Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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9. Israele e chiesa

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Spiegazione delle rubriche

 

 

Il sabato, l’anno sabbatico e il giubileo.

 

Ecco le parti principali:
■ Il patto, l'etica e il pensiero sabbatico
■ Il sabato nell’Antico Testamento, nel giudaismo, nel Nuovo Testamento e relative questioni odierne
■ L’estensione del sabato: l’anno sabbatico e lo jôbel nella Torà e nella storia
■ L’ideale e le funzioni teologiche risultanti
■ Excursus: Storia del giubileo cattolico
■ Le feste principali in Israele.

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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AVVIO DEL «MOVIMENTO PRO ISRAELE»

 

 di Fernando De Angelis

 

Camucia, 25-11-2007

 

Cari Amici,

     ieri c’è stata una svolta nel mio recente impegno «pro Israele», perché hanno cominciato a prendere forma prospettive che vanno oltre la precedente dimensione regionale e settoriale. Ho allora pensato di far partecipi tutti quelli che potrebbero gradire le sottostanti informazioni: o perché interessati a partecipare alle iniziative, o a causa della nostra amicizia.

     Il mio interesse per Israele non è recente e quando, nel 1988, ebbi occasione di fondare la piccola rivista «Proiezioni», l’obiettivo primario fu non solo di contrastare l’evoluzionismo, ma di vedere tutta la cultura alla luce della Bibbia, con inserita una rubrica fissa «pro Israele». Mentre in seguito ci sono state ripetute occasioni d’approfondire il creazionismo e la cultura in genere (Storia, Geografia e altro), l’impegno per Israele è restato per lo più un desiderio.

     Una svolta c’è stata quando Silvia Baldi mi ha portato in un ristorante ebraico, il cui gestore mi ha poi invitato a tenere in quel luogo delle «conversazioni culturali». Poi con Gilda c’è stata la prospettiva di visitare Israele per la prima volta e il conseguente stimolo a far stampare una maglietta col versetto «Benedetto colui che viene nel nome del Signore» (Salmo 118,26; Luca 13,35). Il nuovo interesse mi ha spinto a partecipare al Convegno EDIPI (Evangelici D’Italia Per Israele) svoltosi all’inizio di questo mese, al termine del quale il presidente Ivan Basana mi ha stimolato a promuovere le attività dell’Associazione in Toscana: ho considerato questo come un «segno» e ho cominciato a riflettere su cosa potevo fare, pensando di far leva soprattutto sul gruppo che era venuto al ristorante ebraico.

     Al Convegno EDIPI avevo ascoltato il cristiano-rabbino Carlo Caruso, col suo desiderio d’evangelizzare gli ebrei italiani, e avevo fatto subito il proposito d’approfondirne la conoscenza. Poiché abita a Fiorenzuola (Piacenza), per lui non è facile venire a casa mia, né per me andare a trovarlo. Siccome sapevo del desiderio d’alcuni pistoiesi d’invitarlo, allora l’ho «prenotato» per una giornata a Firenze, individuata in domenica 16 dicembre 2007, presso il Centro avventista di «Villa Aurora» (vedere sotto come arrivarci). È prevista la trattazione di due temi: «Israele è ancora una luce?» e «Il sacerdozio oggi». Chi lo desidera, può prenotare il pranzo a prezzo «comunitario» che sarà definito in seguito.

     Avevo pensato che l’incontro del 16/12 potesse chiudere questa prima fase e aprirne un’altra, nella quale procedere in modo più «collettivo» e definendo meglio la strategia da adottare, ma ieri mi sono «scappate di mano» altre iniziative che vanno oltre il 16/12 e che superano la dimensione regionale.

     Sabato 17 sono stato a trovare Carlo Caruso, partecipando all’incontro della Chiesa e ricavandone la convinzione che quella piccola «piantina messianica» fosse di grande importanza non solo per gli ebrei italiani, ma per tutta la Chiesa della nostra nazione. Pensando a come poterli aiutare (e farsi da loro aiutare) mi è venuta in mente un’agape «di popolo» da fare a Piacenza la seconda domenica di maggio, impegnando per esempio un locale del Comune e con la possibilità d’un «pranzo al sacco» (magari in un parco, se il tempo è buono). Ne ho fatto cenno a qualcuno, constatando un diffuso interesse. Allora ho telefonato a Carlo, il quale si è dimostrato favorevole all’iniziativa, dicendomi che anche in altre parti del mondo si fa qualcosa di simile e risulta molto utile al fine d’una maggiore comprensione fra cristiani gentili e giudei.

     Ho anche constatato un diffuso fastidio per certe esagerazioni nelle quali cadono alcuni cristiani filo-ebraici, allora ho pensato di promuovere uno spazio su Internet nel quale proporre un approccio pro Israele sobrio e biblicamente fondato. Credo che i siti «buoni» ci siano già, ma uno in più non guasta e può essere di riferimento per una nuovo gruppo di lettori (può darsi che quest’iniziativa prenda avvio molto presto).

     La buona letteratura su questi argomenti è già presente, ma è spesso pubblicata da case editrici «di nicchia» e allora ho pensato all’opportunità di promuovere una serie di libri da far pubblicare a editori più conosciuti e con una buona distribuzione, in modo che il messaggio possa raggiungere più facilmente tutti i settori della società italiana. Questo programma è certamente molto ambizioso, ma ho già preso contatto con un autore per avere il primo manoscritto e, se andrà a buon fine il primo piccolo libro, potrebbe realizzarsi una serie che comprende l’intero Nuovo Testamento.

     Un nodo da sciogliere è stato su come relazionarsi rispetto a quanto si sta già facendo. Non sono arrivato a una definizione precisa del problema, ma sono orientato a pormi «a fianco» di chi sta già operando, non in concorrenza. Facendo soprattutto attenzione a non intralciare il lavoro altrui, ma cercando piuttosto di dare in qualche modo una mano.

     Sono diversi giorni che ho l’impressione d’essermi imbarcato in un progetto più grande di me. Ho allora pensato d’indire un incontro sabato 1 dicembre, presso l’albergo-ristorante-chiesa «El Shaddai» di Campi Bisenzio (Firenze), dalle 17 alle 20, (vedere sotto come arrivarci) per un tempo di condivisione e preghiera, da concludere con un piccolo pasto offerto. Questa struttura mi è stata fatta conoscere da Aissa Burtin, contattato in modo del tutto particolare, e già dal nome si vede quanto i proprietari (cristiani) amino Israele. La struttura è stata promossa da Rosa Grasso, una donna con una storia incredibile: l’averla incontrata è stato un grande incoraggiamento a proseguire nell’impresa, perché penso che lì ci sono amici dei quali non vogliamo abusare, ma sui quali possiamo contare.

     Sono certo che Dio ha in programma per noi un impegno che ci rallegrerà e che rallegrerà, ma se l’opera è sua, abbiamo bisogno prima e soprattutto di preghiera, poi di un’azione che ne sia la conseguenza. A Dio ci affidiamo per ogni cosa.

     Shalom a tutti.

 

     Fernando De Angelis, C.P. 92 - 52044 CAMUCIA (AR).

     E-mail: deanfer@alice.it; tel.: 0575-630177; cell. 347-3671034.

 

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ITINERARI

 

     1) Il Centro avventista «Villa Aurora» si trova nella zona dell’ospedale Careggi, ben segnalato dalle indicazioni stradali. Guardando l’ingresso del CTO (Centro Traumatologico Ortopedico), chi va a piedi deve andare a sinistra per pochi metri, dopo i quali trova a destra VIUZZO (non «via») del Pergolino. «Villa Aurora» è dopo pochi metri a sinistra (primo cancello) e la sala di riunione è quell’in prossimità del parcheggio. Essendoci il senso unico, chi arriva in macchina deve fare un percorso circolare, mantenendosi a destra del CTO, per poi prendere la prima a sinistra (via Incontri), che però è una stradina «quasi invisibile» e individuabile soprattutto per il cartello di divieto di transito rivolto ai camion. Imboccata via Incontri, bisogno tenersi sempre sulla sinistra, fino a incontrare VIUZZO del Pergolino, entrando nel primo cancello a destra (n. 8). Dall’autostrada A1, conviene uscire a Firenze Scandicci (ex Firenze Signa) e seguire le indicazioni per Careggi.

 

     2) «El Shaddai» si trova dietro il grande centro commerciale «I Gigli». Venendo da Firenze e imboccando la A11 (Firenze-Mare), circa tre chilometri prima dell’uscita di Prato Est si può vedere «El Shaddai» (essendo a ridosso dell’autostrada). Subito dopo l’uscita di Prato Est bisogna tenersi sulla destra, andando in direzione Firenze. Dopo circa 3 km, quando si è quasi superato «I Gigli», uscire dal raccordo tenendosi sulla destra, fiancheggiando così «I Gilgi» sul retro. Arrivati alla rotatoria, seguire l’indicazione Signa, ma dopo pochi metri e prima che cominci il cavalcavia, c’è a destra una piccola strada privata con l’indicazione di «El Shaddai» (tel. 055-898487).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/901-Avvio_MpI_Sh.htm

27-11-2007; Aggiornamento:

 

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