Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Generi & ruoli 1

 

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L’uomo e la donna nella Bibbia— Generi e ruoli 1:

  Ecco le parti principali:
■ Entriamo nel tema (la problematica)
■ I generi nella Bibbia
■ Il matrimonio nella Bibbia

 

La donna nel Nuovo Testamento — Generi e ruoli 2

  Ecco le parti principali:
■ La posizione della donna nella chiesa
■ Il ministero della donna nella chiesa
■ Aspetti conclusivi
■ La mia donna  

 

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LA PROBLEMATICA

 

 di Nicola Martella

 

Ci limitiamo qui di seguito all’aspetto «Non trascuriamo gli uomini», ossia la natura dei maschi riguardo alla fede. Si tratta del fatto che la religiosità cristiana occidentale è spesso troppo «femminile».

 

 

I.   CONTESTUALIZZAZIONE DELLA PROBLEMATICA

 

     A.    INSICUREZZA DILAGANTE:

     B.    FRA TRADIZIONE E «SPIRITO DEL TEMPO»:

            1.         RESA ALLA PRASSI QUOTIDIANA:

            2.         IL FASCINO DEL «SALE» DELLA MODERNITÀ

            3.         IL FASCINO DELLA TRADIZIONE:

            4.         IL FASCINO DEL «SALE» ESTRANEO:

 

     C.    LA RILEVANZA BIBLICA DEL TEMA

 

II.  ARGOMENTARE BIBLICAMENTE

     A.    SCELTE DA FARE

     B.    COSE DA EVITARE

 

[Precede lo schema del resto del capitolo]

 

III. EXCURSUS: NON TRASCURIAMO GLI UOMINI

 

     A.    PERCHÉ SI SCRIVE POCO SUGLI UOMINI?: Il tema in questione è come essere uomini secondo la Bibbia e particolarmente sotto la signoria di Cristo.

     Un tema trascurato: Se si cerca letteratura sull'argomento dell’uomo e della donna, si noterà la gran disparità che esiste fra l’enorme quantità di libri sulle donne e quella esigua sugli uomini. Salta anche all’occhio quanti libri sono stati scritti da uomini sulle donne, quanti relativamente pochi di donne sulle donne e quanto sono pochissimi quelli di donne sugli uomini. È un fenomeno che bisognerebbe approfondire.

     Effetti deleteri: Aver trascurato di affrontare il tema dell’uomo cristiano ha recato non pochi danni alla cristianità. Non è un caso che sono piú uomini che donne ad aver girato le spalle all’Evangelo, poiché non sono stati raggiunti sufficientemente dalla predicazione nel loro essere uomini. In effetti, dal punto di vista della presenza numerica, si può parlare della «femminilizzazione» della chiesa e, addirittura, della missione. Questo è veramente sintomatico per la chiesa di oggi, se si pensa che il cristianesimo originario era una comunione di uomini e di donne. Ancora piú drastico appare il confronto col giudaismo, il quale era (e, in parte, è ancora) una religione per soli uomini con presenza femminile passiva.

 

     B.    PERCHÉ L’EVANGELO NON RAGGIUNGE GLI UOMINI?

     Cause della distanza: Scredito: Molti uomini pensano che la religione sia qualcosa per vecchie, donne e bambini. Presunzione: Questo modo di pensare ha, però,  anche a che fare con l’atteggiamento latente in alcuni uomini di superbia e di orgoglio, tali da non voler dipendere completamente da un Signore che sta al di sopra di loro. Unilateralità dell’annuncio: Un motivo importante è che da tempo la chiesa ha posto l'accento specialmente sugli aspetti ricettivo-passivi della fede: il ricevimento e l’accettazione del perdono, della pace, della sicurezza, della consolazione dell’Evangelo; come approfondiremo altrove, gli aspetti ricettivo-passivi sono tipici della femminilità e della natura della donna. di altra parte, la chiesa ha trascurato di mettere in evidenza specialmente gli aspetti attivi della fede: il rinnovamento della mentalità, della volontà e dell’azione umana mediante lo Spirito Santo e il fatto che Cristo prende al suo servizio i redenti per la costruzione del regno di Dio; come abbiamo fatto notare altrove, gli aspetti propulsivi e trasformatori sono tipici della maschilità e della natura dell’uomo.

     Limiti da superare: Predicazione: Una predicazione che si limiti ad aspetti della devozione come interiorità e contemplazione, non raggiungerà la maggior parte degli uomini. La distanza degli uomini dalla fede deve porre degli interrogativi al carattere reale della predicazione, poiché uomini che, ogni giorno, devono affrontare un mondo del lavoro spesso pesante, non si lasciano convincere soltanto da pensieri pii e sentimenti religiosi, ma mediante l’esperienza della realtà di Dio. Teologia: L’alienazione degli uomini dall’Evangelo è altresí una questione che coinvolge proprio la teologia; infatti, la qualità della teologia determina quella dell’annuncio. Al tempo del NT, la teologia e la prassi della chiesa erano caratterizzate da una forza propulsiva e trasformatrice ed erano capaci di coinvolgere anche gli uomini. La teologia del 20° secolo, invece, è stata caratterizzata da una certa distanza dalla realtà del mondo e da quella della prassi di chiesa. È, quindi, urgente elaborare quali sono le particolarità maschili nella sequela del Signore.

 

     C.    COME POTER ADDURRE UN CAMBIAMENTO?: La Bibbia è piena di indicazioni riguardo a come il genere maschile possa seguire Gesú, in corrispondenza delle proprie peculiarità. Siccome uno studio approfondito andrebbe oltre l’obiettivo prefissato, qui di seguito ci limitiamo solo ad alcuni accenni.

     Analisi biblica: È necessaria un’analisi biblica e teologica riguardo agli aspetti maschili della fede e alla posizione e funzione dell’uomo nella creazione, nel matrimonio, nella famiglia, nella società e nel popolo di Dio.

     Studio dei personaggi: Uno studio razionale dei personaggi maschili della Bibbia potrebbe contribuire alquanto all’approfondimento dell’immagine dell’uomo cristiano. Abramo: La considerazione di Abramo, di cui, per fede, i credenti sono figli (Gal 3,7), dà una profonda conoscenza sulla conformazione maschile della fede. La fede di Abramo era determinata dall’azione e dall’espansione: migrazione in Canaan, spostamenti, costruzione di altari, sacrificio di isacco, eccetera. Gesú: Studiando la persona di Gesú, si può, ad esempio, imparare che l’ubbidienza a Dio non è in contraddizione con quella dovuta alle autorità umane (genitori, stato, superiori, ecc.). Oggigiorno, in un tempo in cui l’autorità e l’ubbidienza sono messi in discussione, c’è una certa diffidenza anche da parte dei credenti verso tutto quello che richiede sottomissione e ubbidienza; ed essi cercano di motivare ciò spiritualmente col fatto che bisogna ubbidire solo a Dio. Gesú stesso, però, ha mostrato che l’ubbidienza non ha niente di disonorante in sé. Il Figlio non è stato ubbidiente solo a Dio Padre ma, per il tempo dovuto, anche ai suoi genitori terreni (Lc 2,51; cfr. Ef 6,1s) e, per la misura dovuta, anche alle autorità umane.

     Vita esemplare: In questo tempo dominato da ideologie antiautoritarie, sarebbe un gran guadagno di qualità e di attendibilità per i cristiani se vivessero esemplarmente cosa vuol dire ubbidire alle autorità, in amore e libertà, per onorare il Signore.

 

Tratto da Nicola Martella, Generi e ruoli 1 (Punto°A°Croce, Roma 1996), pp. 8-18.

 

05-04-2007; Aggiornamento:

 

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