Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Dall’avvento alla parusia

 

Dizionario biblico

 

 

 

 

La prima parte del «Panorama del NT» porta il titolo «Dall’avvento alla parusia», ossia dalla prima alla seconda venuta del Signor Gesù. Questo titolo evidenzia la tensione in cui erano posti i cristiani del primo secolo (e noi oggi). Essi guardavano indietro all’incarnazione, ai patimenti e alla risurrezione di Gesù quale Messia (primo avvento) e guardavano parimenti avanti alla manifestazione del Signore, del suo regno e della sua salvezza. Il termine «avvento» mette quindi in evidenza l’abbassamento del Messia , mentre «parusia» (gr. parousía «venuta, arrivo») evidenzia la manifestazione gloriosa del Signore alla fine dei tempi. Questo è altresì l’uso che si fa di questi due termini nella teologia.

   Ecco le sezioni dell'opera:
■ Aspetti introduttivi
■ Gesù di Nazaret
■ Gli Evangeli
■ Dall’ascensione alla fine dei tempi
■ Aspetti conclusivi

 

► Vedi al riguardo la Recensione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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SCHIAVITÙ NEL NUOVO TESTAMENTO

 

 di Nicola Martella

 

Nel nuovo patto la schiavitù viene relativizzata. L’apostolo Paolo intercesse per Onesimo, uno schiavo fuggito, presso Filemone, suo padrone; infatti, Onesimo si era intanto convertito mediante Paolo, e l’apostolo chiedeva a Filemone non solo di perdonarlo (allora nell’impero romano c’era la pena di morte per gli schiavi fuggiti), ma di accoglierlo come un fratello in Cristo (lettera a Filemone 1,16). Onesimo divenne un collaboratore di Paolo, il quale lo chiamò «fedele e caro fratello» (Colossesi 4,9); perché ciò fosse possibile, significava che Filemone lo affrancò da tale stato, donandogli la libertà, perché fosse utile a Paolo nella missione (cfr. lettera a Filemone 1,11ss).

    Egli andò oltre alla schiavitù: dichiarando tutti i veri cristiani «schiavi di Cristo» e tutti i servi «liberi in Cristo», di fatto creava un mutamento di mentalità. L’apostolo Paolo ed altri si definivano «servo / schiavo di Cristo / di Dio» (Romani 1,1; Galati 1,10; Tito 1,1; Giacomo 1,1; 2 Pietro 1,1; Giuda 1,1) e così definivano i loro confratelli (Filippesi 1,1; Colossesi 4,12), riconoscendo così solo questo status come l’unica servitù accettabile perché volontaria. Egli invitava anche coloro che erano sotto servitù a servire primariamente Dio quali «servi di Cristo» (Ef 6,5s). L’apostolo Paolo relativizzava lo status sociale rispetto alla salvezza, verso cui non c’erano ostacoli di ceto, di razza e di sesso: «Noi tutti siamo stati immersi mediante un unico Spirito dentro un unico corpo, e Giudei e Greci, e schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un unico Spirito» (1 Cor 12,13). Paolo relativizzava lo stato sociale come segue: «Colui che è stato chiamato nel Signore, essendo schiavo, è un affrancato del Signore; parimenti colui che è stato chiamato essendo libero, è schiavo di Cristo» (1 Corinzi 7,22). Tuttavia, pur relativizzando lo status di schiavo e di libero, consigliava: «Se puoi diventare libero, è meglio valerti dell’opportunità» (v. 21).

    Paolo mostrava l’esistenza di una schiavitù maggiore, quella sotto gli uomini e alle loro ideologie, che falsamente promettono libertà: «Voi siete stati riscattati a prezzo; non diventate schiavi degli uomini» (v. 23). «Cristo ci ha affrancati perché fossimo liberi; state dunque saldi, e non vi lasciate di nuovo porre sotto il giogo della schiavitù!» (Galati 5,1). La schiavitù sotto le ideologie si accompagna spesso alla quella sotto i vizi della carne, come mostrò l’apostolo Pietro: «Con discorsi pomposi e vacui, adescano con le concupiscenze carnali e le dissolutezze quelli che si erano già un poco allontanati da coloro che vivono nell’errore, promettendo loro la libertà, mentre essi stessi sono schiavi della corruzione; infatti uno diventa schiavo di ciò che l’ha vinto» (2 Pietro 2,18-19).

 

▬ Letteratura

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Schiavitu_NT_Avv.htm

26-07-2008; Aggiornamento:

 

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