Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

Prima pagina

Contattaci

Domande frequenti

Novità

Arte sana

Bibbia ed ermeneutica

Culture e ideologie

Confessioni cristiane

Dottrine

Religioni

Scienza e fede

Teologia pratica

▼ Vai a fine pagina

 

La lieve danza delle tenebre

 

4. Varie

Scrivi @ F. De Angelis

Spiegazione delle rubriche

 

 

L’occultismo viene presentato quale problema sociale, razionale e biblico.

  Alcuni dei temi principali sono i seguenti:
■ La superstizione
■ La divinazione
■ L’astrologia
■ Medianismo e fenomeni extra-sensoriali
■ Lo spiritismo
■ La magia
■ La massoneria
■ La neostregoneria
■ Il satanismo
■ Il paranormale
■ La religione
■ I fenomeni estatici e la falsa profezia
■ L’esoterismo
■ La dottrina occulta
■ I fenomeni occulti nella prospettiva biblica

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Serviti della e-mail sottostante!

E-mail

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANTIEVOLUZIONISMO CATTOLICO IN CRESCITA

 

 di Fernando De Angelis

 

Mi avevano donato una videocassetta che esponeva molto bene le argomentazioni antievoluzioniste e immaginavo che fosse stata prodotta da qualche missionario protestante. Telefonai per avere informazioni e ci volle qualche minuto per capire che, dall’altra parte, c’era invece una cattolica (Rosanna Breda). La videocassetta era stata prodotta da cattolici francesi (si intitola Evoluzione, fatto o credo, ora distribuita dalla Casa Biblica di Vicenza). Rosanna Breda mi raccontò che non riusciva ad accettare l’invito del suo parroco a «non prendere troppo sul serio la Bibbia». Sfogliando un mensile, capitatogli per caso, ebbe notizia di un certo Fernand Crombette (1880-1970), un laico francese che, nella mezza età, aveva cominciato a credere nell’attendibilità storica e scientifica della Bibbia, dedicandosi poi alla produzione di una grande mole di scritti. Nonostante avesse fatto solo la terza media, Rosanna Breda e il marito Claudio si sono messi d’impegno a tradurre le opere di Crombette, attività che continuano a svolgere tuttora. I discepoli di Crombette hanno costituito in Francia l’Associazione CESHE e pubblicano la rivista trimestrale Science et Foi (Scienza e Fede).

     Rosanna Breda mi ha subito parlato di Anna Maria Cenci, una commentatrice della Bibbia a «Radio Maria» chiaramente antievoluzionista. Anche con lei si è sviluppato subito un clima di cordialità e ha in seguito fatto due trasmissioni utilizzando e pubblicizzando il mio libro sull’origine della vita. In seguito si è fatta promotrice della pubblicazione, da parte del noto editore cattolico Gribaudi, di un libro di Terino Alfredo sul Pentateuco, che controbatte la «teoria documentaria», dimostrando che la Genesi non deriva da una «evoluzione» della mitologia mesopotamica (Alfredo Terino, Le origini. Bibbia e mitologia, Gribaudi, 2003). L’editore Gribaudi, dopo aver constatato la ricettività del pubblico cattolico, ha proseguito e sta proseguendo con altri libri creazionisti. Anche l’antievoluzionismo di Anna Maria Cenci è derivato dall’amore per la Bibbia, entrata in casa sua qualche decennio fa quando era laureanda in Medicina, nella versione Diodati, perché venduta alla sua mamma da un colportore protestante che non ha più rivisto.

     Ho cominciato con questi aneddoti per far vedere come il progredire delle idee possa spesso dipendere da persone semplici, che però hanno fatto scelte motivate da convinzioni non superficiali. Certamente c’è poi anche chi cerca di strumentalizzare gli altri secondo i propri fini, ma i «grandi movimenti» veramente efficaci sono in genere il risultato di tanti «piccoli movimenti» di persone che hanno deciso di spendersi per una causa (sia giusta o sbagliata).

     Mentre quello di Rosanna Breda e Anna Maria Cenci è un filone antievoluzionista che potremmo definire «proveniente dal basso e stimolato direttamente dalla Bibbia», quello dei due noti scienziati Giuseppe Sermonti e Antonino Zichichi (ambedue di area cattolica) potremmo invece definirlo «dall’alto e di tipo scientifico-culturale», con un orientamento più antidarwinista che antievoluzionista, ossia più volto a contrastare le modalità proposte da Darwin che a rifiutare l’evoluzionismo in sé.

     Sermonti ha fatto un’opera pionieristica in Italia e il suo libro (scritto insieme al paleontologo Roberto Fondi) fu un vero «sasso nello stagno» ed ebbe ben sei edizioni in tre anni (Dopo Darwin, Rusconi, 1980). Il discorso è stato poi proseguito con un altro libro dal titolo eloquente: Dimenticare Darwin (Il Cerchio, 2003).

     Zichichi ha chiaramente ribadito che il darwinismo non ha «niente di scientifico» e lo ha fatto in due libri di successo, editi da Il Saggiatore (Perché io credo in colui che ha fatto il mondo [1999]; Galilei divin uomo [2001]).

     Un altro filone dell’antievoluzionismo cattolico è venuto alla ribalta con un libro di Maurizio Blondet (L’uccellosauro ed altri animali [Effedieffe, giugno 2002]). Blondet è editorialista de L’Avvenire, un quotidiano del quale sono proprietari i vescovi italiani (Conferenza Episcopale). Blondet si può considerare come esponente di un’area cattolica tradizionalista e combattiva, che ha un po’ di nostalgia dell’ordine anteriore al Concilio Vaticano II. In quest’area si era sempre mantenuto un minimo di antidarwinismo, ma il libro di Blondet gli ha dato una connotazione e una rilevanza nuovi. Ne citiamo alcune espressioni, tratte dalla parte finale (p. 130): «Sono proprio i fondamentalisti americani a rappresentare qui il lato migliore della laicità, quella che distingue i due piani: la fede dall’indagine naturale. Qualcosa che come cattolici (e un po’ troppo papisti) dovremmo imparare da loro […] il Papa non è un’autorità in questioni scientifiche, perché la scienza per principio non riconosce autorità. Essa fa appello alla ragione critica […] Se il Papa dichiarasse l’evoluzionismo un dogma della Chiesa — cosa che si spera non faccia mai, senza esserne troppo sicuri — gli autentici cattolici non avrebbero l’obbligo di credergli. Il darwinismo, non est de fide. Non è materia di fede».

     Si è venuta così delineando una singolare alleanza fra un cattolicesimo tendenzialmente antiprotestante e l’ala derivante dal protestantesimo più anticattolico. Alleanza strana fino a un certo punto, perché negli USA essa è operativa da tempo ed è fondata sul fatto che, nello sviluppato Occidente, il nemico numero uno di qualsiasi religione (Bin Laden a parte) non è l’altra religione, ma un secolarismo sempre più radicato che corrode tutti.

     Ecco allora che Fabrizio Fratus, responsabile dei giovani della destra milanese, dopo aver letto il libro di Blondet, ha preso contatto con i creazionisti dell’AISO (ex CSC), organizzando poi una «settimana antievoluzionista» a Milano (febbraio 2003), con manifestazioni varie e con una buona eco nella stampa nazionale.

     Ecco allora che a Napoli (primavera 2003) la casa editrice cattolica «Ecclesiae Domus» ha organizzato un convegno nel quale ha invitato, come relatori, non solo cattolici filo evoluzionisti, ma anche esponenti creazionisti come Mihael Georgiev e Martin de Groot, il tutto con la collaborazione della Editrice Domenicana Italiana. Da quelle conferenze è nato poi un libro che ho appena finito di leggere e che è stato lo stimolo finale per scrivere questo articolo (G. Castello - H. J. De Groot - L. Gaudio - M. Georgiev, Il Mistero delle origini dell’universo e dell’uomo [Editrice Ecclesiae Domus, 2005]).

     Nel marzo 2004 il Ministro della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti, nel riformulare i programmi per i primi otto anni di scuola, non ci ha inserito l’evoluzionismo. È parso un fulmine a ciel sereno, ma non lo è poi stato granché se, considerando quanto fin qui detto, si tiene conto che la Moratti è di area cattolica, milanese e appartenente al centro destra.

     Su questi vari fuochi accesi è arrivata come benzina una spinta proveniente addirittura dal Vaticano. Il nuovo papa Benedetto XVI, infatti, proprio nell’omelia iniziale del suo pontificato, ha detto che «Non siamo il prodotto casuale e senza senso dell’evoluzione» (24/4/2005), esprimendo un orientamento di contrasto che già aveva manifestato da cardinale. A ciò ha fatto seguito, nemmeno tre mesi dopo, una pubblica presa di posizione dell’autorevole cardinale viennese Schönborn, che gode di molta familiarità con papa Ratzinger. Schönborn, in un articolo scritto per il New York Times (7/7/2005) e ripreso dal Corriere della Sera del 10/7/2005, afferma che «un sistema di pensiero che neghi o tenti di confutare la palmare evidenza di un disegno biologico è ideologia, non è scienza». Precisa poi che l’evoluzionismo può essere sì insegnato nelle scuole cattoliche, ma facendo attenzione a presentarlo come «una delle tante teorie». Insomma quell’articolo, nel contesto del dibattito presente negli USA, è stato un sostanziale schierarsi a fianco dei creazionisti.

     Pochi giorni fa, infine, ho saputo del sito cattolico «Storia libera» che, oltre a essere molto vasto, ha un’ampia sezione antievoluzionista e nel quale il ripensamento sulle origini, per loro come per noi, è parte di un complesso progetto che investe la storia, la cultura in genere e la teologia.

     Riassumendo questa carrellata, il primo libro di Sermonti (1980) sembrava aver fatto «un buco nell’acqua». Invece nel cattolicesimo le tendenze antievoluzioniste hanno continuato a crescere in modo nascosto, «esplodendo» proprio in questi ultimi anni (cioè dal 1999 in poi, sarà stato il primo libro di Zichichi a stimolare l’emersione di questa tendenza?). È significativo che una crescente consapevolezza antievoluzionista si sia verificata anche in ambito protestante e questo fa pensare a una promettente «tendenza di fondo».

     Come porsi di fronte a tutto ciò? Blondet, per esempio, subito dopo il libro citato ne ha scritto un altro (Chi comanda in America? [Effedieffe, dicembre 2002]), dal quale dissento radicalmente e che mi sembra addirittura antisemita. Anche nei riguardi di altri cattolici antievoluzionisti ho delle riserve che vanno oltre le differenze teologiche (che tra l’altro non sono secondarie).

     Mi viene però da confrontare l’atteggiamento degli apostoli verso i Samaritani con quello avuto da Gesù. La religione dei Samaritani era corrotta (2 Re 17,24-41) e c’era ostilità con i Giudei (Lc 9,54; Gv 8,48). Gesù però non si concentrò su ciò che erano stati in passato e nemmeno su ciò che erano nel presente: guardò a ciò che potevano essere e, pur precisando che la salvezza veniva dai Giudei (Gv 4,22) cominciò con ciò che poteva condividere ed elogiò ciò che poteva approvare (vedi Gv 4 e la famosa parabola del buon Samaritano, Lc 10,25ss). Ottenne così risultati straordinari e la Samaria divenne, nel NT, l’unica regione a essersi convertita nel suo insieme (At 8,14), mentre altrove si convertirono solo individui.

     Dialogare con tutti, perciò, cominciando da ciò che unisce ma senza nascondere ciò che divide. Pensando a ciò che si può sperare, piuttosto che ai difetti che ciascuno di noi ha. Varcando con speranza le porte che Dio apre, ma portandosi dietro una «bussola» ben fornita. Proiezioni Culturali vuole proprio essere una «bussola». Ad alcuni il nostro puntualizzare e distinguere può apparire un atteggiamento di chiusura, mentre in realtà vuole essere uno strumento di dialogo, che è minacciato dall’orgoglio e dall’arroganza, più che dalla chiarezza.

 

Per approfondire questo tema, si veda il seguente articolo di Mihael Georgiev: Preti evoluzionisti e scienziati creazionisti.

 

► URL:

http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/402-Antievoluzionismo_cattolico_Oc.htm

03-05-2007; Aggiornamento: 17-09-2009

 

▲ Vai a inizio pagina ▲

Proprietà letteraria riservata

© Punto°A°Croce