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1.
Diversità principali fra Massoneria e Protestantesimo fondamentalista
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2.
Altre diversità fra Massoneria e Protestantesimo fondamentalista
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3.
Massoneria e Protestantesimo liberal-ecumenico
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4.
Conclusione |
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Massoneria e protestantesimo 1
(Paralleli fra protestantesimo e massoneria)
Mentre le
similitudini riguardano soprattutto gli aspetti periferici, le diversità tendono
a investire i fondamenti. Perciò è necessario confrontare prima Massoneria e
Protestantesimo fondamentalista, per poi fare qualche considerazione sul
rapporto fra Massoneria e Protestantesimo liberale.
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1.
PRINCIPALI DIVERSITÀ FRA MASSONERIA E
PROTESTANTESIMO FONDAMENTALISTA: I fondamentalisti, si sa, ci
tengono a conservare e difendere i «fondamenti» della fede biblica, che abbiamo
già enunciati in precedenza («sola fede» e «sola grazia», «sola Scrittura»,
«tutti sacerdoti»). Perciò è al modo in cui questi principi vengono considerati
nella Massoneria che essi guardano. Purtroppo solo il quarto («tutti sacerdoti»)
è in qualche modo conservato nella Massoneria, in quanto, come abbiamo visto,
anch’essa è sostanzialmente strutturata su un principio non gerarchico. Per gli
altri tre fondamenti non solo c’è diversità, ma contrapposizione.
Il fatto che le riunioni massoniche comincino con la Bibbia aperta all’inizio
dell’Evangelo di Giovanni, non vuol dire assolutamente che, in qualche modo, si
rispetti il principio della «sola Scrittura» (che significa «solo Bibbia»).
Infatti nelle riunioni di Loggia non viene di regola letta la Bibbia (al
massimo, qualche versetto, a volte, può far parte di qualche rituale) e la
Bibbia è considerata più come simbolo che per quello che c’è scritto. «La
Massoneria è il regno dei simboli, non si cura delle parole», riassume
Gamberini.
Questa frase ha un eccezionale significato per noi, perché è detta da un Gran
Maestro della Massoneria che — come protestante, biblista e traduttore
dell’Evangelo che comincia con «Nel principio era la Parola» — ha saputo
cogliere un punto di contrasto profondo. La Bibbia nella Loggia massonica è «al
suo posto, però, potrebbe esservi qualunque altro Libro Sacro di qualsiasi altra
religione»,
perché per il massone non ha importanza ciò che c’è scritto, ma ciò che
simboleggia.
Restano ora i due principi di «sola fede» e «sola grazia». Anche gli altri
principi sono considerati fondamentali e irrinunciabili, ma questi due sono da
sempre il cuore d’ogni professione di fede evangelica. «Sola fede» e «sola
grazia» significano che l’uomo è totalmente corrotto e perverso e che non può
trovare in sé orientamento e potenza per sottrarsi alla condizione di creatura
separata e in contrasto con il Creatore. Da Adamo in poi, come singolo e come
collettività, l’uomo è sempre stato irrimediabilmente peccatore. L’unica sua
speranza è data dall’essere stato oggetto della grazia di Dio (l’unica speranza
è, cioè, d’essere graziato), della quale può appropriarsi solo ponendo la sua
fede (fiducia) in Cristo il quale, dopo aver pagato per lui, lo accoglie e gli
trasmette una vita e una forza nuova, per mezzo della stabile dimora dello
Spirito Santo nel suo intimo.
È più d’un processo psicologico, è più d’una dottrina. È un miracolo che Dio
opera nella coscienza e che fa morire l’uomo vecchio, facendone sorgere uno
nuovo nel quale nasce e cresce una vita giusta e retta. È la salvezza prodotta
da Dio che produce nel credente buone opere, non sono le opere dell’uomo che
possono produrre (o collaborare a produrre) la salvezza.
Dio ha fatto vivere quest’esperienza in modo netto e spettacolare all’apostolo
Paolo, sulla famosa «via per Damasco» (Atti 9), così che potesse scriverne con
grande chiarezza. Dai suoi scritti (Lettera ai Romani e ai Galati, soprattutto),
Lutero e Calvino trassero l’insegnamento che sconvolse il mondo nel 1500 e che
costituì la base della società moderna.
Se dall’insieme degli insegnamenti biblici (prima ancora che protestanti) si
togliesse solo questo, sarebbe come togliere dalla carta stradale dello smarrito
la sola via che lo riporta a casa: tutte le altre indicazioni, e la carta
stessa, diverrebbero inutili. Purtroppo la Massoneria, su questo punto, si
colloca all’esatto opposto. Infatti «la pietra occulta» che dovrebbe essere la
chiave che immette e mantiene sulla via della salvezza, al massone «non può
essergli donata da altri — neppure da Dio — lui solo deve compiere il cammino
della propria realizzazione».
Un rituale del 32° grado afferma: «Praticate la giustizia e amate il vostro
prossimo, tale è la via del dovere, la sola via di salvezza»; e ancora:
«Ciascuno farà se stesso».
Invece la Bibbia asserisce che «tutti coloro che si basano sulle opere della
legge sono sotto maledizione» (Galati 3,10).
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2.
ALTRE DIVERSITÀ FRA MASSONERIA E
PROTESTANTESIMO FONDAMENTALISTA: Mentre la Massoneria desidera
far propria la migliore tradizione d’ogni tempo e d’ogni luogo, Cristo prima e i
riformatori del ‘500 poi, rifiutarono non solo tutte le tradizioni pagane, ma
anche molte tradizioni dello stesso popolo di Dio. «Sola Scrittura», infatti,
veniva contrapposta al concetto cattolico di Scrittura e Tradizione cristiana,
ritenute ambedue fonti normative di fede.
La Massoneria, pertanto, è sincretista ed ecumenica, cioè «in grado di
tranquillizzare credenti d’ogni credo», riassume ancora con precisione
Gamberini.
È notorio invece che Cristo e i primi cristiani tranquillizzavano solamente chi
aderiva al messaggio di cambiamento che proclamavano e, quando si legge il Nuovo
Testamento, ci si rende conto che nemmeno loro venivano tranquillizzati in
eccesso.
Altre differenze mettono in luce un certo influsso ebraico nella Massoneria.
Infatti, per esempio, ci si rifà più all’Antico Testamento che al Nuovo e il
centro della simbologia è il tempio di Salomone. Volendo far tutto alla gloria
del Grande Architetto dell’Universo, poi, la Massoneria sembra guardare più a
Jahwè che a Gesù Cristo. Anche nel non fare appelli pubblici per far aderire le
masse e nell’ammettere come membri solo uomini, si rifà più alla sinagoga che
alla chiesa.
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3.
MASSONERIA E PROTESTANTESIMO
LIBERAL-ECUMENICO: Il Protestantesimo liberale, avendo ridotto,
accantonato e a volte demolito, i fondamenti della fede biblica, ha tolto la più
grossa barriera con la Massoneria. Abbiamo già visto la centralità avuta dai
protestanti nella fondazione della Massoneria: chi la costituì era
contemporaneamente massone e protestante, senza trovare contraddizione in ciò.
Anche oggi oltre l’80% dei massoni è di lingua inglese e perciò soprattutto
protestante,
ma non di tipo fondamentalista, perché coloro che lo sono «perseverano in
un’avversione» verso la Massoneria.
Anche in Italia, nell’emergere delle chiese protestanti al tempo del
Risorgimento, si vennero a caratterizzare (oltre ai Valdesi) due filoni di
Protestantesimo: uno che faceva proseliti «soprattutto negli ambienti della
Sinistra garibaldina, democratica e massonica»
e del quale divenne leader il Gavazzi; l’altro che aveva come leader Piero
Guicciardini,
il quale allontanava immediatamente i collaboratori che mostravano simpatia per
la Massoneria.
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4.
CONCLUSIONE: Anche
attualmente nella Massoneria ci sono diversi protestanti dell’area valdese
(stando alla testimonianza d’un membro di queste chiese e ricordando il Gran
Maestro Gamberini), mentre non mi risulta la presenza d’alcun fondamentalista.
Il fondamentalista, infatti, entrando in un tempio massone, coi suoi simboli e
riti, con i partecipanti adornati di paramenti, sentendo parlare d’ecumenismo,
ha più l’impressione d’essere in una chiesa cattolica che a casa propria.
Per l’approfondimento degli aspetti occulti ed esoterici della massoneria si
veda la seguente letteratura:
■ Nicola Martella,
La lieve
danza delle tenebre (Veritas, Roma 1992): «Misteri,
gnosi e massoneria», pp. 203-213; «Misteri, gnosi, immortalità e Bibbia», pp.
373-387; «La dottrina occulta e la Bibbia», pp. 389-417.
■ Nicola Martella, Dizionario delle
medicine alternative,
Malattia e guarigione 2
(Punto°A°Croce, Roma 2003): «Antroposofia», pp. 53-57; «Esoterismo:
natura e sviluppi», pp. 148-155; «Esoterismo e Bibbia», pp. 157-164; «Hahnemann
Samuel», pp. 231-235; «Massoneria», p. 295; «Medicina antroposofica», pp.
301-309; «Steiner Rudolf», pp. 512-515; «Teosofia», pp. 527. |
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/311b-Masson_protest_MeG.htm
23-01-2008; Aggiornamento:
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