Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Sesso & affini 1

 

3. Cultura biblica

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Spiegazione delle rubriche

 

 

Sesso & affini

Sessualità e contestiSesso & affini 1: Qui è trattata la sessualità nella società e nella Bibbia. Ecco le parti principali:
■ La questione della sessualità
■ Società e sesso
■ Sessualità e Bibbia
■ Etica e Bibbia
■ Fra etica ed estetica
■ Sessualità e istruzione
■ Singolarità dei due sessi

 

Tenerezza e fedeltàSesso & affini 2: Qui sono presentati alcuni consigli per vivere una sessualità matrimoniale felice. Ecco le parti principali:
■ Fra rinuncia e attesa
■ Prima del matrimonio
■ Il matrimonio
■ Matrimonio e sesso
■ Questioni di sessualità coniugale
■ La procreazione
■ Relazioni eterosessuali proble-matiche

 

Disturbi e abusiSesso & affini 3: Qui sono trattati i problemi del sesso e le sue deviazioni. Ecco le parti principali:
■ Aspetti della consulenza
■ I disturbi della sessualità
■ Le deviazioni sessuali
■ L’abuso sessuale
■ Sesso e consumismo
■ Dipendenza da sesso
■ Casi ed esempi
■ Dizionarietto dei termini
■ Una lettura del Cantico dei Cantici
■ Foglio d’analisi

 

► Vedi al riguardo la recensione.

 

Sesso & affini 2

 

Sesso & affini 3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LAMPI DI GEOGRAFIA CRISTIANA

Gesù come valuta le nazioni d’oggi?

 

 di Fernando De Angelis

 

 | Indice | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15.1 | 15.2 | 15.3 |

 

15.  CONSIDERAZIONI E DOMANDE

 

15.1.  CONSIDERAZIONI E DOMANDE DI NICOLA MARTELLA

 

15.1.1. OSSERVAZIONI DI NICOLA MARTELLA

     Il titolo principale è congruo? Esiste veramente una «geografia cristiana»?

     Una differenza sostanziale fra Israele e le nazioni di oggi è data ad esempio dal fatto che Israele era una «teocrazia» (la legge civile e religiosa coincidevano: Dio governava la nazione mediante gli «organi dell’alleanza»), mentre oggigiorno le nazioni sono amministrate dalle loro proprie leggi. [Per l’approfondimento cfr. Nicola Martella, «Teocrazia» Manuale teologico dell’AT (Punto°A°Croce, Roma 2002), p 350.].

     Un confronto fra Gn 15,16 («E alla quarta generazione essi torneranno qua, perché l’iniquità degli Amorei non è giunta finora al colmo») e Dt 9,4s («…poiché l’Eterno caccia d’innanzi a te queste nazioni, per la loro malvagità») ci porta a considerare come Dio intervenga contro una nazione quando la malvagità d’essa ha superato un certo livello di tollerabilità (cfr. anche Ez 21,30.34s «…principe d’Israele, il cui giorno è giunto al tempo del colmo dell’iniquità»). Per questo bastò ai Niniviti di abbassare, al momento, il loro livello di malvagità mediante cordoglio e penitenza per scampare al giudizio storico di Dio (Gna 3,4-10). Quando in seguito i Niniviti tornarono alla loro spietatezza, Dio non esitò a distruggere Ninive e l’impero assiro (Na 1,2.7ss; 2,1ss; 3,1ss.18s). [Per l’approfondimento cfr. in Nicola Martella, Manuale teologico dell’AT (Punto°A°Croce, Roma 2002), gli articoli: «Giudizio storico», p. 173; «Jahwè: azione verso i re delle nazioni», pp. 204-207; «Nazioni e Dio», p. 237.]

     È un buon lavoro, stimolante per la riflessione.

     Manca un punto conclusivo che riassuma, faccia il punto e indichi alcune questioni rimaste aperte e alcune eventuali prospettive. Ecco qui di seguito alcuni punti che, a mio avviso, si possono tener presenti. Li puoi usare così come stanno o modificare a tuo piacere, citandomi o meno.

            ➎ⓐ Il lavoro è molto stimolante per la riflessione, perché tenta una riflessione generale sull’opera di Dio nel mondo e affronta la questione di ciò che Dio fa attualmente nella storia (certi cristiani si comportano come deisti nella pratica: Dio avrebbe dato la corda al mondo o avrebbe messo in esso le batterie cariche, e poi sarebbe andato in ferie, aspettando che si scarichi!).

            ➎ⓑ Si assiste perciò che certi cristiani, invece di fare un’analisi biblicamente corretta dell’attuale situazione storica — come ha tentato di fare con equilibrio Fernando De Angelis — per poi intervenire adeguatamente in essa («Predica la Parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, sgrida, esorta con grande pazienza e sempre istruendo»; 2 Tm 4,2; Tt 2,15), non trovano altro da fare che proiettare continuamente i fatti predetti per il tempo della «gran tribolazione» sul mondo attuale. Invece di operare positivamente nell’attesa del Signore, spendono le loro energie nel creare una paralisi della vita mediante un’artificiale «attesa incombente» (proiettando sull’oggi fatti escatologici estremi), che viene continuamente rimandata e «aggiornata» perché non realizzata nei termini annunziata. [Per l’approfondimento delle questioni cfr. Nicola Martella (a cura di), Escatologia fra legittimità e abuso. Escatologia 2 (Punto°A°Croce, Roma 2007).]

            ➎ⓒ Riguardo alla valutazione dell’opera di Dio e della storia, non si può che ricordare anche il contrasto fra l’analisi che viene dalla fede in Dio e quella del «mondo» (sia razionalismo, sia mitologia): «Fra quelli che sono maturi noi esponiamo una sapienza, una sapienza però non di questo secolo né dei principi di questo secolo che stano per essere annientati, 7ma esponiamo la sapienza di Dio misteriosa e occulta che Dio aveva innanzi i secoli predestinata a nostra gloria, 8e che nessuno dei principi di questo mondo ha conosciuta; perché, se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. […] 14Ora l’uomo psichico non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché gli sono pazzia; e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente. 15Ma l’uomo spirituale giudica d’ogni cosa, ed egli stesso non è giudicato da alcuno. 16Poiché chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo ammaestrare? Ma noi abbiamo la mente di Cristo» (1 Cor 2,6ss.14ss).

            ➎ⓓ Il coinvolgimento di Dio nella politica internazionale al tempo dell’AT (e del NT) parla un altro linguaggio, rispetto a un atteggiamento «deista» latente. Al riguardo rimando per l’approfondimento alla lettura dei seguenti articoli in Nicola Martella, Manuale teologico dell’AT (Punto°A°Croce, Roma 2002): «Giudizio storico», pp. 173; «Jahwè: azione verso i re delle nazioni», pp. 204-207; «Jahwè: azione verso i re d’Israele e di Giuda», pp. 207ss; «Jahwè: regno universale», pp. 209s; «Nazioni e Dio», p. 237; «Regno d’Israele e Jahwè», pp. 279s.

            ➎ⓔ Mi sembra che si possano applicare a tutto ciò particolarmente due dei motti a me cari: «La macina di Dio macina piano, ma fino». «Dio scrive dritto sulle righe storte della mia vita» (e della storia).

            ➎ⓕ Di là del «mistero» che rimane, riguardo all’opera di Dio nella storia, mi sembra che si possano ricordare le seguenti parole di Gesù come parti polari della questione: «Chi non è contro a noi, è per noi» (Mc 9,40). «Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde» (Mt 12,30). Guai a estremizzare le questioni, riducendole solo a una tesi o all’altra. Infatti la realtà è molto più complessa e si può conoscere la verità solo in modo polare, evitando sia polarizzazioni unilaterali, sia sintesi artificiose.

            ➎ⓖ In tutto ciò non bisogna dimenticare che in situazioni particolari Dio fa trovare grazia a coloro che lo temono, sia per la persona singola (Dn 1,9), sia per l’opera complessiva (Esd 6,22; Ne 2,5).

            ➎ⓗ A volte i potenti, che hanno un certo timor di Dio, necessitano di qualcuno che ricordi loro i propri doveri e il coraggio di guardare la propria esistenza alla luce del piano di Dio. Così il pio Mardocheo ricordò alla regina Ester, sposata col re d’Assiria: «Se oggi tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da qualche altra parte, ma tu e la casa di tuo padre perirete. E chi sa se non sei pervenuta ad esser regina appunto per un tempo come questo?» (Est 4,14).

            ➎ⓘ Dio si serve di singole persone e delle nazioni per portare avanti il suo piano di giudizio e di salvezza riguardo al suo popolo d’Israele e riguardo al mondo. Dio suscita persone particolari, sia sostenitori che avversari (1 Re 11,14.23; 2 Cr 36,22; Esd 1,1). Quando gli strumenti si insuperbiscono, Dio li assoggetta al giudizio (Is 10,5ss.15ss Assiria; cfr. 2 Cr 16,16ss Uzzia).

            ➎ⓙ Sempre Gesù ha detto: «…il regno di Dio… è simile a un granello di senapa che un uomo ha preso e gettato nel suo orto; ed è cresciuto ed è divenuto albero; e gli uccelli del cielo si sono riparati sui suoi rami» Lc 13,18s). Quindi, comunque sia, il regno di Dio va avanti e si espande. Questo è un punto che spesso dimentica chi guarda solo alle cose che non vanno. Paolo al contrario poteva affermare: «Che importa? Comunque sia, o per pretesto o in sincerità, Cristo è annunziato; e io di questo mi rallegro, e mi rallegrerò ancora» (Fil 1,18).

            ➎ⓚ Inoltre, dinanzi all’opera misteriosa di Dio nella storia e nella vita dei credenti, si può dire, tra altre cose, con Paolo: «Che diremo dunque a queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?» (Rm 8,31). Ciò significa che, comunque vadano le cose nella storia, il meglio sta sempre davanti ai credenti (ossia la gloria e il regno), poiché Dio si riserva comunque l’ultima parola! Egli non è solo l’Alfa, ma anche l’Omega; non è solo il Principio / il Primo, ma anche la Fine / l’Ultimo!

 

15.1.2. RISPOSTA A NICOLA MARTELLA: Grazie per la revisione della prima bozza, con gli utili suggerimenti dati, e per le considerazioni sopra riportate, per le quali credo sia necessaria una risposta solo sui primi tre punti.

     Non si possono descrivere le nazioni del mondo, specie considerando gli aspetti religiosi e morali, senza assumere un particolare punto di vista e senza adottare dei presupposti. Tu stesso, nell’ottavo punto, metti in evidenza il contrasto che c’è fra l’analisi che viene dalla fede in Dio e quella del «mondo». Per «Geografia cristiana» intendo allora quella che cerca di comprendere il punto di vista che ha Gesù. Certo, non posso affermare che la mia descrizione corrisponda esattamente alla sua, perciò un titolo più pertinente sarebbe «Tentativo di Geografia cristiana», ma credo che ciò sia implicito e che si possa dedurre dal tipo di esposizione fatta.

     Una differenza fra l’Israele biblico e le nazioni di oggi non si può certo negare, ma non credo che sia molto profonda, perché Dio è lo stesso e proprio attraverso Israele ha voluto farsi meglio conoscere a tutti. Dio non ha mai cessato di governare il mondo e tutte le nazioni, che sono implicitamente vincolate ad una legge che può anche non essere scritta, ma che è incisa nella coscienza e nella storia (At 14,16-17; Rm 1,18-32). Per questo Dio ha giudicato anche i popoli non ebrei, come per esempio gli Amorei (Gn 15,16), Sodoma (Gn 19), Amalec (Dt 25,19), Ninive (Gna 3,4) e tutte le nazioni che circondavano Israele (Is 12-24). Oltre ad esserci una qualche misura di teocrazia anche al di fuori di Israele, poi, anche in Israele stesso la teocrazia non era totale e i suoi re dovevano assumersi la responsabilità di molte decisioni lasciate alla loro discrezionalità.

     Insomma, rispetto alle altre nazioni, Israele aveva ricevuto una legge più dettagliata e con una particolare assistenza da parte di Dio, perciò aveva una responsabilità maggiore, ma la dinamica di Dio verso gli altri popoli è fondamentalmente simile, come anche tu illustri nel tuo terzo punto, che si può considerare come un’applicazione del «criterio di valutazione» n. 7 («comportamento morale complessivo del popolo»).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/308p-GeoCristiana_15.1Martella_S&A.htm

26-11-2007; Aggiornamento: 05-01-2008

 

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