Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Malattia e guarigione 1

 

Dizionario degli spropositi

 

 

 

 

La salute fra scienza, religioni e ideologie — Malattia e guarigione 1:

   Ecco le parti principali:
■ La questione della medicina e delle sue alternative
■ Guarigione e problematica
■ La medicina e la Bibbia

 

Dizionario delle medicine alternative — Malattia e guarigione 2:

   Ecco il procedimento usato per i singoli temi:
■ Presentazione del metodo o della problematica
■ Analisi critica scientifica, medica, razionale
■ Punto di vista biblico e valutazione della questione nel cristianesimo
■ Possibili alternative.

 

Inoltre ci sono anche queste parti:
■ Fatti, casi ed eventi nella paramedicina
■ Registro delle voci
■ Registro ragionato delle voci

 

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Malattia e guarigione 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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JAHWÈ SIGNIFICA ETERNO?

 

La questione: Il foglietto del calendario di Piuchevincitori.com del 17-02-2006 comincia con queste parole: «Quando Dio si presentò a Mosè, rivelandogli di essere “Jahvè”, che tradotto significa: Io sono colui che sono, voleva fargli sapere che Lui è un Dio eterno…».

 

Le osservazioni: Sono rimasto meravigliato che un calendario perlopiù evangelistico cominciasse con una tale erudizione terminologica. Poi ho dovuto constatare delle imprecisioni terminologiche e grammaticali, che non possono che urtare uno studioso di AT. Come fa «Jahwè», che è la terza persona singolare del verbo ebraico hawah (Es 3,15), a significare qualcosa che riguarda la prima persona singolare del verbo ebraico hajah e, si aggiunga, un’intera frase (Es 3,14 ’ëhejëh ’ašër ’ëhejëh)? C’è un proverbio tedesco, adatto alla situazione, che recita: «Ciabattino rimani alle tue suole». Un calendario per l'evangelizzazione o per l'edificazione dovrebbe omettere di cimentarsi con temi del genere, che non rientrano in tale categoria e possono suscitare solo paradossi, spropositi e contraddizioni. 

     Dio si rivelò a Israele, all’interno della relazione del patto, come Jahewëh, letteralmente «Colui che è qui [attivamente]» o «Colui che interviene» (Es 3,15). Come mostra il contesto, ciò non aveva nulla a che fare con la sua esistenza, quanto col suo intervento (Es 3,7ss; cfr. 6,6ss). {Nicola Martella}

 

Per gli approfondimenti cfr. Nicola Martella, «Jahwè», Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002), pp. 200ss.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/Dizsprop/Jahwe_eterno_MeG.htm

Aggiornamento: 08-05-07

 

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