Che gli indovini e gli spiriti che
li demonizzano ci tengano a spacciarsi come voce profetiche provenienti dallo
Spirito di Dio, è mostrato nel NT nell’episodio in cui in Filippi Paolo e il suo
seguito furono seguiti per giorni da una «certa serva, che aveva uno spirito
indovino» e che gridava dietro a loro: «Questi uomini sono servitori del
Dio altissimo e vi annunziano la via della salvezza» (At 16,16ss). Quindi
non è nulla di nuovo che medium annunzino l’Evangelo o contenuti di verità,
allora come oggi! Paolo non si entusiasmò per tale attività medianica, ma
annoiato cacciò tale spirito (v. 18).
La Parola annuncia che negli ultimi tempi
l’attività divinatoria aumenterà unitamente alla commistione fra religione
biblica e paganesimo (fra Parola ed esoterismo). Per il tempo della fine Gesù
annunziò falsi cristi e falsi profeti fra il popolo che con «gran
segni e prodigi» tenteranno di «sedurre, se fosse possibile, anche gli
eletti» (Mt 24,24). Si noti che ciò non procederà da fuori, ma «fra il
popolo», ossia avverrà per commistione interna al popolo di Dio.
■ Gesù stesso mise in guardia contro il falso profetismo piamente
mimetizzato: «Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono a voi in vesti da
pecore, ma dentro sono
lupi rapaci. 16Voi li
riconoscerete dai loro frutti» (Mt 7,15s).
■ «E molti falsi profeti sorgeranno e
sedurranno molti. 12E
perché l’iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà» (Mt
24,11s).
■ «Ma sorsero anche falsi profeti fra il popolo, come ci saranno anche fra
voi falsi dottori che introdurranno di soppiatto
eresie di perdizione e, rinnegando
il Signore che li ha riscattati, si trarranno addosso subita rovina. 2E
molti seguiranno le loro dissolutezze;
e a motivo loro la via della verità sarà diffamata. 3Nella loro
cupidigia vi sfrutteranno con
parole finte; il loro giudizio già da tempo è all’opera, e la
loro rovina non sonnecchia» (2 Pt 2,1ss). Quindi, secondo l’apostolo
Pietro, quanto accadde allora mediante «falsi profeti fra il popolo»
ci sarà alla fine dei tempi mediante «falsi dottori», che introdurranno
in dissimulato dottrine contrarie alla verità rivelata (eresie) e che
rappresenteranno una trappola per la salvezza delle persone. Come allora ciò
rappresenterà un rinnegamento del Signore e porterà al suo giudizio. Per
riconoscerli, Pietro diede questi elementi: dissolutezze e cupidigia, cose che
porteranno a scandali tali che «la via della verità sarà diffamata».
■ L’apostolo Paolo, concludendo la sua prima epistola, mise in guardia
contro «quella che falsamente si chiama “conoscenza”», ossia la «gnosi»
quale miscuglio fra dottrina biblica ed esoterica, e aggiunse che «della
quale [gnosi] alcuni facendo professione, si sono sviati dalla fede» (1 Tm
6,20s). Non si possono non vedere i palesi paralleli fra l’antico gnosticismo e
il moderno carismaticismo. Già prima aveva messo in guardia che verso il tempo
della fine ci sarebbe stato un vero «risveglio» dello gnosticismo
cristianizzato: «Lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni
apostateranno dalla fede, dando retta a
spiriti seduttori e a
dottrine di demoni» (1 Tm 4,1).
A ciò concorrerà «l’ipocrisia di uomini che proferiranno menzogna, segnati di
un marchio nella loro propria coscienza» (v. 2), ossia gente che pur avendo
un legame diabolico, che li fa essere medium, proferirà ipocritamente menzogne,
spacciandosi piamente per servi di Dio.
■ Anche l’apostolo Giovanni mise in guardia contro gli gnostici dei suoi
tempi e contro coloro che mischiavano la dottrina biblica con la «gnosi» (o
dottrina esoterica). Perciò diede questa esortazione: «Diletti,
non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se son da
Dio; perché
molti falsi profeti sono usciti
fuori nel mondo» (1 Gv 4,1). Oggi più che mai assistiamo a un vero risveglio
di tali falsi profeti sotto pia confezione.
Come avverte Gesù stesso nell'Apocalisse, scrivendo delle lettere a sette
conduttori di chiesa, bisogna prepararsi ai Balaam e ai Nicolaiti
escatologici (Ap 2,6.14s). Si noti che sia «Balaam» in ebraico (da ba`al
e `am) sia «Nicolaita» in greco (da niké e làos)
significano «dominatore di popolo» e indicano coloro che mediante le loro
divinazioni e il loro fascino medianico (mesmerismo) dominano sulle masse. Non
c’è da dimenticare neppure «quella donna Jezabel, che si dice
profetessa e insegna e seduce i miei servitori» e la tolleranza d’alcuni
verso le sue fornicazioni spirituali (Ap 2,20). Izebel era la diabolica moglie
del re Achab che portò una mortale epidemia spirituale nella religione di Jahwè
mediante i culti dei ba`alim o «patroni» locali. Professare «questa dottrina»
era posto in connessione col conoscere le «profondità di Satana» (v. 24), ossia
con un sistema di conoscenza gnostico-esoterica.
Una nota al margine: Analizzando tali dati, ho dovuto pensare ai mistici
di ogni estradizione del cristianesimo che per le loro estasi e visioni hanno
attinto allo gnosticismo e alla spiritualità esoterica, mischiandone dottrine e
pratiche col cristianesimo. La maggior parte delle eresie presenti nel
cristianesimo, provengono proprio dalle visioni di tali mistici.
A ciò si aggiungano quelle persone che, chiamandosi cristiane, fanno esperienze
in altre religioni e in vari spiritualismi (ecumenici, interreligiosi,
esoterici, animistici, ecc.) e poi portano tali «contaminazioni religiose» come
arricchimento nella loro esperienza cristiana.
Similmente alcuni che hanno fatto esperienze in campo occultistico, gnostico,
magico ed esoterico e, alla conversione all'Evangelo, pretendono di «nobilitare»
le loro precedenti facoltà paranormali quale «carisma» per il servizio del
Signore.
Bisogna pensare pure a coloro che usano l'esorcismo come fonte per acquisire dai
demoni conoscenze sulla realtà immanente e trascendente. Da tali informazioni,
attinte al «padre della menzogna» (come viene chiamato il diavolo da Gesù), si
traggono e si nutrono poi convincimenti dottrinali che contengono, come può
essere diversamente, elementi di falsa profezia.
Una di tali dottrine tratte dallo gnosticismo e dall'esorcismo è il falso
«Evangelo del successo», che ha portato all’arricchimento indebito di «unti»
carismaticisti. Un'altra falsa dottrina, tratta dalla falsa prassi d’interrogare
i demoni durante gli esorcismi per acquisire «conoscenze», insegna l'esistenza
di cosiddetti «spiriti territoriali» e a presunta «guerra territoriale», che si
può sferrare contro di loro, per cacciarli da tali zone.
Non bisogna neppure dimenticare
facoltà di chiaroveggenza e di divinazione interpretate falsamente come
«ministero profetico».
▬ Letteratura
■
Nicola Martella (a cura di),
Escatologia fra legittimità e abuso.
Escatologia 2 (Punto°A°Croce,
Roma 2007).
■
Nicola Martella (a cura di), «Che cos'è
la "profezia"?», Escatologia biblica essenziale.
Escatologia 1 (Punto°A°Croce,
Roma 2007), pp. 21-24.
■
Nicola Martella,
Manuale Teologico dell’Antico
Testamento
(Punto°A°Croce, Roma 2002), articoli: «Profeta (ambito ministeriale)», pp.
279ss; «Falsi profeti», pp. 281s; «Falsi legittimi», p. 283; «Profetismo:
fenomeno», pp. 283s; «Profezia: proclamazione», pp. 284s. ■ Nicola Martella,
Carismosofia
(Punto°A°Croce, Roma 1995), articoli: «Pan-spititualismo e commistione», pp.
145s; «Estasi, visioni e falsa profezia», pp. 147-153; «Facoltà
extrasensoriali», pp. 154-162; «Fenomeni medianici», pp. 163-175; «La pastorale
esorcistica», pp. 205-212; «La strategia di una guerriglia spirituale», pp.
220-224; «La fine dei tempi», pp. 225-230.
► URL: http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Profeti_falsi_escat_Esc.htm
24-10-2007; Aggiornamento:
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