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1.
{Mihael Georgiev}
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Contributo: Dopo aver letto la voce «Concordismo»
nel Dizionario sull’Evoluzione, ti faccio
presente che, fra i teologi cattolici, con quel termine si indicano invece i
creazionisti. Questo perché loro tendono a escludere le implicazioni
scientifiche della Bibbia, ritenendola un libro esclusivamente «religioso»,
perciò non hanno necessità di concordare
la Bibbia con la scienza, cosa che invece cercano di fare i creazionisti e
che perciò loro chiamano «concordisti» (l'autore
è redattore del
sito creazionista
www.origini.info).
▬
Risposta: Grazie dell’informazione, della quale intendo tener
conto in una prossima revisione del Dizionario. Vista comunque la vaghezza del
termine e il diverso uso che se ne fa, penserei che sia meglio evitare quella
parola, a favore di espressioni più precise come «Evoluzionismo teista» o
«Creazionismo progressivo». {FDA - 21-12-2005}
2.
{Lettera firmata}
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Contributo:
Caro Fernando, con il tuo dizionario potresti fare da
collegamento fra i siti anti-Darwinisti italiani (o altri attori da te scelti) e
chiedere un commento a ognuna delle voci (salvo poi replicare tu stesso). In
altre parole, potresti fare un dizionario italiano
sull'argomento con i contributi di più enti. Andando su
«Controcorrente» si potrebbero avere in sintesi le opinioni di
tutti (o quasi). Questa idea richiederà più tempo, ma il risultato sarebbe molto
più ricco e utile a tutti.
▬ Risposta: Mi sembra inevitabile raccogliere la sfida, sperando di
avere una larga e costruttiva collaborazione. Grazie dell’incoraggiamento. {FDA
- 23/12/2005}.
3.
{Roberto
Tiso}
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Contributo: Ho dato un’occhiata a «
Proiezioni Culturali»
e, da quello che posso capire, c’è da parte vostra una costante buona volontà di
gettare sempre più luce sulla Bibbia: già questo è positivo. Devo però ammettere
di non condividere appieno ogni cosa: ad esempio, a
creazionismo
darei un altro significato, non condividendo i sei giorni letterali e i
10 mila anni di esistenza della vita sulla Terra. Secondo la teoria della
relatività generale di Einstein, tutto dipende dal punto di riferimento
spazio-temporale in cui ci si trova, pertanto quello che per Dio potrebbe essere
un giorno, per noi potrebbero essere mille o 7 mila anni. Questo come tu ben
saprai è stato provato. Nel vocabolario ovviamente ci saranno da aggiungere
altri termini e mi viene in mente ex nihilo, che sul mio Zingarelli (di
vecchia edizione) non c’è. Anche questo è un termine usato dai creazionisti
evangelici come creazione dal nulla in virtù di Ebrei 11,3, un concetto che
personalmente non condivido, poiché nulla si crea dal nulla, niente si crea e
niente si annichilisce, ma tutto proviene da qualcosa e quel qualcosa in questo
caso è DIO! Ad ogni buon conto il lavoro è interessante e che posso dire...
Iddio vi benedica. Se tu avessi bisogno di qualche aiuto od opinione mia
personale, fammi sapere. Questo è quanto posso dare, del resto sono già
piuttosto impegnato con la questione Diluvio-Arca, ho materiale da preparare,
contatti da tenere e anche conferenze da fare. Comunque se hai novità sugli
sviluppi fammi sapere e Buon Lavoro! {17/01/2006}
▬ Risposta: È incredibile! Sono anni che ci conosciamo, ci
frequentiamo e collaboriamo proprio come creazionisti (per esempio sei stato tu
a farmi conoscere Rosanna Breda (cfr.
Antievoluzionismo cattolico in crescita), eppure non siamo d’accordo su che
cosa sia il creazionismo! Anche ora preghi Dio di benedirci, ti rendi
disponibile a collaborare, eppure propendi per una concezione della materia che,
nella voce
sistema evoluzionista, definiamo di tipo
panteistico. Per capirci qualcosa ho ripescato la distinzione fra ciò che uno
professa
e ciò che uno vive; al di là delle tue convinzioni intellettuali, nella
vita applichi uno stretto letteralismo biblico: altrimenti non saresti andato
ripetutamente sul monte Ararat alla ricerca dell’Arca di Noè, cercando di
cogliere ogni dettaglio della Scrittura per trovarne le tracce (e sono certo che
non ti è mai venuto in mente che i 40 giorni di diluvio potrebbero essere 40
mila anni!). Insomma, mi fai pensare a quel figlio che parlò da
disubbidiente, ma poi si comportò da ubbidiente (Mt 21,30). Scendendo più
nello specifico, mi dici che non condividi la mia definizione di
creazionismo, ma anche tu riconosci che le nostre concezioni
sono diverse e allora dobbiamo chiamarle diversamente: per spingermi a cambiare
definizioni, dovresti propormi due parole distinte per le nostre due concezioni
(la tua mi pare che rientri nel
creazionismo progressivo). La teoria di Einstein sulla
relatività è stata certamente avvalorata da esperimenti, ma a parte il fatto che
sia molto difficile capirla, non credo che le parole della Bibbia vadano intese
su quella base. La Bibbia ha usato parole semplici che sono state rivolte a
gente semplice, perciò il loro contesto interpretativo è il «villaggio rurale»
(dove si sa bene cosa significhi «giorno»), non un circolo di sofisticati
intellettuali, nel quale a ogni parola si è capaci di trovargli mille
significati. Se nella Bibbia si cerca ciò che «potrebbe dire», va a finire che
non ci dice più niente. Grazie per il suggerimento di inserire
creatio ex nihilo (ossia creazione dal nulla), che accolgo. D’accordo che
nulla si crei dal nulla, ma è Dio ad avere creato la materia o la materia ad
aver creato Dio? Insomma, chi ha il primato e a chi spetta l’ultima parola?
Tutta la Bibbia, oltre ad Eb 11,3 e Gen 1, parla di un Dio che ha piena
signoria
sulla materia, perciò la «creazione dal nulla» (creatio ex nihilo) fa
da sempre parte delle convinzioni professate dai cristiani. L’aver scoperto le
nostre divergenze… non intacca la nostra amicizia e sono certo che continueremo
a collaborare, concentrandoci su ciò che ci unisce. Indico il tuo indirizzo
e-mail in modo
che, chi ne fosse interessato, può chiederti informazioni sulla ricerca
dell’Arca che stai portando avanti. {FDA – 20/01/2006}.
4.
{Geoffrey Allen}
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Contributo: Mi risulta che la definizione da te proposta sul Dizionario
per «Darwinismo»
si applichi invece piuttosto al «Neodarwinismo».
Propongo di scindere comunque la voce in due distinte. Gli scienziati
specialisti nel campo fanno una netta distinzione: ora nessuno è più darwinista
in senso stretto. {14/01/2006}
▬ Risposta: Ti ringrazio del contributo, che mi trova
completamente d’accordo e del quale terrò conto, facendo in qualche modo
presente la diversità dei due significati. Sono stato un po’ incerto se fare o
no la distinzione che tu proponi, poi ho trascurato di farla, perché anche gli
scienziati specialisti, quando partecipano ai dibattiti o scrivono sui giornali,
sorvolano sul fatto che molte cose dette da Darwin le rifiutano pure loro e
tendono a concentrarsi sull’esaltazione di Darwin in generale e della selezione
naturale in particolare, dichiarandosi non «neodarwinisti», ma semplicemente
«darwinisti». Probabilmente opterò per una specificazione interna della voce «Darwinismo»,
perché nel Dizionario voglio tener conto principalmente dell’uso concreto che si
fa delle parole. {FDA – 17/01/2006}
5.
{Giandomenico Briganti}
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Contributo: Ho ricevuto la «Prima raccolta» di PC e mi fa
piacere che mi hai citato nei ringraziamenti, ma certo non è questo il punto.
Come sempre — altrimenti non leggerei quel che scrivi o mi proponi — hai il
merito di parlar chiaro, un pregio che presuppone di avere idee chiare;
ingarbugliare il discorso è tipico degli opportunisti… Come sai è un linguaggio
che condivido. Per quanto riguarda PC hai fatto bene a mettere per iscritto un
tuo bilancio/progetto. Io, neanche a farlo apposta, sto invece rileggendo, o
meglio leggendo con calma e soppesando, un testo di tanti anni fa, ma molto
utile: Teilhard de Chardin, Il fenomeno umano. Ebbi a suo tempo molta
simpatia per questo grande gesuita… Lo conosci? Se lo vorrai leggere me lo
dirai. Per il resto direi che la Creazione è una de/cisione molto netta…
prendere o lasciare! Il creazionismo purtroppo porta con sé un «ismo» come del
resto — lo ammetto — l’evoluzionismo, il fascismo, il comunismo, etc!
{1/01/2006}
▬ Risposta: Due come noi che si parlano chiaro e partono da presupposti
diversi dovrebbero scontrarsi, è stata perciò una piacevole sorpresa aver potuto
dialogare nel passato e continuare anche adesso. Più di trent’anni fa, uno dei
primi libri che ho acquistato si intitolava Che cosa ha veramente detto
Teilhard de Chardin; lessi solo la prima parte e poi non l’ho più aperto,
perché questo prete cattolico «super-evoluzionista» lo trovai proprio agli
antipodi. Il nome dello sconosciuto autore era scritto molto piccolo e solo
quando, per altre vie che tu conosci, mi sono interessato a Sergio Quinzio, ho
scoperto con sorpresa che quell’autore era proprio lui (anche se, nelle varie
bibliografie che se ne facevano, di quel libro non si parlava). Dato che anche
tu hai ad un certo punto maturato una grande stima per Sergio Quinzio, mi vien
da pensare che la grande simpatia per de Chardin adesso non ci sia più (tanto
più che mi sembra sia uno di quegli autori dal linguaggio ingarbugliato).
Staremo a vedere, in ogni caso, dopo che ti sarai riletto il «grande
gesuita», credo vorrai leggere cosa ne ha detto Quinzio (e che io condivido
largamente). Gli «ismi» sono tutti negativi? Posso concordare, se agli «ismi» si
dà il significato di faziosità e di volersi mettere i paraocchi, ma non tutti
gli «ismi» sono uguali, non tutti storicamente si sono comportati allo stesso
modo. Concordi sicuramente sul fatto che, per esempio, fra il creazionismo
americano (perché da lì nasce quello del quale si parla oggi) e il fascismo
spicchino più le contrapposizioni che le somiglianze. Questo mi stimola a
chiarire presto che non è corretto mettere tutti i
fondamentalismi sullo stesso piano (quello evangelico non è certo simile a
quello di Bin Laden!) perché fanno parte di sistemi culturali diversi.
Ecco un’altra utilità di lettere come questa: stimolare a far crescere PC
proprio dove il concreto dialogare spinge a fare. Grazie della lettera, perciò,
ma considererò completata la risposta solo dopo aver definito le voci relative
ai fondamentalismi ed ai sistemi
culturali. {FDA – 20/01/2006}
▬
Una nota finale:
Non è un caso che Teilhard de Chardin
sia preso a maestro dagli umanisti cosmici (o evoluzionisti cosmici), compresi
ufologi e affini! È fautore di un panteismo filosofico, sebbene egli non lo
avrebbe chiamato così. Infatti, l’unità escatologica viene vista come «fusione»
che cancella le differenze. In Gn 1-2 il Dio della Bibbia creò l’armonia proprio
dividendo e differenziando (luce e tenebre, acque di sopra e acque di sotto
l'atmosfera, terra e mare, maschio e femmina ecc.). Nel nuovo mondo di Dio (Ap
21s) si parla —
tra altre cose —
di popoli e nazioni e non di un’amorfa
globalità omogeneizzata. È sempre pericoloso quando i «teologi» interpretano la
Bibbia con la filosofia greca o con quella orientale. Ci perdono tutti. {Nicola
Martella}
6.
{Silvia Baldi}
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Contributo: Ho letto il vario materiale e non solo mi ha confermato tanti
principi che abbraccio più per intuito che per scelta determinata, ma
soprattutto mi ha aiutato ad aprire gli occhi su un orizzonte molto più vasto di
quello che fino ad adesso avevo concepito.
Mi ha fatto affiorare le domande e i tanti
interrogativi che emergono una volta che si è posto il primo mattone. È chiaro
che certe questioni le avevo già affrontate, ma mai in modo così esplicito e
soprattutto mai con delle implicazioni così forti sul piano pratico, direi di
vita quotidiana. Basti pensare all’insegnamento che i nostri figli ricevono fin
dalla prima elementare (e mio figlio è entrato quest’anno!). Certi insegnamenti
che ricevono a scuola mi avevano già indotto, per esempio, a conoscere di più la
questione dei dinosauri. Un libro di facile lettura è Quei misteriosi
dinosauri (di N.A. Whitcomb, U.C.E.B., Fondi 1994), ma che dire? È
come dare un po’ di latte a chi deve ancora crescere molto. Una cara amica e
sorella cristiana, insegnante di scuola elementare, mi ha chiesto il materiale e
io le passerò la «Prima raccolta» su carta che mi hai mandata. Gli articoli, essendo abbastanza brevi, aiutano a
entrare meglio nell’argomento, ma il Dizionario a mio avviso è ancora
troppo per specialisti, alcune voci andrebbero ancora semplificate. La voce
Evoluzionismo
potrebbe essere un po’ ampliata?
Concordo che nelle Università talvolta i cristiani
siano più nascosti che altrove, ma ci sono anche fiaccole accese e opportunità,
come sto sperimentando in questi giorni. Sono infatti stata incaricata
dall’Università di Firenze (cattedra di Storia delle Religioni) di scrivere una
relazione di circa 30 pp. sul tema «Israele e il movimento messianico in
Italia attraverso uno sguardo all’editoria evangelica italiana dal 2000», in
onore del prof. Domenico Maselli (che è anche pastore evangelico) andato in
pensione. La relazione verrà inserita in un volume più ampio con molti altri
interventi e io l’ho ricevuto come un segno dal cielo. Chiedo le vostre
preghiere.
{28/01/2006}.
▬
Risposta:
Grazie per l’articolata e incoraggiante lettera, ma soprattutto grazie per
quelle osservazioni che possono portare a miglioramenti. Una come te deve
capir bene tutto e, se non succede, la considero una mia colpa (o comunque il
non aver raggiunto bene uno degli scopi che mi sono prefissi). Dovresti però fare uno sforzo in più e segnalarmi
dove hai trovato difficoltà, in modo che possa ancora lavorarci; per far
presto, per esempio, potresti semplicemente rimandarmi indietro il file,
colorando in rosso le parti da semplificare. La voce
Evoluzionismo
è un po’ particolare, perché è in qualche modo trattata in tutto il Dizionario
(le prossime voci, per esempio, sono incentrate su una critica scientifica a
Darwin), ma anche qui, se mi fai una proposta specifica (che cosa ci vorresti
trovare?) cercherò di soddisfarla (ampliando la voce o mettendoci il
collegamento con un’altra voce). Evidentemente mi fa molto piacere l’incarico che hai
avuto dall’Università di Firenze, nella quale era notoria la disponibilità verso
gli studenti del «fratello» Domenico Maselli (era infatti in veste fraterna che
si presentava, senza falsa umiltà, ma mettendo tutti a proprio agio). Come non
collegarla all’altra presenza evangelica rappresentata da Giorgio Spini? È
proprio in questo mese che ci ha lasciati e, il giorno dopo la morte, ho voluto
acquistare diversi quotidiani: spero di poter mettere presto online una
selezione di ciò che hanno scritto, per far comprendere come si possa coniugare
il rigore culturale con la fede, la chiarezza delle proprie convinzioni col
suscitare la simpatia dell’avversario (mi è arrivato un aneddoto significativo;
aveva fatto la Resistenza ed era stato il primo ufficiale italiano a entrare in
Firenze, sicché quando intuì che l’eccellente studente esaminato aveva
convinzioni opposte alle sue non gli fece certo piacere, ma lo congedò dicendo:
«Devo darle il massimo dei voti, ma lei è un fascista!».
{DAF – 19/01/2006}.
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/701-Confr_evoluz1_Ori.htm
21-12-2005; Aggiornamento: 28-01-2008
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