro t’arriverà la loro disperazione.
Capirai cosa piangono eppure sarai un goi
per loro, sarai un impuro. Vedrai come Dio ha reso questo popolo diverso, ti
stupirai per la loro genialità e sarai ferito quando ti sembrerà che non
riconoscano da dove venga tutto ciò, ma loro saranno comunque il Suo popolo
per i tuoi occhi e il tuo cuore palpiterà.
Quando sarai nel mar di Galilea ti stupirai e
cercherai in ogni centimetro, cercherai le barche e le folle... poi vedrai
Capernaum, i suoi resti... E vorrai vederci dentro. Quel mare sarà impresso
nella tua mente ogni volta che lo rileggerai... quei pescatori, quella
promessa fatta a Pietro, quel «mi ami tu più di tutti questi?».
Cercherai così tanto d’udire quella domanda che la sentirai rivolta a te
stesso...
Sarà un viaggio d’ascolto, ascolterai e rimarrai in
silenzio... {22-03-2008}
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/904-Terra_Promessa_Avv.htm
25-03-2008; Aggiornamento:
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