Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

Per il discernimento biblico

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Le Origini 1

 

Dizionario degli spropositi

 

 

 

 

L’opera si presenta in due volumi ed è organizzata come segue:

1° volume (Temi delle origini): Gli articoli introduttivi e i temi di approfondimento

2° volume (Esegesi delle origini): Il commento particolareggiato basato sul testo ebraico (comprende anche una traduzione letterale posta alla fine)

   Se si eccettua la prima parte del primo volume, che introduce a Genesi 1,1-5,1a, per il resto ambedue i volumi dell’opera sono suddivisi rispettivamente secondo le seguenti parti:
■ La creazione del mondo e dell’uomo 1,1-2,4a
■ L’essere umano nella creazione 2,4b-25
■ La caduta primordiale e il suo effetto 3
■ La fine del resoconto su Adamo 4,1-5,1a.

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Le Origini 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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ERRATA CORRIGE

 

La letteratura d’ogni genere, i mass-media e i social network sono una grande opportunità, ma hanno portato alla luce anche molti esperti di pressapochismo o «quasiologia». Neanche i calendari sono esenti da strafalcioni.

    La locuzione latina «erràta còrrige» intendeva l'elenco degli errori tipografici o di contenuto di un testo, a cui sono state apportate correzioni. Qui di seguito sono inseriti spropositi minimi, spesso senza alcuna osservazione nel merito (perché il tutto è già ovvio per il lettore), evidenziando in grassetto le parti specifiche o aggiungendo un commento minimo. Qui di seguito le lettere alfabetiche, già occupate, hanno uno sfondo bianco.

 

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LAVORI IN CORSO

 

La raccolta è in costruzione. Per ora ci sono solo alcune voci. Vuoi essere tu uno dei collaboratori?

 

A

 

Allegoria: coerenza: «Nelle tre parabole del Signore Gesù, riferite in Luca 15 [...]: il buon Pastore (Gesù Cristo) non ha requie finché non trova la pecora smarrita; la donna (figura dello Spirito Santo) cerca la moneta perduta, di notte fra la spazzatura della casa; il padre (Dio) non cessa di amare il figlio disubbidiente e aspetta pazientemente il suo ritorno...» (Messaggero Cristiano; 11-07-2008). ▬ Questa è la logica dell'allegoria che cerca improbabili simmetrie trinitarie! Lì per lì si rimane affascinati, poi ci si accorge di essere stati ammaliati. A farci la cattiva figura è proprio lo Spirito Santo, che diventa figura di una donna smemorata che perde il suo pegno matrimoniale e deve rovistare tutta la notte nella spazzatura della casa! È una cosa semplicemente ridicola. Le tre immagini non vogliono parlare per nulla delle tre persone della Deità, ma della necessità che ciò, che era perduto, fosse ritrovato e della gioia conseguente (vv. 4ss.8s.32); ciò fu poi semplicemente applicato sul piano spirituale riguardo all'allegrezza in cielo per un peccatore che si ravvede (vv. 7.10; cfr. v. 32). Il resto sono speculazioni. Eppure apprezzo tanto questo ottimo calendario per la sua sobrietà biblica, se si omettono gli occasionali scivolamenti allegorici. {Nicola Martella}

 

B

 

 

C

 

Consiglio apostolico: «Anch'io ultimamente sto cercando di seguire il consiglio già approvato da tempo che l'apostolo Paolo diede a Giacomo, ma che certamente vale anche per noi: essere pronti ad ascoltare e lenti a parlare» (Piuchevincitori.com; 13-04-2006). Non era stato Giacomo a dare questa esortazione ai credenti giudeo-cristiani? (Gcm 1,19) {Nicola Martella}

 

D

 

 

E

 

 

F

 

 

G

 

 

HIJK

 

 

L

 

 

M

 

 

N

 

Noè e cherubini: Un lettore ha scritto in un suo contributo: «Dio disse a Noè di costruire due statue rappresentanti angeli». ▬ C’è evidentemente una confusione di arche! Dio non comandò ciò a Noè, ma a Mosè; poi fu Salomone a costruire le statue vere e proprie. Non erano «angeli», ma cherubini e si trovavano sull’arca del patto. [ Arca del patto, cherubini e iconolatria]

     Dire che i cherubini sono «angeli» o esseri angelici, sarebbe come dire che i cani sono felini e che le mucche sono esseri ovini. L’ordine superiore è «esseri celesti», in cui sono contenute tre differenti specie (in ebraico): kerubîm, śerāfîm e male’ākîm. I primi due termini sono stati italianizzati direttamente dall’ebraico (sulla falsariga del greco e del latino), l’ultimo è stato italianizzato passando dal greco anghelos (e dalla sua latinizzazione). [Per l’approfondimento si vedano in vedano in Nicola Martella, Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002), gli articoli: «Arca del patto», pp. 92s; «Cherubini», pp. 107ss; «Esseri celesti», pp. 157s; «Santissimo (Luogo ~)», p. 319.] {Nicola Martella}

 

O

 

 

P-Q

 

Parola e carne: «Così la parola scritta come la Parola che era nel principio con Dio e in Dio (Giovanni 1,1), si fecero carne per abitare con gli uomini» (Paroledivita.org; 03-03-2009). ▬ Di là dalle buone intenzioni dell'autore, qui c'è una grande confusione fra Scrittura (libro) e Logos (persona). Il metodo allegorico rende tutto possibile. L'unico a diventare «carne», ossia uomo, è il Logos, non un libro. Il termine «logos» applicato a una persona nei papiri greci intendeva l'avvocato. Per questo Gesù affermò di mandare un altro avvocato (gr. parakletos), ossia lo Spirito della verità. Tranne alcune tendenze occasionali all'allegoria, per il resto apprezzo questo calendario incentrato sulla sacra Scrittura. {Nicola Martella}

 

Pentecoste: Su un foglietto dal titolo «La Pentecoste cristiana» del «Buon seme» (Messaggero Cristiano; 31-05-2011), si leggeva subito all’inizio, quanto segue: «Gerusalemme, domenica mattina, giorno della Pentecoste. Il 50° giorno dopo la risurrezione di Gesù Cristo». ▬ In queste frasi di errori ce ne sono almeno due, uno grave e uno veniale. La Pentecoste venne 50 giorni dopo che cosa? E c’era allora già la «domenica»?

     Pentecoste avvenne all’incirca 50 giorni dopo la Pasqua; per essere più dettagliati bisogna partire dall’offerta delle primizie e arrivare alla «festa della raccolta» (Lv 23,15s).

     «Gerusalemme, domenica mattina, giorno della Pentecoste» è sbagliato per il semplice motivo, che la domenica è stata introdotta come designazione secoli dopo. Al tempo del NT, uno scrittore si sarebbe così espresso: «Gerusalemme, primo giorno della settimana, giorno della Pentecoste».

     Pentecoste era il «primo giorno della settimana»? Sembra proprio di sì, visto che è scritto quanto segue: «E conterete per voi dal giorno dopo il sabato [= festività], [ossia] dal giorno che avrete portato il covone della “offerta agitata”: saranno sette settimane intere. Conterete cinquanta giorni fino all’indomani del settimo sabato, e offrirete all’Eterno una nuova oblazione» (Lv 23,15s). Come si vede nel NT il «primo giorno della settimana» era chiamato anche «giorno dopo il sabato» o «l’indomani del sabato». Esso cominciava sabato sera dopo il tramonto. Per sete volte tale giorno è chiamato nel NT proprio il «primo giorno della settimana»! {Nicola Martella}

 

R

 

 

S

 

Spirito Santo: «Che il manto dello Spirito Santo sia con te e con coloro che ami» (A.M.). ▬  Questo è quanto mi ha augurato un amico cristiano, scrivendomi. L'intenzione è buona e abbiamo certamente la «libertà» dove c'è lo Spirito del Signore (2 Cor 3,17) per creare interessanti immagini. Lo Spirito Santo è certamente importante per noi cristiani biblici, ma ci deve portare sempre alla Scrittura. Conosco il «manto della giustizia» Is 61,10), ma un «manto dello Spirito Santo» non l'ho mai incontrato nella Bibbia. Si trova però «il manto della lode in luogo d’uno spirito abbattuto» (Is 61,3), ma ciò è un'altra cosa. Come si vede, è facile usare un linguaggio convenzionale, senza verificare se si trova nella Scrittura. Poi, però, rischiamo di abituarci... {Nicola Martella}

 

T

 

Terrificato: «Questa parola "mosso da pio timore" [in Ebrei 11,7, N.d.R.], il vero significato è "terrificato". Noè era terrificato davanti agli eventi che stavano per arrivare sulla terra, e questa paura lo spinse a costruire l'arca» (Paroledivita.org; 15-04-2009). ▬ Sarebbe un'interessante interpretazione, se non fosse un po' avventurosa e soggettiva. La locuzione «pio timore» sta qui proprio per significare il contrario: non furono i terrificanti eventi contingenti preannunciati a spingerlo all'azione, ma il «timor di Dio», che qui viene definito «pio», cioè devozionale, ossia atto a indicare il legame intimo che Noè aveva col suo Dio. Il «timor di Dio» è la risposta ubbidiente della devozione personale al comando divino di costruire l'arca (Genesi 6,14.22). In greco i termini «terrificato» (ekplaghēs, perideēs) e «pauroso» (perifobos) sono ben altri rispetto a «pio» (eusebēs, hosios). Sarebbe meglio evitare tali etimologie arbitrarie, tanto più su un foglio di calendario. {Nicola Martella}

 

U

 

 

V

 

 

W-X-Y

 

 

Z

 

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/Dizsprop/0-Errata_corrige_Ori.htm

 13-04-2006; Aggiornamento: 06-06-2011

 

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