Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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PROFETI ALLA PROVA

 

 di Nicola Martella

 

Le predizioni nella Bibbia sono sempre circostanziate. La sfida che lancio agli «autonominati profeti» contemporanei è quella di fare altrettanto. Le predizioni bibliche fatte da parte di profeti legittimi o di apostoli si avverarono nei precisi termini e nelle esatte circostanze preannunciati. Dimostrino anche gli «autonominati profeti» odierni di saper fare altrettanto, accettando un controllo preventivo e oggettivo sulle loro predizioni!

 

Antico Testamento

     Nell’AT conosciamo veri profeti teocratici d’Israele che hanno fatto predizioni chiare, circostanziate e inaspettate. Per quella che ho chiamato «predizione d’ingresso», che il profeta annunciava per essere accreditato profeta in Israele, rimando nel merito e quanto a esempi all’articolo omonimo in Nicola Martella, Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002), pp. 278s; cfr. qui anche gli altri articoli su profeti veri e falsi (pp. 279-285).

     Ecco qui di seguito alcuni esempi di predizioni fatte da profeti e il relativo adempimento.

     ■ Dopo il peccato di Davide, Nathan gli annunciò da parte di Dio la morte del figlio nato dall’adulterio con Betšeba (2 Sm 12,14). E avvenne così sette giorni dopo (v. 18).

     ■ Che dire quando un profeta faceva una predizione che si sarebbe adempiuta solo qualche secolo dopo? Non potevano fare così tutti i falsi profeti per accreditarsi indebitamente? Allora Dio dava un segno prodigioso già nel presente. Infatti quando l’uomo di Dio annunziò che l’altare idolatra di Geroboamo sarebbe stato dissacrato dal re di Giuda Giosia (1 Re 13,1s), diede da parte di Dio un «segno miracoloso» per il presente: «L’altare si spaccherà e la cenere che v’è sopra si spanderà» (v. 3). E avvenne così (v. 5). In più s’aggiunse l’episodio della paralisi del braccio di Geroboamo (v. 4) e la successiva guarigione mediante l’intervento del profeta (v. 6).

     ■ Eliseo mandò a dire a Naaman: «Va’, lavati sette volte nel Giordano; la tua carne tornerà sana, e tu sarai puro» (2 Re 5,10). E avvenne così (v. 14).

     ■ Quando in Samaria ci fu una gran carestia, mentre i Siri l’assediavano (2 Re 6,25), Eliseo disse da parte di Dio: «Domani, a quest’ora, alla porta di Samaria, la misura di fior di farina si avrà per un siclo, e le due misure d’orzo si avranno per un siclo» (7,1). Ossia ci sarebbe stata abbondanza. Il capitano personale del re d’Israele si burlò di Eliseo, ed egli replicò dicendo: «Ebbene, lo vedrai con gli occhi tuoi, ma non ne mangerai» (v. 2). E avvenne così per ambedue le predizioni (vv. 16-20).

     ■ Il profeta Mikajah aveva annunziato la morte di Achab (1 Re 22,23), ma questi lo fece imprigionare per giustiziarlo al suo ritorno (vv. 26s). Mikaja gli disse: «Se tu ritorni sano e salvo, non sarà l’Eterno quegli che avrà parlato per bocca mia» (v. 28). Nonostante le sue furbizie (v. 30), qualcuno scoccò a caso la freccia del suo arco e ferì Achab, che dissanguò e morì (vv. 34s).

     ■ Amos aveva annunziato: «Geroboamo morrà di spada e Israele sarà menato in cattività lungi dal suo paese» (Am 7,11). Amazia, il sacerdote del santuario idolatra di Betel, lo affrontò pubblicamente (vv. 12s.16). Amos gli annunzio quanto segue da parte di Dio: «La tua moglie si prostituirà nella città, i tuoi figlie le tue figlie cadranno per la spada, il tuo paese sarà spartito con la cordicella, e tu stesso morrai su terra impura e Israele sarà certamente portato in cattività, lontano dal suo paese» (v. 17). I fatti storici gli diedero ragione.

     ■ Il profeta Anania fece delle false predizioni in nome dell’Eterno e mise pubblicamente in ridicolo la parola di Geremia, facendo anche una dichiarazione di tempo (2 anni), entro cui Dio avrebbe liberato le nazioni dal re di Babilonia (Gr 28,1ss.10s). Dio mandò a dire a tale falso profeta che il giogo di Babilonia sarebbe stato ancor più pesante, Geremia lo denunciò pubblicamente come un falso profeta e gli annunciò che sarebbe morto entro l’anno (vv. 13-16). E avvenne così (v. 17).

 

Nuovo Testamento

     Nel NT non c’è nessun cristiano che venga chiamato esplicitamente, ad esempio, «profeta Giovanni». [ Profeti del nuovo patto] Agabo è un’eccezione di cui abbiamo parlato altrove (apparteneva al giudaismo storico o a quello cristiano?) e che non rientra tra le persone normalmente attive nelle chiese, conosciute per nome nel NT; a ciò s’aggiunga che la sua predizione di At 11 si adempì nel merito ma non nei termini da lui preannunciati. [► Agabo] Riporto tre casi, in cui a essere protagonisti furono due apostoli.

     ■ Elima, il mago faceva opposizione alla parola rivolta da Paolo e Barnaba al proconsole Sergio Paolo, cercando di stornarlo dalla fede (at 13,7s). Paolo gli annunziò da parte del Signore la cecità per un certo tempo. E avvenne così: «E in quel l’istante, caligine e tenebre caddero su lui; e andando qua e là cercava chi lo menasse per la mano» (v. 11).

     ■ Pietro annunziò a Zaffira che sarebbe morta istantaneamente come aveva fatto Anania, suo marito (At 5,5.9). E avvenne così (v. 10).

     ■ È un esempio di duplicità. Dio parlò allo stesso tempo a Cornelio (Angelo At 10,3ss) e a Pietro (visione vv. 10ss), e le cose avvennero come volute da Dio: Pietro si recò da Cornelio e questi l’accolse con l’intera sua famiglia (vv. 24ss).

 

Conclusione

     Ci aspettiamo che i profeti odierni accettino di mettere alla prova le loro dichiarate capacità, accettando la sfida. Scrivano la predizione di un evento inaudito e inaspettato da tutti, che si realizzerà entro un tempo ragionevole, e ciò avvenga sotto controllo di testimoni che non conosceranno il contenuto della predizione, ma controfirmeranno la busta. Sigilleremo la busta con tale predizione e l’apriremo dopo un tempo ragionevole. Il risultato dimostrerà — secondo Dt 19,21s — la genuinità o la falsità di tale profeta. Aspettiamo candidati.

 

▬ Letteratura

Nicola Martella, Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002), articoli: «Profeta (ambito ministeriale)», pp. 279ss; «Falsi profeti», pp. 281s; «Falsi legittimi», p. 283; «Predizione d’ingresso», pp. 278s; «Profetismo: fenomeno», pp. 283s; «Profezia: proclamazione», pp. 284s.

Nicola Martella (a cura di), «Che cos'è la "profezia"?», Escatologia biblica essenziale. Escatologia 1 (Punto°A°Croce, Roma 2007), pp. 21-24.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Profeti_prova_Car.htm

05-11-2007; Aggiornamento:

 

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