Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Il Levitico 1

 

Dizionario biblico

 

 

 

 

Il Levitico — Libretto di studio:

   Dopo le istruzioni d’uso e l’introduzione generale, seguono le domande sul testo, che rimarcano le parti principali del Levitico:
■ I sacrifici (Lv 1-7)
■ Il sacerdozio (Lv 8-10)
■ Purificazione del popolo (Lv 11-15)
■ Giorno della riconciliazione (Lv 16)
■ Ordinamenti per il popolo (Lv 17-20)
■ Ordinamenti per il sacerdozio (Lv 21-22)
■ Ordinamenti per le feste (Lv 23-24)
■ Ordinamenti per il paese (Lv 25-26)
■ Appendice: voti e decime (Lv 27).

 

Il Levitico — Libretto di testo

   Si tratta di una traduzione letterale che ricalca da vicino l’ebraico e che è strutturata secondo le parti evidenti del libro. Può risultare molto utile per chi vuole studiare il Levitico in modo profondo.

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

Il Levitico 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PECCATI E LORO DIFFERENZIAZIONE

 

 Nicola Martella

 

Si afferma sempre di nuovo che tutti i peccati sono ugualmente gravi e dannosi, sia quelli più blandi, sia quelli più efferati. Tale purismo è ingenuo e pericoloso, rappresentando una relativizzazione indebita che non aiuta la verità. Spesso si confonde qui il piano soteriologico (ogni tipo di peccati priva della salvezza chi non si ravvede) con quello amministrativo e penale (a ogni tipo di infrazione segue l’ammenda e la pena corrispondenti).

    Ecco qui di seguito alcune domande. È proprio vero che davanti a Dio tutti i peccati sono uguali? È proprio vero che lo erano anche per Gesù Cristo? Se tutti i peccati sono uguali, perché la legge mosaica e le leggi delle nazioni civili distinguono fra reati lievi e gravi e fra reato doloso e colposo? Se tutti i peccati sono uguali, perché non mettere fuori comunione chi immagina di commettere adulterio? O addirittura perché non destituire un conduttore dalla sua carica per il medesimo motivo? Non bisogna distinguere la condizione dell'uomo quale peccatore dal piano morale e giudiziario?

    Ecco ora alcune riflessioni di base. Bisogna distinguere fra «peccato» (natura peccaminosa) e «peccati» (trasgressioni, colpe, iniquità). Il primo si espia, mentre i secondi si confessano e si perdonano. Se non si distingue fra «peccato» e «peccati» e neppure riguardo alla diversa gravità delle trasgressioni, si corrono due pericoli antitetici: ) Gli uni diverranno «bonisti» e tolleranti verso tutti i tipi di atti peccaminosi; 2) Gli altri invece diverranno «legalisti» e rigidi, sanzionando con ogni rigore la più piccola deviazione da un ideale personale o di gruppo.

    Trasgressioni e peccati non sono tutti uguali né nell’antico né nel nuovo patto, poiché richiedono pene diverse. Le trasgressioni richiedevano secondo i casi un rimprovero pubblico (1 Tm 5,20), un’ammenda pecuniaria (Lv 6,5; Nu 5,7), un indennizzo compensatorio (Es 21,18s), una punizione fisica (Dt 25,2s) o la pena capitale (Es 21,12-17; Lv 19,8). Oltre alla peccaminosità generale, si parla della perversione (Gn 38,7; Pr 2,12.14; 6,14; At 20,30); inoltre alcuni peccati erano chiamati «abomini»: idolatria (Dt 7,25; 20,18; Ez 7,20); adulterio e prostituzione sia materiali sia religiosi (Gr 13,27; Ez 6,9; Ap 17,4); l’incesto (Lv 20,12); omosessualità (Lv 20,13). Per questi ultimi c’era l’interdetto e la morte (Lv 20,12s; Ez 18,13). Oltre che nell’AT (Nu 18,22), anche nel NT si parla di un peccato che porta alla morte: «Se uno vede il suo fratello peccare di un “peccato non a morte”, pregherà ed Egli gli darà vita: a coloro che non “peccano a morte”. C’è del “peccato a morte”; non è in riferimento a quello che dico che egli debba supplicare. Ogni ingiustizia è peccato; e c’è del “peccato [non] a morte”» (1 Gv 5,16s).

 

Peccato imperdonabile

 

▬ Letteratura

Nicola Martella, Manuale Teologico dell’Antico Testamento (Punto°A°Croce, Roma 2002): «Colpa», p. 113; «Empietà - empio», pp. 153s; «Peccare - peccato», pp. 267ss; «Peccatore», p. 269.

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Peccati_differenze_Lv.htm

14-12-2007; Aggiornamento: 17-04-2009

 

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