Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Escatologia 1

 

4. Varie

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Spiegazione delle rubriche

 

 

Questa opera contiene senz’altro alcune novità. Leggendo i brani escatologici della Bibbia sorgono vari interrogativi, ad esempio i seguenti:
■ I credenti, quando muoiono, vanno in cielo o in paradiso?
■ I morti nell’aldilà sono solo inattivi o anche incoscienti?
■ I bimbi morti dove vanno?
■ Se nessuno sa il giorno e l’ora dell’avvento del Messia, perché diversi cristiani hanno fatto predizioni circostanziate per il loro futuro imminente?
■ Qual è la differenza fra escatologia e utopia?
■ In che cosa si differenzia la speranza biblica dalla speranza secolarizzata di alcuni marxisti?
■ Il «rapimento» precederà o seguirà la tribolazione finale?
■ Quando risusciteranno i credenti dell’AT?
■ Il regno millenario è concreto o solo spirituale?
■ Durante il suo regno futuro col Messia regnerà sono Israele o anche la chiesa?
■ Nella nuova creazione i credenti abiteranno in cielo o sulla nuova terra?
■ Lo stagno di fuoco esisterà per sempre?
■ I morti si riconoscono nell’aldilà?
■ Non sarà noioso vivere nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il tempo nel nuovo mondo?
■ Ci sarà il matrimonio nel nuovo mondo?
■ Eccetera...

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Escatologia 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PER L’EUROPA ANCHE L’INTELLIGENT DESIGN

È UN PERICOLO PUBBLICO!

 

 di Fernando De Angelis

 

 

1.  IL CONSIGLIO D’EUROPA DISSE: Riportiamo prima la notizia, utilizzando alcuni stralci di un articolo apparso su L’Unità online di sabato 06/10/2007, per poi farne un commento.

 

Il Consiglio d’Europa sul creazionismo: «Non insegnatelo»

 

I parlamentari dei 47 paesi del Consiglio d’Europa hanno invitato i loro governi ad «opporsi fermamente» all’insegnamento del creazionismo […] Il Consiglio d’Europa, istituito il 5 maggio 1949, con lo scopo di favorire la creazione di uno spazio democratico e giuridico comune in Europa, ha tra i suoi fini istitutivi quello di tutelare i diritti dell’uomo e la democrazia pluralista […] l’assemblea del Consiglio d’Europa ha dichiarato (nella risoluzione passata con 48 voti contro 25 durante la sessione plenaria di giovedì [04/10/2007, N.d.R.] a Strasburgo): «Se non stiamo attenti, il creazionismo può diventare una minaccia per i diritti umani» […] «L’“intelligent design”, presentato in maniera più sottile, cerca di far passare il suo approccio come scientifico, ed è proprio qui il pericolo», hanno aggiunto. I parlamentari sottolineano che il creazionismo è rimasto per tanto tempo un fenomeno quasi esclusivamente americano. Oggi, le tesi creazioniste si dirigono verso l’Europa e la loro diffusione interessa un numero non trascurabile degli Stati membri del Consiglio d’Europa. Il rapporto fa riferimento ad esempi in Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, nei Paesi Bassi, in Polonia, Russia, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia e nel Regno Unito […] Nato in America ufficialmente ai primi del 1900 per contrastare la «destabilizzante» Teoria di Darwin, il «creazionismo», sostiene la credenza assoluta nell’interpretazione letterale del racconto biblico delle origini secondo cui il mondo sarebbe stato creato da Dio così com’è, in sei giorni, circa seimila anni fa; di conseguenza, rifiuta e nega tutti i modelli scientifici di evoluzione, sia per l’Universo, sia per gli esseri viventi e l’uomo.

 

 

2.  COMMENTO: Che l’Europa abbia un sottofondo pagano è evidente, ma non immaginavo che si spingesse fino a prendere una così ferma posizione a favore dell’evoluzionismo, vedendo addirittura un pericolo per i diritti umani non solo nel creazionismo che prende alla lettera Genesi 1, ma anche in quello che sostiene l’Intelligent Design, cioè quello che invita a considerare gli esseri viventi come frutto di un Progettatore: quest’ultimo però connotato in modo così vago che potrebbe anche aver «creato» per mezzo dell’evoluzione.

     Il Consiglio d’Europa è più ampio dell’Unione Europea, perché ne fanno parte 20 Paesi in più e, partendo dall’Atlantico, si estende fino ad includere anche la Russia e la Turchia.

     Certo che il segnale è fortemente negativo, ma non credo che si debba molto drammatizzare e ne indico tre motivi: 1) Si tratta di un invito non vincolante per i governi; 2) Circa un terzo dei componenti si è opposto (e Dio, per dirigere le maggioranze che sbagliano, fa spesso leva sulle minoranze); 3) Il documento stesso, infine, certifica una crescente forza del creazionismo, che è già penetrato significativamente in ben 14 Stati membri.

     Questo documento, dipingendo i creazionisti come una minaccia, invita evidentemente a contrastarli in ogni possibile modo e questo ci procurerà qualche incomprensione in più, ma non c’è da farsene meraviglia, perché il cristianesimo degli inizi si diffuse rapidamente in un contesto di moderata persecuzione e può darsi che anche a noi cristiani europei sia utile che l’avversario scopra il suo vero volto.

     Significativo è il finale dell’articolo, dove viene descritto il creazionismo come fosse un blocco unico, connotandolo poi nel modo più estremizzato (nessun creazionista, per esempio, nega la microevoluzione): la solita tecnica di deformare l’avversario, per poi rendersi più facile il compito di attaccarlo.

     I diritti dell’uomo e la scienza si sono sviluppati proprio in un contesto cristiano (che vede l’uomo come immagine di Dio, Gn 1,26) e chi accusa i cristiani di aver bloccato la scienza (caso Galilei), dovrebbe considerare che sono stati poi altri cristiani a fargli riprendere il cammino (Newton e l’Inghilterra puritana, per esempio).

     Nel riportare la notizia sul Corriere della Sera (06/10/2007, p. 17), anche Maria Serena Natale ne prende le distanze, facendo fra l’altro osservare: «In fondo, dal motore immobile aristotelico all’orologiaio newtoniano, il pensiero di un Autore nelle sue molteplici manifestazioni ha contribuito a formare la coscienza occidentale […] A dispetto di Darwin, stavolta il dibattito non ha fatto passi in avanti».

     Ho scritto il presente commento su invito di Nicola Martella, cerco però di schivare le questioni del momento, perché la «foglia dell’attualità» che ci poniamo davanti può ostacolarci una visione più panoramica. Rimando perciò ai «Lampi di geografia cristiana» chi volesse approfondire in modo non occasionale il rapporto tra Gesù e le nazioni.

 

Creazionismo dichiarato pubblico nemico dal Consiglio d’Europa {Nicola Martella} (T)

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/408-Europa_anticreazionista_Esc.htm

10-10-2007; Aggiornamento:

 

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