11. COREA DEL SUD
Sebbene non
possiamo soffermarci su ogni nazione, bisogna scrivere qualcosa sulla
Corea del Sud: un caso veramente speciale, che sta diventando sempre più
importante sul piano industriale e politico, mentre il cristianesimo non solo è
in crescita (2% l’anno), ma è anche molto cresciuto e, con circa il 30%, è ormai
la religione più diffusa! Come in Cina, anche qui la crescita è avvenuta sulla
base del «passaparola» e per opera degli stessi coreani.
Specie nella capitale, si sono costituite della grandi chiese locali e così, fra
le 11 chiese più grandi che esistono al mondo, ben 10 sono nella capitale della
Corea del Sud (Seoul). La Corea è poi la seconda nazione al mondo (dopo gli
Stati Uniti) per numero di missionari cristiani inviati all’estero (10.646 nel
2000). Di ciò ce n’è stata un’eco nell’estate del 2007 con il clamore suscitato
dal rapimento in Afghanistan, da parte dei talebani, di 23 sud-coreani definiti
come «operatori umanitari» cristiano-evangelici, ma in sostanza missionari; due
di loro sono stati presto uccisi, poi è intervenuto il governo coreano che ha
portato alla liberazione degli altri 21. Viene spontaneo pensare alle seguenti
parole di Gesù: «Vi metteranno le mani addosso […] a causa del mio nome. Ma
ciò vi darà occasione di rendere testimonianza» (Lc 21,12-13). È inoltre
sempre più evidente che l’onore di far emergere dei martiri per Gesù si vada
sempre più concentrando al di fuori del cosiddetto «mondo cristianizzato».
A quest’opera di Dio «dal basso» si è associata anche un’opera di Dio
«dall’alto», con l’elezione alla presidenza della Repubblica prima del
protestante Kim Jung Sam (1993-97) e poi del cattolico Kim Dae Jung (1997-01).
Da questa classe dirigente è poi emerso (addirittura!) il nuovo presidente
dell’ONU, in carica dal primo gennaio 2007. Si tratta del diplomatico Ban
Ki-moon, un cristiano d’umili origini, ma che si è poi laureato negli Stati
Uniti (Harvard).
Bisogna essere prudenti, sapendo che anche un «politico» secondo il cuore di Dio
(Davide) non fu senza macchia, ma la speranza è che l’ONU, prima o poi,
s’adoperi fattivamente per promuovere il rispetto della libertà religiosa in
tutto il mondo: e quando l’Evangelo sarà predicato ovunque, allora saranno
maturi i tempi per il Nuovo Mondo (Mt 24,14).
Noi «vecchi cristiani» dell’Europa siamo portati a pensare d’essere «il Centro»
del cristianesimo (se non il «Solo e Vero» cristianesimo), ma il Dio biblico è
più grande dell’Europa e i «nuovi cristiani» sono ormai la maggioranza, specie
se si considerano quelli che s’impegnano con zelo per la diffusione
dell’Evangelo. Si sa che Dio non vende la sua «vigna», ma la dà in gestione;
facendo subentrare nuovi operai, quando i vecchi la trascurano (Mt 21,33-46).
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/Proiezioni/308l-GeoCristiana_11Corea_Ori.htm
26-11-2007; Aggiornamento: 05-01-2008
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