Un taglio netto alle convenzioni anti-bibliche e pseudo-bibliche, all'ignoranza e alle speculazioni — Ein klarer Schnitt zu den anti-biblischen und pseudo-biblischen Konventionen, zur Unwissenheit und den Spekulationen — A clean cut to the anti-biblical and pseudo-biblical conventions, to the ignorance and the speculations — Une coupe nette aux conventions anti-bibliques et pseudo-bibliques, à l'ignorance et aux spéculations — Un corte neto a las convenciones anti-bíblicas y pseudo-bíblicas, a la ignorancia y a las especulaciones

La fede che pensa — Accettare la sfida nel nostro tempo

«Glaube gegen den Strom»: Für das biblische Unterscheidungsvermögen — «Faith countercurrent»: For the biblical discernment — «Foi contre-courant»: Pour le discernement biblique — «Fe contracorriente»: Por el discernimiento bíblico

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Offensiva intorno a Gesù 1

 

Dizionario biblico

 

 

 

 

«Chi dice la gente ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 1: È ciò che dicono gli altri su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nei mass-media
■ Gesù fra teologia e filosofia
■ Gesù fra filosofia e ideologia
■ Gesù fra ideologie e religioni
■ Excursus: La via che porta a Dio

 

«E voi, chi dite ch’io sia?» — Offensiva intorno a Gesù 2: È ciò che la Bibbia dice su Gesù.

Ecco le parti principali:
■ Gesù nella Bibbia e nella storia
■ La questione giudaica
■ Aspetti conclusivi (Gesù e le donne, Il Gesù sacramentale, Interrogativi)
■ Dizionarietto dei termini

 

► Vedi al riguardo le recensioni.

 

 Offensiva intorno a Gesù 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PANTOKRATOR NEL NT

 

 di Nicola Martella

 

Dapprima Kyrios pantokrátōr ricorre come un’indistinta citazione dell’AT in 2 Cor 6,18 (l’autore citò a senso e mise insieme parti di versi di varie brani).

     Poi il resto delle ricorrenze di pantokrátōr si trova tutto in Apocalisse. Qui serve per distinguere le persone della Deità e ciò è dovuto all’incarnazione di Cristo (cfr. Fil 2,5ss; Gv 1,1s.14). Nell’Apocalisse Dio Padre è chiamato «Signore Dio, il pantokrátōr» o «Colui che siede sul trono», essendo attualmente l’autorità suprema a causa dell’incarnazione di Dio Figlio (lo Spirito Santo è attualmente sulla terra e nella chiesa); il riconoscimento universale di Cristo e la sua investitura è ancora futura! (Ap 5). Nell’Apocalisse Gesù compare specialmente per la sua funzione storica di redenzione come «l’Agnello». Egli viene visto sul trono di Dio, in simbiosi con Lui e come ricevente gli onori che sono destinati solo a Dio. L’Agnello realizza storicamente ciò che il Signore Dio annuncia di fare personalmente. Questa dicotomia predizionale è il «mistero di Cristo».

     «Il Signore Dio che è, che era e che viene, il pantokrátōr» (1,8), è menzionato subito dopo l’annuncio dell’avvento di Gesù (v. 7). Anche in 4,8 si parla del «Signore Dio, il pantokrátōr, che era, che è, e che viene». In 11,17 in un’anticipazione della fine il «Signore Dio, il pantokrátōr» viene ringraziato per aver «assunto il regno». In 15,3 il «Signore Dio, il pantokrátōr» viene chiamato «Re delle nazioni». Poi questa espressione ricorre in 16,7 unitamente ai giudizi veraci e giusti; nel v. 14 viene ricordata la «battaglia del gran giorno del Dio pantokrátōr». Dopo la caduta di Babilonia, viene innalzata la lode universale «poiché il Signore Dio nostro, il pantokrátōr, ha preso a regnare» (19,6).

     Ciò che segue non è però l’avvento di «Colui che siede sul trono», ma la scena è tutta per l’Agnello! (19,7ss). Poi a venire è poi il «Logos di Dio» (cfr. Gv 1,1s.14), riconoscibile dalla veste tinta di sangue (19,13). Quanto preannunziato per «Colui che siede sul trono», viene adempiuto dal «Logos di Dio»: «E dalla bocca gli usciva una spada affilata per percuotere con essa le nazioni; ed egli le reggerà con una verga di ferro, e calcherà il tino del vino dell’ardente ira del Dio pantokrátōr. 16E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: Re dei re, Signore dei signori» (19,15s). È Lui a realizzare la battaglia escatologica preannunziata in 16,14 (19,19ss; 20,8s). È Lui ad assumere il regno annunziato in 11,17 (20,4.6). È lui a diventare il «Re delle nazioni» (15,3).

     Questa è la dicotomia predizionale della Bibbia: Dio annunzia di venire personalmente e viene nel «Logos di Dio» (Theòs pròs tòn Theón «Dio presso Dio»; Gv 1,1s), nel Figlio di Dio! «Colui che siede sul trono» e l’Agnello, sebbene distinti come personalità, sono presentati come un’unità: il «Signore Dio, il pantokrátōr, e l’Agnello sono il suo tempio» (21,22), ossia l’unico luogo d’adorazione della nuova Gerusalemme.

     «La benedizione e l’onore e la gloria e l’impero, nei secoli dei secoli» da parte di tutte le creature valgono per ambedue (5,13). L’ira dell’uno è anche quella dell’altro, sebbene in 6,16s sia evidenziata specialmente «l’ira dell’Agnello; 17perché è venuto il gran giorno della sua ira, e chi può reggere in piè?» (cfr. 19,15 l’Agnello esecutore «dell’ardente ira del Dio pantokrátōr»). Ribadiamo che questo è il «mistero di Cristo».

 

▬ Letteratura

 

► URL: http://puntoacroce.altervista.org/DizBB/Pantokrator_NT_OiG.htm

03-12-2007; Aggiornamento:

 

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