[15. CONSIDERAZIONI E DOMANDE]
15.2.
CONSIDERAZIONI E DOMANDE DI ANNA NUZZOLO
15.2.1.
OSSERVAZIONI DI ANNA SANNA NUZZOLO: Ho letto questo scritto tutto d’un
fiato, senza che niente d’indigeribile potesse fermarmi. Su alcuni dati e alcune
cose più specifiche evito di dare giudizi o valutazioni, ma su quanto scrivi
nell’introduzione e sulla signoria di Gesù in/su questo mondo, ci posso mettere
la firma ogni momento. L’immagine di Gesù nell’Apocalisse è già da qualche anno
che non mi va via di mente. Se ha fatto svenire Giovanni, doveva essere
abbastanza tremenda (parola che intendo come da riferirsi a ciò che fa
appunto tremare), ma l’idea d’un Gesù così, alla fin fine mi risulta
tranquillizzante. Temo che non lo sarebbe se me lo trovassi improvvisamente di
fronte in quel sembiante, ma è anche vero che quest’immagine mi fa meglio capire
la sua potenza e divinità ed è per questo che mi tranquillizza.
Abbiamo tradotto un canto intitolato «Tremendo Dio», che avremmo voluto
presentare a un gruppo di credenti, ma durante le prove abbiamo notato come
l’uso della parola «tremendo» riferita a Dio abbia più o meno turbato qualche
persona, così l’abbiamo stralciato dal repertorio per non essere d’inciampo ad
altri.
Nota redazionale: Per l’approfondimento di una corretta e positiva
valutazione di Dio quale «Tremendo» cfr. Nicola Martella, «Tremendo (Dio)»,
Manuale Teologico dell’Antico
Testamento
(Punto°A°Croce, Roma 2002), pp. 365ss; cfr. qui anche «Timore di Jahwè», pp.
362s.
Per me è invece una
delle sfaccettature di Dio che trovo nella Bibbia, un suo modo d’essere che non
cancella affatto l’amore che ha per gli esseri umani, la misericordia, la bontà,
l’offerta di perdono. Spesso si cita un Gesù «che sta alla porta e bussa»,
desideroso d’entrare (Ap 3,20). È vero che anche questa è un’immagine di lui, ma
a volte mi pare venga ingigantita al punto da farlo sembrare un mendicante,
questa a me risulta più indigesto.
Quel limite invalicabile posto da Dio al diavolo è tranquillizzante e me ne è
piaciuta l’argomentazione. Ho trovato particolarmente interessanti anche i
criteri di valutazione biblica d’una nazione, anche se qualche problema rimane
sempre non risolto, vedi il caso della Siria. Mi è parso comunque utile farsi
queste domande sui vari Paesi.
Riguardo a quanto scrivi di Giuseppe, mi è venuto da chiedermi se possiamo
essere sicuri che nessuno si sia unito a lui nell’adorazione del Dio vivente,
neppure sua moglie, e se davvero la sua discendenza sarebbe poi diventata
pagana. Forse è semplicemente che la Bibbia non dà molti particolari?
Un piccolo appunto sulla chiarezza del tuo scritto vorrei farlo sul termine
«cristiani» di cui, a volte, non sono riuscita a distinguere l’accezione
(cristiani nominali o discepoli di Cristo?). Ad esempio, quando parli di Sonia
Gandhi che ha dato un contributo nello smantellare i pregiudizi contro i
cristiani, intendi cristiani in senso culturale? Si sa qualcosa sulla posizione
di Sonia Gandhi?
Queste sono le mie osservazioni sparse, a una prima lettura, e ti ringrazio
dell’arricchimento che mi ha procurato.
15.2.2. RISPOSTA
AD ANNA SANNA NUZZOLO: Mi fa piacere che tu non abbia trovato intoppi, ma
riconosci che l’aspetto «tremendo» di Dio risulta indigeribile a molti.
Non ho una certezza sul fatto che Giuseppe non abbia convertito nessuno, nemmeno
sua moglie, ma ci sono indizi che me lo fanno pensare. Le mogli pagane degli
ebrei in genere restavano pagane e i loro figli venivano visti come dei non
Ebrei (Esd 9,3). Anche oggi, per essere considerati ebrei di nascita, è
necessario e sufficiente che lo sia la madre (il solo padre non basta). Giuseppe
fu certamente seguito dagli egiziani sul piano economico e amministrativo, ma
non abbassò lo steccato religioso fra i due popoli (Gn 43,32; 46,34; Es 8,26).
È vero che uso il termine «cristiano» in modo vario, lasciando che sia il
contesto a indicarne il contenuto. Dall’esterno, d’altronde, siamo visti come un
blocco unico e ciò che onora (o disonora) l’uno, in qualche modo coinvolge
tutti. C’è poi da considerare che anche il cristiano più superficiale, o
addirittura divenuto ateo, conserva in sé un minimo di valori, dei quali magari
si rende conto solo quando è in un altro contesto religioso.
Anche a me piacerebbe tracciare una linea chiara fra i veri cristiani e
gli altri, ma poi succede che dentro il cerchio dei «santissimi» ci si ritrovi
chi non dovrebbe esserci, mentre si scopre che restano al di fuori degli
autentici fratelli in fede. Cristo incluse fra i «dodici» anche Giuda e impedì
agli apostoli di fare una delimitazione precisa dei discepoli (Lc 9,49-50). Le
Epistole ai Corinzi e quella di Giacomo, per esempio, fanno vedere come anche al
tempo degli apostoli non s’era riusciti a eliminare la cosiddetta «zona grigia»
(vedere anche la diversità delle Chiese in Ap 2-3).
Sonia Gandhi, sposando un indiano, decise d’identificarsi radicalmente con
quella cultura, induismo compreso. Ciononostante le è stato impedito di divenire
Primo Ministro proprio perché non è riconosciuta come completamente indiana.
D’altronde è impossibile per Sonia cancellare totalmente le sue radici. Insomma,
quando un indiano pensa ai cristiani, c’include anche Sonia Gandhi, se perciò
farà cose buone saranno tutti i cristiani a beneficiarne.
Grazie dell’incoraggiamento e della collaborazione.
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/308q-GeoCristiana_15.2Nuzzolo_UnV.htm
26-11-2007; Aggiornamento: 05-01-2008
|