La letteratura d’ogni genere, i mass-media e i
social network sono una grande opportunità, ma hanno portato alla luce anche
molti esperti di pressapochismo o «quasiologia». Neanche i calendari sono
esenti da strafalcioni.
La locuzione latina «erràta còrrige»
intendeva l'elenco degli errori tipografici o
di contenuto di un testo, a cui sono state apportate correzioni. Qui di
seguito sono inseriti spropositi minimi, spesso senza alcuna osservazione nel
merito (perché il tutto è già ovvio per il lettore), evidenziando in grassetto
le parti specifiche o aggiungendo un commento minimo.
Qui di seguito le lettere alfabetiche, già occupate, hanno uno sfondo bianco.
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■ Allegoria: coerenza:
«Nelle tre parabole del Signore Gesù, riferite in Luca 15 [...]: il buon Pastore
(Gesù Cristo) non ha requie finché non trova la pecora smarrita; la donna
(figura dello Spirito Santo) cerca la moneta perduta, di notte fra la spazzatura
della casa; il padre (Dio) non cessa di amare il figlio disubbidiente e aspetta
pazientemente il suo ritorno...» (Messaggero Cristiano; 11-07-2008). ▬ Questa è
la logica dell'allegoria che cerca improbabili simmetrie trinitarie! Lì per lì
si rimane affascinati, poi
ci si accorge di essere stati ammaliati. A farci la cattiva figura è proprio lo
Spirito Santo, che diventa figura di una donna smemorata che perde il suo pegno
matrimoniale e deve rovistare tutta la notte nella spazzatura della casa! È una
cosa semplicemente ridicola. Le tre immagini non vogliono parlare per nulla
delle tre persone della Deità, ma della necessità che ciò, che era perduto,
fosse ritrovato e della gioia conseguente (vv. 4ss.8s.32); ciò fu poi
semplicemente applicato sul piano spirituale riguardo all'allegrezza in cielo
per un peccatore che si ravvede (vv. 7.10; cfr. v. 32). Il resto sono
speculazioni. Eppure apprezzo tanto questo ottimo calendario per la sua sobrietà
biblica, se si omettono gli occasionali scivolamenti allegorici. {Nicola
Martella}
■ Consiglio apostolico:
«Anch'io ultimamente sto cercando di seguire il consiglio già approvato da tempo
che l'apostolo Paolo diede a Giacomo, ma che certamente vale anche per
noi: essere pronti ad ascoltare e lenti a parlare» (Piuchevincitori.com;
13-04-2006).
▬
Non era stato Giacomo a dare questa esortazione ai credenti giudeo-cristiani?
(Gcm 1,19) {Nicola Martella}
■ Noè e cherubini: Un lettore ha scritto in un suo contributo: «Dio disse a
Noè di costruire due statue rappresentanti angeli». ▬ C’è evidentemente una
confusione di arche! Dio non comandò ciò a Noè, ma a Mosè; poi fu Salomone a
costruire le statue vere e proprie. Non erano «angeli», ma cherubini e si
trovavano sull’arca del patto. [►
Arca del patto, cherubini e iconolatria]
Dire che i cherubini sono «angeli» o esseri angelici,
sarebbe come dire che i cani sono felini e che le mucche sono esseri ovini.
L’ordine superiore è «esseri celesti», in cui sono contenute tre differenti
specie (in ebraico): kerubîm,
śerāfîm e male’ākîm. I primi due termini
sono stati italianizzati direttamente dall’ebraico (sulla falsariga del greco e
del latino), l’ultimo è stato italianizzato passando dal greco anghelos
(e dalla sua latinizzazione). [Per l’approfondimento si vedano in
vedano in Nicola Martella,
Manuale Teologico dell’Antico Testamento
(Punto°A°Croce, Roma 2002), gli articoli: «Arca del patto», pp. 92s; «Cherubini»,
pp. 107ss; «Esseri celesti», pp. 157s; «Santissimo (Luogo ~)», p. 319.]
{Nicola Martella}
■ Parola e carne:
«Così la parola scritta come la Parola che era nel principio con Dio e in Dio
(Giovanni 1,1), si fecero carne per abitare con gli uomini» (Paroledivita.org;
03-03-2009). ▬ Di là dalle buone intenzioni dell'autore, qui c'è una grande
confusione fra Scrittura (libro) e Logos (persona). Il metodo allegorico rende
tutto possibile. L'unico a diventare «carne», ossia uomo, è il Logos, non un
libro.
Il termine «logos» applicato a una persona nei papiri greci intendeva
l'avvocato. Per questo Gesù affermò di mandare un altro avvocato (gr.
parakletos), ossia lo Spirito della verità. Tranne alcune tendenze
occasionali all'allegoria, per il resto apprezzo questo calendario incentrato
sulla sacra Scrittura. {Nicola Martella}
■ Pentecoste: Su un foglietto dal titolo «La Pentecoste cristiana» del
«Buon seme» (Messaggero Cristiano; 31-05-2011), si leggeva subito all’inizio,
quanto segue: «Gerusalemme, domenica mattina, giorno della Pentecoste. Il 50°
giorno dopo la risurrezione di Gesù Cristo». ▬ In queste frasi di errori ce ne
sono almeno due, uno grave e uno veniale. La Pentecoste venne 50 giorni dopo che
cosa? E c’era allora già la «domenica»?
Pentecoste avvenne all’incirca 50 giorni dopo la
Pasqua; per essere più dettagliati bisogna partire dall’offerta delle primizie e
arrivare alla «festa della raccolta» (Lv 23,15s). «Gerusalemme, domenica mattina, giorno della
Pentecoste» è sbagliato per il semplice motivo, che la domenica è stata
introdotta come designazione secoli dopo. Al tempo del NT, uno scrittore si
sarebbe così espresso: «Gerusalemme, primo giorno della settimana, giorno della
Pentecoste».
Pentecoste era il
«primo giorno della settimana»? Sembra proprio di sì, visto che è scritto
quanto segue: «E conterete per voi dal giorno dopo il sabato [= festività],
[ossia] dal giorno che avrete portato il covone della “offerta agitata”: saranno
sette settimane intere. Conterete cinquanta giorni fino all’indomani del settimo
sabato, e offrirete all’Eterno una nuova oblazione» (Lv 23,15s). Come si
vede nel NT il «primo giorno della settimana» era chiamato anche «giorno dopo il
sabato» o «l’indomani del sabato». Esso cominciava sabato sera dopo il tramonto.
Per sete volte tale giorno è chiamato nel NT proprio il «primo giorno della
settimana»! {Nicola Martella}
■ Spirito Santo:
«Che il manto dello Spirito Santo sia
con te e con coloro che ami»
(A.M.).
▬
Questo è quanto
mi ha augurato un amico cristiano, scrivendomi. L'intenzione è buona e abbiamo
certamente la «libertà» dove c'è lo Spirito del Signore (2 Cor 3,17) per creare
interessanti immagini.
Lo Spirito Santo è certamente importante per noi cristiani biblici, ma ci
deve portare sempre alla Scrittura. Conosco il «manto della giustizia» Is
61,10), ma un «manto dello Spirito Santo» non l'ho mai incontrato nella Bibbia.
Si trova però «il manto della lode in luogo d’uno spirito abbattuto» (Is
61,3), ma ciò è un'altra cosa. Come si vede, è facile usare un linguaggio
convenzionale, senza verificare se si trova nella Scrittura. Poi, però,
rischiamo di abituarci...
{Nicola Martella}
■ Terrificato:
«Questa parola "mosso da pio timore" [in Ebrei 11,7, N.d.R.], il vero
significato è "terrificato". Noè era terrificato davanti agli eventi che stavano
per arrivare sulla terra, e questa paura lo spinse a costruire l'arca»
(Paroledivita.org; 15-04-2009). ▬ Sarebbe
un'interessante interpretazione, se non fosse un po' avventurosa e soggettiva.
La locuzione
«pio timore» sta qui proprio per significare il contrario: non furono i
terrificanti eventi contingenti preannunciati a spingerlo
all'azione, ma il «timor di Dio», che qui viene definito «pio», cioè
devozionale, ossia atto a indicare il legame intimo che Noè aveva col suo Dio.
Il «timor di Dio» è la risposta ubbidiente della devozione personale al comando
divino di costruire l'arca (Genesi 6,14.22). In greco i termini «terrificato»
(ekplaghēs,
perideēs)
e «pauroso» (perifobos) sono ben altri rispetto a «pio» (eusebēs,
hosios). Sarebbe meglio evitare tali etimologie arbitrarie, tanto più su un
foglio di calendario. {Nicola Martella}
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/Dizsprop/0-Errata_corrige_Ori.htm
13-04-2006;
Aggiornamento: 06-06-2011
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