INTRODUZIONE:
Già il fatto che Genesi venga citato nel NT piú di 230 volte mostra
l'importanza di questo libro. Genesi acquista particolare significato anche
per la teologia e la fede cristiana. Infatti, in esso troviamo le
spiegazioni di alcuni fondamenti della realtà, sia nella loro origine sia
nel loro sviluppo; questo riguarda specialmente il creato, l'umanità, il
peccato e la promessa. Constatiamo che tutte le verità bibliche si trovano
in germe nella Genesi. Non a caso è il libro piú attaccato - sia da
posizioni cosiddette «scientifiche» sia da quelle della «teologia critica».
L'avversario sa che basta minare la base per far crollare l'edificio.
I. IL NOME
Ebraico |
Bereshît |
|
Latino |
Genesis |
Greco |
Ghenesis |
|
Italiano |
Genesi |
Sigla:
Gn |
Capitoli:
50 |
|
Specificazione |
Il libro delle origini |
Gli Ebrei chiamavano questo primo libro della Bibbia con la prima parola del
testo ebraico: «All'inizio» o «Nel principio». In greco (LXX), il libro fu
chiamato «origine, inizio». Al greco ghenesis corrisponde la parola
ebraica toledot, che viene tradotta pure come «storia».
II. L'AUTORE
A. L'autore è Mosè. Egli scrisse nel
1446-1406 a.C. Sia la tradizione giudaica sia il proto-cristianesimo
consideravano la Genesi come opera di Mosè. Questo vale anche per Gesú.
La Genesi non è una saga né un mito. Mosè parlava
con Jahwè a tu per tu e fu per tanto istruito da Dio sia sulle origini sia
sulla storia successiva (cfr. Dt 30ss). [➔
Es: II.;
➔
Dt: II.]
B. TRAMANDARE LA VERITÀ: In tutto
l'Oriente biblico sono stati trovati codici di leggi, genealogie, cronache
familiari e narrazioni epiche, che concernono argomenti come creazione,
paradiso, diluvio, ecc. Questi documenti hanno una sorprendente somiglianza
stilistica con la Ge-nesi. È molto probabile, però, che Mosé nel redigere la
Genesi si sia avvalso di documenti attendibili tramandati dai padri e della
tradizione orale all'interno di Israele. Conservare e tramandare le
tradizioni (il «sapere») di famiglia era cosa sacrosanta nell'antichità. La
gelosa conservazione delle proprie tradizioni era ulteriormente accentuata,
per il popolo d'Israele, dalla condizione di stranieri in Egitto. La
permanenza in Egitto ha influenzato il linguaggio di Mosè, allorché dovette
tradurre gli antichi testi nella lingua ebraica del tempo. In questo modo,
la Genesi è frutto di un lavoro di ricerca storica e di elaborazione dotta
di documenti attendibili.
C. L'INTENTO APOLOGETICO: Mosè,
scrivendo la Genesi, mirava a difendere la verità nei confronti di leggende
e miti sorti nel tempo. Di fronte alle tante credenze pagane sui
temi delle origini, la Genesi vuole dare la giusta versione dei fatti. In
tal modo, la narrazione della storia primordiale acquista un vero intento
demitizzante e polemico nei confronti del paganesimo. [➔
VI.B.]
[Segue lo schema del resto del capitolo]
III. IL PERIODO STORICO
IV. LA STRUTTURA
A. SUDDIVISIONE SOMMARIA
B. SUDDIVISIONE MEDIA
C. LA STORIA DEI PATRIARCHI
V. IL CONTENUTO
A. CONNESSIONI GENERALI
1.
PERIODO PRIMORDIALE 1-11
2.
PERIODO PATRIARCALE 12-50
B. IL LIBRO DELLE ORIGINI:
1.
LA STORIA DELL'UMANITÀ DA ADAMO AD ABRAMO (1-11)
2.
LA STORIA DELLA FAMIGLIA D'ABRAMO FINO ALLA MORTE DI GIUSEPPE (12-50)
VI. IL MESSAGGIO
A. LO SCOPO DEL LIBRO
B. LE ACCENTUAZIONI DELLA GENESI
VII.
CARATTERISTICHE E SIGNIFICATO TEOLOGICO
A. L'ORIGINE E LA STRUTTURA DELLA GENESI
B. LA CREAZIONE
1.
CAPITOLO 1-2: LA CREAZIONE
2.
SUCCESSIONE NELLA CREAZIONE
3.
FATTI RILEVANTI IN GENESI 1
4.
L'ISTITUZIONE DEL MATRIMONIO
5.
LA QUESTIONE BIBBIA E ODIERNE SCIENZE NATURALI
C. LE CONNESSIONI TEOLOGICHE DELLA GENESI
1.
LA SCELTA DI DIO: ABRAMO
2.
LA GENESI: IL LIBRO DEI PATTI
3.
LE PROMESSE DEL PATTO
Tratto da Nicola Martella, Radici 1-2
(Punto°A°Croce, Roma 1994), pp. 35-44.
05-04-2007; Aggiornamento:
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