Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Tutto ciò che serve per istruire il neofita nella sana dottrina e in una sana morale cristiana, per così orientarsi nell'insegnamento biblico di base, nella devozione e nel discernimento spirituale riguardo alle questioni che attengono alla fede biblica e al saggio comportamento nel mondo. È «vademecum» per chiunque voglia trasmettere la fede biblica.

   Ecco le singole parti principali:
01. La via che porta a Dio;
02. Le basi della fede
03. La Sacra Scrittura
04. Dio
05. Creazione e caduta dell’uomo
06. Gesù Cristo
07. Lo Spirito Santo
08. La salvezza dell’uomo
09. Il cammino di fede
10. La chiesa biblica
11. Ordinamenti e radunamenti
12. L’opera della chiesa
13. Il diavolo
14. Le cose future
15. Aspetti dell’etica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PRIMA LEGGI L’ARTICOLO

E POI INTERVIENI NEL MERITO

 

 di Nicola Martella

 

Qualche lettore che è intervenuto, mi ha dato l’impressione di non aver letto l’articolo di riferimento né i contributi presenti nel tema di discussione, ma solo «l’invito alla lettura», che ha ricevuto. Parla quindi di cose che sono state già affrontate e discusse, ma lui non lo sa e gli interessa solo dare la sua opinione a prescindere da quanto già detto.

     L’altra impressione, che mi dà qualche lettore, è che, pur avendo letto l’articolo di riferimento, non tenendo presente il merito della vera questione (le domande reali poste da un lettore e la risposta a ciò), usi l’occasione per praticare «l’effetto discarica»: egli scarica qui tutto ciò che ha accumulato in cose simili, sebbene qui si parli d’altro. Inoltre si dà l’impressione di quanto segue: ci si toglie finalmente qualche sassolino dalle scarpe, importato altrove; si affondano qui le zanne, sebbene la causa della singolare reazione (il «sangue amaro») risieda altrove; ci si sbollisce qui di cose che si sono infiammate altrove. Si pettinano a volte tutti i cristiani con lo stesso pettine, generalizzando e facendo confronti con gruppi particolari e singolari. Si cerca magari una resa dei conti con persone che l’autore dell’articolo né i lettori conoscono. È come se si risponda a questioni che nessuno ha posto. In tali casi, si danno spesso consigli alquanto soggettivi, adatti magari soprattutto a chi li dà, ma non per forza per tutti.

     Come ribadito, in contributi del genere ci cose certo degli aspetti condivisibili. Purtroppo tali interventi non comunicano sempre a chi legge quella sapienza e quel discernimento necessari, che sono efflusso del timor dell’Eterno. Giacomo ricordò letteralmente: «La sapienza dall’alto, è dapprima dignitosa, poi pacifica, moderata, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, integerrima, senza simulazione» (Gcm 3,17).

     Quando si interviene in un dibattito, bisogna prima leggere tutto ciò, che hanno scritto gli altri nell’articolo di riferimento o nel tema di discussione; e poi bisogna intervenire nel merito, senza cercare di attribuire agli altri cose che non affermano veramente e senza paragonarli con gli spauracchi mentali, che si cerca di combattere.

     Alcuni pensano di controbilanciare la mancanza di veri argomenti introducendo esempi, preferenze personali o propria presunta alta spiritualità, un particolare carisma (o sedicente «unzione») o una specifica sapienza. Così facendo, però, si darà solo l’impressione che tutto ciò possa essere, in effetti, solo un fronzolo devozionale senza nessun significato per risolvere veramente le questioni esegetiche, dottrinali, spirituali o morali, di cui si intende parlare nell’articolo di riferimento o nella discussione.

     L’atteggiamento usato da tali lettori, gli argomenti addotti, le soluzioni prospettate e quant’altro fanno pensare a quel medico che dà una medicina sbagliata per la malattia corrente, condannando così il paziente alla morte certa. Oppure tale medico continua a dare inutilmente una medicina giusta per una malattia oramai guarita, mettendo così a rischio la salute del paziente con gli effetti collaterali.

     Indice di sapienza è sempre quello di leggere prima l’articolo in questione, di capire i reali problemi posti e le reali soluzioni prospettate, di riflettere su tali cose biblicamente, esegeticamente e logicamente parlando e di intervenire nel merito, mettendo nel puzzle quelle tessere che si ritiene che manchino per completare il quadro. Chi ignora le tessere (le risposte) già poste nel puzzle, chi lo scompiglia per ricomporlo a proprio arbitrio o chi introduce tessere di un altro puzzle nel quadro, non dà l’impressione di un grande discernimento! Anzi svia la discussione, portandola fuori tema; oppure evidenzia caparbiamente una «pulce» (un aspetto secondario), facendo sviare dall’«elefante» (la questione principale). Allora farebbe meglio a non farla da maestro, ma imparerebbe di più ascoltando (Gcm 3,1). In tali casi, in cui lo stolto tace, viene ritenuto saggio (Pr 17,28).

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/Faq/1-Leggi_intervieni_merito_EdF.htm

20-11-2009; Aggiornamento:

 

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