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Diamo questa definizione ad un insieme di teorie che
sono basate sugli stessi principi e che sono in genere collegate fra loro. C’è,
come retroterra più o meno esplicito, l’idea che le leggi della fisica
siano
immutabili e la materia indistruttibile, concetti tipici del
PANTEISMO. La materia, in qualche modo eterna, si sarebbe a un certo
punto addensata in un ristrettissimo spazio, non più grande di un pisello, per
poi esplodere (teoria del BIG BANG) e dare origine ai vari tipi di atomi
presenti nell’universo. Questi atomi, semplicemente obbedendo alle loro
intrinseche leggi e in circostanze particolarmente fortunate, avrebbero dato
luogo al primo essere vivente unicellulare (abiogenesi),
dal quale si sarebbero poi sviluppate le varie specie fossili e viventi (evoluzionismo).
Il modo che avrebbe permesso il dispiegarsi della varietà degli esseri
viventi è quello indicato da
Darwin
(darwinismo),
cioè la capacità intrinseca di variazione, seguita dalla selezione naturale.
Queste teorie sopra menzionate hanno in comune quanto segue: ▪ 1) Non
richiedono l’esistenza di Dio
che, se anche ci fosse, non interverrebbe nel processo; ▪ 2) Tutto poi si
svolgerebbe secondo il principio di continuità, nel senso che il processo
è portato avanti da leggi costanti che non subiscono l’azione di forze esterne;
▪ 3) Supponendo esclusivamente
forze materiali, si può parlare anche di materialismo. Tutto ciò
porta a pensare che l’uomo è essenzialmente materia e, in fondo, è solo un
animale evolutosi per ultimo. Si contrappone al
sistema creazionista. {Fernando De Angelis}
Aggiornamento: 10-05-07 |