Qui di seguito
discutiamo l’articolo «Il
logo della mano con le dita a forbice».
Esso prende l’avvio da un’osservazione critica di una lettrice carismaticista.
Ella dopo avermi contestato varie altre cose, terminò con un pesante
apprezzamento sul logo del sito.
Ricordo ai lettori che, se si scorre col mouse sull’immagine, compare la
spiegazione di tale logo: «Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e
pseudo-bibliche, all’ignoranza e alle speculazioni». A tale delucidazione in
italiano, seguono quelle in altre lingue europee.
Che cosa ne pensate? Quali sono al riguardo le vostre
esperienze, idee e opinioni?
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I contributi sul tema
▲ (I
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contributi attivi hanno uno
sfondo bianco)
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1. {Salvatore
Paone}
▲
Nota redazionale:
Questo lettore fa il parrucchiere per signore. Quindi se ne intende di forbici.
Se ci sono doppie
punte, capelli danneggiati da trattamenti chimici, tintura, meche, permanente,
stiraggi, ecc., l’unica soluzione per rimediare è una bella applicazione di
forbici. Così è anche per chi vuole
tagliare rettamente la Parola di Dio, usandola contro mistici, «santoni»,
carismaticisti, «entusiastici». Le
forbici sono ideali e devono essere bene affilate. {19-01-2010}
2. {Antonio Di Santi}
▲
Nota redazionale: Tali contributi sono arrivati a raffica, successivamente.
■ Contributi:
1. Sul logo non ho nulla da dire, ma come mai non lo s’usa anche
ai cattolici mormoni e TdG? 2. A proposito cosa ne pensate della dottrina
calvinista o ipercalvinista? 3. Da molte delle Assemblee la
predestinazione è considerata un’eresia. Ma nell’ultimo numero di «Lux Biblica»
è pubblicato un libro di John Piper, calvinista convinto. Come mai non usate il
logo contro chi dite che insegnano tali eresie? 4. Una volta lessi un
articolo di Carson, in cui asseriva che le dottrine possono essere compatibili;
è possibile questo? 5. Al fratello che ha usato il termine «forbici bene
affilate», rispondo che non solo i parrucchieri usano le forbici ma anche i
sarti. E nella chiesa del Signore ci sono tanti che hanno un spirito di sarto.
{19-01-2010}
▬
Risposta: Se questo lettore cercasse bene su «Fede
controcorrente», troverebbe un uso delle «forbici» a 360° gradi sulle «Denominazioni
cristiane» in genere, sui «Gruppi
di frangia» e su alcune specifiche realtà ecclesiali:
Assemblee dei Fratelli,
Calvinismo,
Carismaticismo,
Cattolicesimo,
Pentecostalismo.
Vedo che oltre alle forbici, ci vuole la lente. In genere si fa bene
prima a verificare e poi a parlare con cognizione di causa. In ogni modo, tutto
ciò è fuori tema.
Ritornando
al vero tema di discussione (atteniamoci a quello!), faccio infine notare che i
sarti
sono utilissimi, così anche i parrucchieri.
{Nicola Martella}
3. {Raffaele Di
Martino}
▲
Sforziamoci realmente di tagliare diritta la
Parola di Dio. {19-01-2010}
4. {Guerino De
Masi}
▲
Taglio e cucito...
dovrebbero andare di pari passo per fare un bel vestito e per eseguire una buona
operazione chirurgica. Io le forbici le uso per tagliare barba e baffi, ma più
professionalmente per i miei impianti elettrici! Il logo, dunque lo trovo
appropriato e forse ci potresti aggiungere la lente! Pensaci, potrebbe
essere veramente una buona idea. {19-01-2010}
5. {Antonello
Are}
▲
Nota redazionale:
I contributi di questo
lettore sono arrivati successivamente sul social network. Poi a un certo punto
sono tutti scomparsi. Riporto i più salienti.
Antonello proviene dalle Assemblee ma le
ha abbandonate a causa di non meglio precisati contrasti o cattive esperienze.
■ Contributo:
Nicola ma analizzi mai gli errori o le
deviazioni o i gli estremismi delle Assemblee dei Fratelli, sarei curioso.
Grazie, fratello, posso aver i link? {19-01-2010}
▬
Risposta: Tale domanda mi è stata da te posta già un’altra
volta, Antonello. Appena sopra ho indicato dove trovare un’inchiesta sulle
Assemblee, ma mi ripeto: «
Assemblee dei Fratelli».
Altre mie prese di posizione su alcune tradizioni delle Assemblee che non
condivido, le trovi sotto «Prassi
di chiesa» (p.es. su velo o velatura, sulla
borsa delle offerte passate durante il culto, sulla domenica quale giorno del
Signore, sull'obbligo di fare la «Cena del Signore» ogni domenica, sulla
necessità di avere un «collegio degli anziani» pur non avendo alcuni di loro i
prerequisiti, se profetare significa insegnare, ecc.). Io non faccio sconti a
nessuno, nemmeno alle Assemblee.
Alcune volte, vedo che reagisci come chi, essendosi scottato con un tizzone (una
chiesa dei Fratelli particolare), vede ogni fuoco (ogni Assemblee) come un
pericolo. L’ironia della sorte è che, fuggendo da tale «focolare», hai eletto
come tuo domicilio attuale il «fuoco carismaticista»!
In ogni modo, il
tema è qui un altro; perché andare fuori tema? Ti chiedo d’attenerti al quesito
principale. {Nicola Martella}
6. {Celeste
Azzurro}
▲
Interessante, sono d’accordo, non ci sono dubbi
l’immagine è un pochino forte... Per chi ha le spalle forti da poter subire le
forti critiche d’altre denominazioni o meglio d’altri insegnamenti, è giusto il
logo. {19-01-2010}
7. {Tonino Mele}
▲
■ Contributo:
Quando ho visto per la prima volta questo logo, ho pensato al film
«Edward mani di forbice», un bella favola tutta incentrata sul rapporto
apparenza - essenza. All’apparenza «mostruosa» di Edward per la sua deformazione
alle mani, fa da contrappeso il suo animo gentile, sensibile e disponibile. E,
in modo inversamente proporzionale, si ritrova nel film la «normalità» apparente
delle persone «normali», a cui fa da contrappeso la loro cattiveria e il loro
egoismo. Credo che la domanda da porsi anche in merito al tuo logo sia la
stessa: c’è un’essenza che faccia da contrappeso a quell’apparenza un po’ cruda?
C’è una finalità che dia valore anche a una tale «mostruosa» apparenza? Edward
usava quello «strumento improprio» per tosare prati, tosare cappelli, fare vere
opere d’arte, mostrando così la priorità dell’essere sull’apparire. Per cosa
s’usa questo logo? Credo sia questa la domanda da porsi! {19-01-2010}
▬
Risposta:
È un confronto suggestivo. E le domande
finali sono pertinenti. Infatti ogni logo (segno, segnale) vuole esprimere una
realtà, a cui si riferisce. Sfiorando il logo, ne appare anche il senso, come
già ricordato: «Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e
pseudo-bibliche, all’ignoranza e alle speculazioni». Io lo ritengo un buon
programma. E tu?
{Nicola Martella}
▬
Replica:
Credo che la risposta l’hai già nei diversi
contributi che ti mando, anche a sfondo critico, dove do un taglio anch’io, a
mio modo, alle ideologie e speculazioni antibibliche. Del resto, la questione
non investiva la «realtà» simboleggiata, ma il simbolo usato, che, fermo
restando la realtà condivisibile che con esso si vuol esprimere, può esso stesso
essere oggetto di confronto, come del resto hai ben fatto a «esporlo». Concludo
che io non saprei proporre un simbolo migliore, e del resto mi pare anche non
necessario, visto che quella questione attinente al «gusto» che esso pone, può
benissimo essere vista come un suo aspetto volutamente pro-vocatorio
o un richiamo alla radicalità del «programma» che il sito vuol perseguire.
{20-01-2010}{Tonino
Mele}
8. {Vincenzo
Russillo}
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A me la scelta
d’una forbice non turba ne è da interpretare come simbolo che nuoce
all’estetica. Un po’ d’innovazione non fa mai male, poi il significato è ben
esposto da Nicola, dare un taglio netto: alle false dottrine e a un etica del
mondo sempre più relativista. Inoltre la «V» da slancio a quelle che dovrebbero
essere i buoni propositi per ogni servitore del Signore:
■ «V» di vittoria: Aver ben presente che Cristo ha vinto il male
attraverso il suo sacrificio. «Ma ringraziato sia Dio, che
ci dà la vittoria per mezzo del
nostro Signore Gesù Cristo» (1 Corinzi 15,57).
■ «V» di virtù: Ogni cristiano dovrebbe ricordarsi d’essere di
testimonianza con le proprie virtù da persona sottomessa a Dio: «Quindi,
fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste,
tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle
in cui è qualche virtù e qualche
lode, siano oggetto dei vostri pensieri» (Filippesi 4,8).
■ «V» di verità: Dobbiamo con la nostra opera e in ogni situazione
ricercare la verità, per combattere ogni falsa dottrina e il pensiero sempre più
dominante del mondo, e non uniformarci con le idee che dominano un determinato
periodo storico. Tutto questo in ossequio a quanto Gesù ci ha detto: «Conoscerete
la
verità e la verità vi farà liberi»
(Gv 8,32).
Concludo dicendo
che non bisogna farsi ingannare dall’estetica, che poi tra l’altro
stilisticamente non c’è niente da ridire, ma bisogna vedere la valenza di ciò
che si vuole intendere. Sicuramente il simbolo ha un significato che esprime un
monito per ogni cristiano, di stare con gli occhi ben aperti e tagliare ogni
«bruttura» che contrasta con la Sacra Scrittura. {19-01-2010}
9. {Tonino Mele}
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Caro Vincenzo, qui non si tratta solo della
«scelta d’una forbice», ma d’una forbice attaccata a una mano o se preferisci di
due dita che fungono da lame d’una forbice... c’è dunque qualcosa d’innaturale,
di «mostruoso»... che però può, proprio per questo, far risaltare altre realtà o
rispecchiare quel tanto di «pro-vocazione», a cui s’ispira il sito.
{19-01-2010}
10. {Vincenzo
Russillo}
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Caro Tonino,
shalom. Quando ho scritto questa mia breve riflessione, non avevo letto il tuo
precedente intervento (per motivi di tempo). Il parallelismo con la storia di
«Edward mani di forbice» calza a pennello. La tua disamina ben si «sposa» con il
logo. Mi trovi d’accordo anche sul fatto che possa fungere da «pro-vocazione»,
come è nello stile del sito. Quindi ciò che porta all’equilibrio tra l’immagine
d’impatto, sta proprio nello scopo del sito ,e quel che vuole simboleggiare lo
spiega bene Nicola: «Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e
pseudo-bibliche, all’ignoranza e alle speculazioni». Lascio comunque spazio agli
altri fratelli e sorelle o a comunque lettori del sito di dire la loro, su che
effetto faccia il richiamo a un simbolo forse «mostruoso» ma, a mio modo di
vedere, d’effetto. Fraterni saluti… {19-01-2010}
11. {Angela
Morana}
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Francamente, fin dalla prima volta in cui ho
visto questo logo, mi è venuto in mente il verso in Ebrei, in cui descrive cos’è
la Parola di Dio. Pur raffigurando una forbice, la lama a doppio taglio mi ha
fatto venire in mente la «spada a doppio taglio»: «Infatti la parola
di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque
spada a doppio taglio, e penetrante
fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i
sentimenti e i pensieri del cuore» (Ebrei 4,12). Questo è la Parola di
Dio per ogni credente! Che la sua Parola penetri alla stessa maniera dentro
ognuno di noi! {19-01-2010}
12. {Pietro
Calenzo}
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Qualche volta, un bel paio di forbici, per
sfoltire o per separare la zizzania dal grano, che tende a essere soffocato
dalla zizzania, sono simbolicamente necessarie. Ma al di là di ciò, ci sono logo
piacenti o meno piacenti come grafica, ma quel che conta è il contenuto
scritturale, che viene stilato e predicato, nel nome di quel logo, che deve
fagocitare l’occhio spirituale. Soggettivamente amo tutte le iniziative, studi,
che tendono a esaltare la sana dottrina scritturale, e quando scorro il logo o i
libri che portano questo simbolo, so di poter navigare in acque scritturali,
controcorrente appunto. Non sempre la sana dottrina, la sua predicazione, la
sua proclamazione, la sua difesa e apologetica, sono amate da chi suole stagnare
e prosperare fra il plauso e il consenso dei più, in dottrine spesso generate
per ignoranza, speculazione, per sophie o conoscenze pseudo-bibliche o
non bibliche. Benedizioni nel nome del Signore Gesù il Cristo. {20-01-2010}
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/Faq/1-Man_forbice_parla_GeR.htm
19-01-2010; Aggiornamento: 21-01-2010
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