1. I TERMINI GRECI: Partiamo dai termini
propri del NT.
■ Chríein: Il verbo greco chríein
«ungere, strofinare con olio (per eleggere, consacrare)» è abbastanza raro nel
NT, ricorrendo soltanto nei seguenti brani: Lc 4,18 (vedi sotto); At 4,26s («contro
il Signore e contro il suo Unto… tuo santo Servitore Gesù, che tu hai unto»,
ossia eletto, consacrato come Messia); 10,38 (vedi sotto); 2 Cor 1,21 («Colui
che… ci ha unti, è Dio», ossia eletti, consacrati); Eb 1,9 («il Dio tuo,
ha unto te d’olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni», ossia t’ha
eletto invece di altri). Vale la pena citare 2 Corinzi 1,21 nel suo contesto: «Or
colui che con voi ci fortifica in Cristo e che
ci ha unti, è Dio; egli ci ha pure
segnati con il proprio sigillo e ha
messo la caparra dello Spirito nei
nostri cuori» (2 Cor 1,21s). Come si vede, questa è un’azione di elezione e
consacrazione già avvenuta in vista del compimento finale nella gloria (cfr. Ef
4,30). Ricorre anche la particolare forma enchríein «ungere
(sopra)» (Ap 3,18 collirio).
Il sostantivo corrispondente, poi, chrîsma
«unzione (allo scopo di eleggere, consacrare)» ricorre soltanto in 1 Gv 2,20.27.
«Quanto a voi, avete ricevuto
l’unzione dal Santo e tutti avete
conoscenza» (1 Gv 2,20). Di per sé ho
Christos «il Cristo» è diventato termine tecnico per Gesù quale
Messia-Re promesso (Cristo ricorre in 507 versi; Messia in 3 versi). Si trova
inoltre il termine christianòs
«cristiano» in soli tre versi (At 11,26 origine; 26,28 diventare c.; 1 Pt 4,16
patire come c.) per designare i discepoli di Gesù quali seguaci dell’Unto a Re.
■ Aleifein: L’altro verbo, ancora più raro, è
aleifein «ungere (in genere)». Esso ricorre nel senso di cosmesi (ungersi
il capo; Mt 6,17), come azione pastorale (ungere d’olio gli infermi; Mc 6,13;
Gcm 5,14), per imbalsamazione o preparazione di un cadavere alla sepoltura (Mc
16,1; cfr. 14,8), come segno di onore (Lc 7,38.46; Gv 11,2; 12,3; cfr. v. 7
sepoltura).
2. ULTERIORI CONSIDERAZIONI: Come abbiamo
visto, nella Bibbia si parla dell’unzione con olio in termini di elezione e
consacrazione a un ufficio, un servizio o un ministero. Ad esempio Gesù
reclamò d’essere «l’Unto [a re]»: christos (greco) e māšî’ach
(Messia; ebraico), citando un brano messianico dell’AT: «Lo Spirito del
Signore è sopra di me, perciò mi ha unto
per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per annunciare la liberazione
ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi; per rimettere in libertà gli
oppressi, per proclamare l’anno accettevole del Signore» (Lc 4,18s; Is
61,1). Infatti, Pietro a casa di Cornelio poté dire: «Voi sapete quello che è
avvenuto per tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo
predicato da Giovanni; vale a dire, la storia di Gesù di Nazaret; come Dio l’ha
unto di Spirito Santo e di potenza;
e come egli è andato attorno facendo del bene, e guarendo tutti coloro che erano
sotto il dominio del diavolo, perché Dio era con lui» (At 10,37s).
I brani, in cui l’unzione ha a che fare con lo
Spirito di Dio, sono abbastanza pochi. Dopo che Samuele unse d’olio Davide,
lo spirito dell’Eterno venne sopra di lui (1 Sm 16,13). Similmente nel caso del
Messia, lo Spirito del Signore è sopra di lui, perché l’Eterno l’ha unto (Is
61,1; Lc 4,18s). Anche in Atti At 10,38 è Dio che ha unto Gesù di Spirito Santo.
A questi si aggiungano 2 Corinzi 1,21s. Come si vede, l’autore è Dio e lo
strumento (mediate) o l’oggetto è lo Spirito. Per prima cosa meraviglia che
si parli così poco di Spirito Santo e di unzione nella Bibbia e ancora meno
della loro combinazione. Inoltre tale uso combinato è limitato soltanto alla
consacrazione iniziale di una persona in un ufficio o ministero.
3. ASPETTI CONCLUSIVI:
Riguardo alla «unzione» la Scrittura afferma che tutti i credenti l’anno
ricevuta, e cioè nel momento che sono stati suggellati con lo Spirito Santo (Ef
4,30), ossia laddove è avvenuta una vera rigenerazione (Tt 3,5; 1 Pt 1,23). Il
nome stesso christianos «cristiano» ha a che fare con l'unzione! (cfr. At
11,26; 26,28; 1 Pt 4,16). L’apostolo Giovanni, facendo un gioco di parole,
comprensibile solo in greco o traducendo letteralmente, affermò: «Figlioli, è
l’ultima ora; e come avete udito che l’anticristo [= falso unto] deve
venire, fin da ora sono sorti molti anticristi [= falsi unti]; affinché
conosciamo che è l’ultima ora. 19Sono usciti di fra noi… […] 20Quanto
a voi, avete
l’unzione dal Santo, e conoscete ogni cosa. […] 22Chi è il
mendace se non colui che nega che Gesù è l’Unto? Egli è l’anticristo [=
falso unto], che nega il Padre e il Figlio» (1 Gv 2,18ss.22). Poi,
dopo aver parlato di seduzione, continuò: «Ma quant’è a voi, l’unzione
che avete ricevuta da lui dimora in voi, e non avete bisogno che alcuno
v’insegni; ma siccome l’unzione sua v’insegna ogni cosa, ed è verace, e
non è menzogna, dimorate in lui, come essa vi ha insegnato» (v. 27). Si noti che l’unzione era qualcosa che i credenti
avevano ricevuto nel passato dall’Unto Gesù, il Santo. Nel presente essa
distingueva dai «falsi unti». Quindi tutti i veri credenti in Gesù l’Unto, hanno
ricevuto l’unzione, che non è qualcosa di particolare, ma che riguarda tutto il
corpo di Gesù l’Unto. Se il Capo è santo, tutto è il corpo è santo. Tutti i
credenti nel NT sono chiamati «santi» (cfr. Rm 1,7), poiché sono «unti», ossia
santificati o consacrati a Dio (cfr. Col 1,22; 1 Ts 5,23; Eb 10,10).
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Unto
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Messia
► URL:
http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Unzione_Sh.htm
29-10-2007; Aggiornamento: 04-06-2010
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