Nella cornice naturalistica e assieme favolistica del parco borbonico del
Fusaro, di fronte alla settecentesca casina fatta dal Vanvitelli sul lago e
commissionata da un sovrano più intento alla caccia e alla pesca che agli
affari di Stato (Ferdinando di Borbone), pochi avrebbero immaginato di poter
assistere ad una conferenza su un tema attualmente tanto spinoso:
l’evoluzione biologica dell’uomo.
La Chiesa Evangelica «dei Fratelli», di Bacoli (Napoli), ha invitato il prof.
Antonio Cicerale di S. Severo (Foggia) da venerdì 8 a domenica 10 settembre
2006, per tre conferenze incentrate sul tema appunto dell’evoluzione umana.
Cicerale è stato particolarmente efficace nella sua esposizione perché, oltre ad
essere radicato nella Bibbia, è anche insegnate di Scienze nelle Scuola media e
fa attività di ricerca in campo biologico.
La prima serata è stata dedicata all’illustrazione dei «fatti» controversi e
pieni di buchi su cui si fonda l’ominazione (cioè il passaggio da un antenato
scimmiesco all’uomo). Cicerale è riuscito a rendere bene l’idea di totale
infondatezza scientifica dell’evoluzione dell’uomo, soprattutto quando ha
evidenziato l’esistenza di enormi lacune nella documentazione paleontologica
delle presunte filiazioni (il famoso problema degli anelli mancanti).
Nella seconda serata c’è stata l’analisi di alcune dichiarazioni di
evoluzionisti integrali, prendendo ad esempio affermazioni di Gould e della
avanguardia evoluzionista, concetti
solitamente ben esposti nella nota trasmissione di Piero Angela & figlio.
Interessante è anche stata la parentesi colorita dei futuri scenari
dell’evoluzione con i suoi vari Homo cosmicus, dalle capacità
intellettive ridotte.
Si è infatti avuto modo di apprendere che i teorici dell’evoluzionismo prevedono
per il futuro un’evoluzione umana di tipo degenerativo, motivando questo che
essi definiscono uno scenario molto verosimile e scientificamente fondato, con
l’inevitabile riduzione di alcune facoltà intellettive, fino alla vera e propria
perdita. Perdita dovuta alla non utilità di alcune facoltà legate ad esempio
alla competizione per il cibo o alla inutilità di fare operazioni matematiche
che saranno ormai svolte completamente da calcolatori elettronici, sempre più
rapidi e miniaturizzati. Un quadro quindi futuristico in cui si vedranno uomini
dalla testa più piccola a causa del diminuito volume cerebrale e donne dalle
ridotte e meno piacevoli rotondità corporee.
In questo concetto di evoluzione di tipo degenerativo, è addirittura sembrato di
ravvisare un riconoscimento di ciò che la Bibbia afferma da secoli, cioè che
l’uomo, a causa del peccato, è condannato ad andare verso il basso piuttosto che
verso l’alto: certi uomini impiegano solo un po’ più di tempo per riconoscere
che la Bibbia ha sempre ragione.
La terza e ultima serata ha avuto una veste più propriamente evangelistica, con
un piccolo spazio finale dedicato alle domande.
Si è anche parlato delle recenti iniziative di papa Ratzinger e ne è emersa una
figura con tendenze creazioniste, anche se ancora tutte da valutare. Sarà
interessante, a questo proposito, vedere come reagiranno quei molti cattolici i
quali ritenevano che l’evoluzione fosse ormai una faccenda definitivamente
chiarita.
Il pubblico era attento e numeroso, anche se con un atteggiamento un po’
passivo. Un particolare interesse c’è stato da parte di una professoressa di
Scienze della Scuola media, e ho intenzione di aprire dei seri dibattiti nella
sua scuola, contando di andare poi anche nel nuovissimo Liceo scientifico della
zona. Spero che i professori non si sottrarranno all’obbligo di rispondere in
modo soddisfacente alle molte questioni che intendo porre loro, anche se a fare
le domande sarà un semplice falegname come me.
Aggiornamento: 03-05-07
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