Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Spiegazione delle rubriche

 

 

Carismaticismo e occultismo a confronto
   Ecco le parti principali:
■ Alcune basi del carismaticismo
■ Problemi del carismaticismo
■ Carismaticismo ed esoterismo
■ Carismaticismo e dottrine
■ Fatti, casi ed eventi
■ Casi di cura d’anime

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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DARWIN E LA FORZA DEL NULLA

 

 di Fernando De Angelis

 

Un lettore ha evidenziato la «nullità scientifica» di Darwin: e se stesse proprio lì la sua forza?

___________________________________

 

«Caro Fernando, le due “verità” che ha detto Darwin sono banali e quasi ovvie (l’esistenza della storia e delle piccole variazioni nelle specie) e sono sempre state conosciute. Oltre a queste due banalità ha detto solo falsità colossali, che da ormai un secolo e mezzo hanno contribuito non poco a distruggere ogni vera intellettualità in Occidente. Darwin non credeva ad alcun “progetto” (né tanto meno a un “progettista”). Per cui quello che fece Darwin fu proprio distruggere alla radice ogni idea di un qualsivoglia “progetto centrale”». [Lettera firmata].

 

Risposta: Concordo sul fatto che Darwin abbia detto per lo più banalità e falsità, ma se ha fatto tanto rumore e, dopo un secolo e mezzo, ci costringe ancora a lottargli contro, qualche virtù dovrà pure averla avuta. Per esempio, convincere col nulla non è mica facile; e proprio perché non si è detto niente diventa impossibile essere poi smentiti! Perciò è in fondo più una diavoleria che un nulla!

     Il modo di dire falsità di Darwin, poi, è prudente, spesso ammette ciò che non è provato, è educato verso gli avversari: così le persone sono affascinate dal modo e trascurano la sostanza. Altra «virtù» di Darwin è stata quella di aver individuato bene quello che la gente amava e pure oggi le persone «amano» Darwin, indipendentemente dalla scientificità dei suoi discorsi: anche per questo è difficile contrastarlo. Insomma, meglio non sottovalutare l’avversario.

     È vero che Darwin e l’evoluzionismo sono teoricamente «antifinalisti», ma nel tracciare uno sviluppo che va dall’essere unicellulare all’uomo, individuano «casualmente» un certo percorso. Vorrà pur dire qualcosa se gli evoluzionisti disegnavano una «scala» dell’evoluzione e un evoluzionista radicale come Monod, pur negando il finalismo, introduce il termine di «teleonomia» (insomma, non c’è, ma sembra che ci sia e diamogli un nome). Dato poi che la cornice culturale del darwinismo è quella della borghesia inglese del suo tempo, allora è ancor più evidente la credenza in un «progresso» (parola che ha in sé un finalismo). [26/12/05]

 

Aggiornamento: 03-05-07

 

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