Camucia, 25-11-2007
Cari Amici,
ieri c’è stata una svolta nel mio recente impegno «pro Israele», perché hanno
cominciato a prendere forma prospettive che vanno oltre la precedente dimensione
regionale e settoriale. Ho allora pensato di far partecipi tutti quelli che
potrebbero gradire le sottostanti informazioni: o perché interessati a
partecipare alle iniziative, o a causa della nostra amicizia.
Il mio interesse per Israele non è recente e quando, nel 1988, ebbi occasione di
fondare la piccola rivista «Proiezioni», l’obiettivo primario fu non solo di
contrastare l’evoluzionismo, ma di vedere tutta la cultura alla luce della
Bibbia, con inserita una rubrica fissa «pro Israele». Mentre in seguito ci sono
state ripetute occasioni d’approfondire il creazionismo e la cultura in genere
(Storia, Geografia e altro), l’impegno per Israele è restato per lo più un
desiderio.
Una svolta c’è stata quando Silvia Baldi mi ha portato in un ristorante ebraico,
il cui gestore mi ha poi invitato a tenere in quel luogo delle «conversazioni
culturali». Poi con Gilda c’è stata la prospettiva di visitare Israele per la
prima volta e il conseguente stimolo a far stampare una maglietta col versetto «Benedetto
colui che viene nel nome del Signore» (Salmo 118,26; Luca 13,35). Il nuovo
interesse mi ha spinto a partecipare al Convegno EDIPI (Evangelici D’Italia Per
Israele) svoltosi all’inizio di questo mese, al termine del quale il presidente
Ivan Basana mi ha stimolato a promuovere le attività dell’Associazione in
Toscana: ho considerato questo come un «segno» e ho cominciato a riflettere su
cosa potevo fare, pensando di far leva soprattutto sul gruppo che era venuto al
ristorante ebraico.
Al Convegno EDIPI avevo ascoltato il cristiano-rabbino Carlo Caruso, col suo
desiderio d’evangelizzare gli ebrei italiani, e avevo fatto subito il proposito
d’approfondirne la conoscenza. Poiché abita a Fiorenzuola (Piacenza), per lui
non è facile venire a casa mia, né per me andare a trovarlo. Siccome sapevo del
desiderio d’alcuni pistoiesi d’invitarlo, allora l’ho «prenotato» per una
giornata a Firenze, individuata in domenica 16 dicembre 2007, presso il
Centro avventista di «Villa Aurora»
(vedere sotto come arrivarci). È prevista la trattazione di due temi:
«Israele è ancora una luce?» e «Il sacerdozio oggi». Chi lo desidera, può
prenotare il pranzo a prezzo «comunitario» che sarà definito in seguito.
Avevo pensato che l’incontro del 16/12 potesse chiudere questa prima fase e
aprirne un’altra, nella quale procedere in modo più «collettivo» e definendo
meglio la strategia da adottare, ma ieri mi sono «scappate di mano» altre
iniziative che vanno oltre il 16/12 e che superano la dimensione regionale.
Sabato 17 sono stato a trovare Carlo Caruso, partecipando all’incontro della
Chiesa e ricavandone la convinzione che quella piccola «piantina messianica»
fosse di grande importanza non solo per gli ebrei italiani, ma per tutta la
Chiesa della nostra nazione. Pensando a come poterli aiutare (e farsi da loro
aiutare) mi è venuta in mente un’agape «di popolo» da fare a Piacenza la
seconda domenica di maggio, impegnando per esempio un locale del Comune e
con la possibilità d’un «pranzo al sacco» (magari in un parco, se il tempo è
buono). Ne ho fatto cenno a qualcuno, constatando un diffuso interesse. Allora
ho telefonato a Carlo, il quale si è dimostrato favorevole all’iniziativa,
dicendomi che anche in altre parti del mondo si fa qualcosa di simile e risulta
molto utile al fine d’una maggiore comprensione fra cristiani gentili e giudei.
Ho anche constatato un diffuso fastidio per certe esagerazioni nelle quali
cadono alcuni cristiani filo-ebraici, allora ho pensato di promuovere uno spazio
su Internet nel quale proporre un approccio pro Israele sobrio e biblicamente
fondato. Credo che i siti «buoni» ci siano già, ma uno in più non guasta e può
essere di riferimento per una nuovo gruppo di lettori (può darsi che
quest’iniziativa prenda avvio molto presto).
La buona letteratura su questi argomenti è già presente, ma è spesso pubblicata
da case editrici «di nicchia» e allora ho pensato all’opportunità di promuovere
una serie di libri da far pubblicare a editori più conosciuti e con una buona
distribuzione, in modo che il messaggio possa raggiungere più facilmente tutti i
settori della società italiana. Questo programma è certamente molto ambizioso,
ma ho già preso contatto con un autore per avere il primo manoscritto e, se
andrà a buon fine il primo piccolo libro, potrebbe realizzarsi una serie che
comprende l’intero Nuovo Testamento.
Un nodo da sciogliere è stato su come relazionarsi rispetto a quanto si sta già
facendo. Non sono arrivato a una definizione precisa del problema, ma sono
orientato a pormi «a fianco» di chi sta già operando, non in concorrenza.
Facendo soprattutto attenzione a non intralciare il lavoro altrui, ma cercando
piuttosto di dare in qualche modo una mano.
Sono diversi giorni che ho l’impressione d’essermi imbarcato in un progetto più
grande di me. Ho allora pensato d’indire un incontro sabato 1
dicembre, presso l’albergo-ristorante-chiesa «El Shaddai» di Campi Bisenzio
(Firenze), dalle 17 alle 20, (vedere sotto come arrivarci) per un tempo di
condivisione e preghiera, da concludere con un piccolo pasto offerto. Questa
struttura mi è stata fatta conoscere da Aissa Burtin, contattato in modo del
tutto particolare, e già dal nome si vede quanto i proprietari (cristiani) amino
Israele. La struttura è stata promossa da Rosa Grasso, una donna con una storia
incredibile: l’averla incontrata è stato un grande incoraggiamento a proseguire
nell’impresa, perché penso che lì ci sono amici dei quali non vogliamo abusare,
ma sui quali possiamo contare.
Sono certo che Dio ha in programma per noi un impegno che ci rallegrerà e che
rallegrerà, ma se l’opera è sua, abbiamo bisogno prima e soprattutto di
preghiera, poi di un’azione che ne sia la conseguenza. A Dio ci affidiamo per
ogni cosa.
Shalom a tutti.
Fernando De Angelis, C.P. 92 - 52044 CAMUCIA (AR).
E-mail:
deanfer@alice.it; tel.: 0575-630177; cell. 347-3671034.
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ITINERARI
1) Il
Centro avventista «Villa Aurora» si trova nella zona dell’ospedale Careggi,
ben segnalato dalle indicazioni stradali. Guardando l’ingresso del CTO (Centro
Traumatologico Ortopedico), chi va a piedi deve andare a sinistra per pochi
metri, dopo i quali trova a destra VIUZZO (non «via») del Pergolino. «Villa
Aurora» è dopo pochi metri a sinistra (primo cancello) e la sala di riunione è
quell’in prossimità del parcheggio. Essendoci il senso unico, chi arriva in
macchina deve fare un percorso circolare, mantenendosi a destra del CTO, per poi
prendere la prima a sinistra (via Incontri), che però è una stradina «quasi
invisibile» e individuabile soprattutto per il cartello di divieto di transito
rivolto ai camion. Imboccata via Incontri, bisogno tenersi sempre sulla
sinistra, fino a incontrare VIUZZO del Pergolino, entrando nel primo cancello a
destra (n. 8). Dall’autostrada A1, conviene uscire a Firenze Scandicci (ex
Firenze Signa) e seguire le indicazioni per Careggi.
2) «El Shaddai» si trova dietro il grande centro commerciale «I Gigli».
Venendo da Firenze e imboccando la A11 (Firenze-Mare), circa tre chilometri
prima dell’uscita di Prato Est si può vedere «El Shaddai» (essendo a ridosso
dell’autostrada). Subito dopo l’uscita di Prato Est bisogna tenersi sulla
destra, andando in direzione Firenze. Dopo circa 3 km, quando si è quasi
superato «I Gigli», uscire dal raccordo tenendosi sulla destra, fiancheggiando
così «I Gilgi» sul retro. Arrivati alla rotatoria, seguire l’indicazione Signa,
ma dopo pochi metri e prima che cominci il cavalcavia, c’è a destra una piccola
strada privata con l’indicazione di «El Shaddai» (tel. 055-898487).
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/901-Avvio_MpI_Sh.htm
27-11-2007; Aggiornamento:
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